Expo, tra le sfide 
anche lo sviluppo delle Pmi 

Expo, tra le sfide anche lo sviluppo delle Pmi 

image_pdfimage_print

Agricoltura, alimentazione ed energia non saranno i soli argomenti oggetto della prossima Esposizione Universale di Milano. Tra i temi che terranno banco nei numerosi dibattiti che si svilupperanno all’interno di Expo 2015, gli addetti ai lavori indicano come prioritario e trasversale quello del potenziale delle Pmi per il futuro sviluppo dell’economia mondiale.
I limiti di un modello di crescita basato sul ruolo preponderante delle multinazionali, emersi con la crisi economica tuttora in corso, stanno stimolando una riflessione planetaria sul contributo che le imprese di dimensioni medio-piccole potranno offrire in vista della ripresa. Non dimentichiamo che nella sola Europa le Pmi generano ben due terzi dell’intera occupazione privata indipendente.
Non è un caso che il 2014, l’anno che precede l’Expo dedicata a un tema così importante quale è l’alimentazione, sia stato dedicato dalle Nazioni Unite alla celebrazione dell’agricoltura familiare (family farming), ovvero ad una realtà produttiva fino a poco tempo fa relegata in molti Paesi ai margini della considerazione pubblica ed ora, improvvisamente, promossa al ruolo di presidio mondiale dell’alimentazione di qualità.
La grande maggioranza delle oltre 96.000 imprese registrate in provincia di Bergamo sono piccole e medie imprese. Di queste quasi 48.000 sono imprese individuali e poco meno di 18.000 sono imprese di persone. È quindi doveroso chiedersi: quale sarà il profilo vincente della piccola e media impresa nei prossimi anni?
La Pmi del futuro, che guarda ad Expo e oltre Expo per prepararsi alle sfide future, dovrà avere tre caratteristiche fondamentali: sarà ecosostenibile, collaborativa e orientata all'innovazione. Partiamo dal primo punto: un processo produttivo può considerarsi sostenibile quando utilizza le risorse naturali secondo modalità tali da consentirne una costante rigenerazione. Al di là del rispetto di una serie di norme vincolanti, la scelta di percorsi di sostenibilità ambientale è ormai condizione indispensabile per accedere a finanziamenti pubblici, soprattutto sul fonte Ue. Non bisogna peraltro dimenticare che essere conosciuti dall’opinione pubblica come imprenditori attenti all’ambiente può portare evidenti vantaggi di immagine e di mercato alle piccole e medie imprese, in particolar modo a coloro che puntano ad avere un rapporto diretto con i consumatori finali. Altra sfida fondamentale che le Pmi dovranno saper cogliere nel prossimo futuro è quella della collaborazione. Per raggiungere le necessarie economie di scala in qualsiasi ambito produttivo, dall’artigianato all’agricoltura, dal commercio al settore dei servizi, l’integrazione con altre imprese rappresenta una via maestra di fatto ineludibile. Non sempre il cammino è facile, ma oggigiorno esistono percorsi “guidati” che possono portare in breve tempo a risultati più che soddisfacenti: dalla partecipazione a progetti promozionali di rete proposti dalla propria associazione di categoria fino all’inserimento in distretti produttivi, secondo una logica di collaborazione che troverà all’interno di Expo 2015 momenti di grande visibilità. Il terzo imperativo cui non è possibile sottrarsi è quello dell’innovazione.
L’imprenditore innovatore, indipendentemente dalle dimensioni della propria azienda, dovrà avere una mentalità flessibile e aperta. Non bisogna mai stancarsi di innovare, sia che si punti a soluzioni tecnologiche sia che si privilegino le strategie di marketing o la semplice presentazione in forme nuove dei propri prodotti. Per far questo occorre sapersi liberare dai vecchi paradigmi, che spesso ci fanno rimanere inutilmente fedeli a indirizzi aziendali inefficienti e senza futuro.

Start up, un bando assegna contributi e spazi nel Padiglione Italia

Con un bando che si apre il 6 novembre, la Regione Lombardia e le Camere di Commercio lombarde incentivano lo sviluppo di nuove imprese che propongano al mercato idee originali, nuovi prodotti, servizi, modelli organizzativi da presentare tra le eccellenze italiane durante Expo 2015. In particolare, l’attenzione sarà dedicata alle start up guidate da giovani imprenditori (sotto i 35 anni).
L’iniziativa ha una dotazione finanziaria di 1.550.000 euro (di cui 300.000 provenienti dal sistema camerale lombardo e 1.250.000 da Regione Lombardia DG Attività Produttive, Ricerca e Innovazione e DG Giovani) e si articola in due fasi. La prima, dedicata ai business plan, prevede contributi a fondo perduto per servizi di affiancamento, consulenza e investimento in capitale umano, per un importo pari a 15.000 euro per ogni impresa. La seconda fase, denominata “Start up per Expo” seleziona le iniziative per la partecipazione al programma Spazio Start Up di Padiglione Italia.
Il bando è aperto ai progetti di impresa strettamente legati alle eccellenze imprenditoriali e creative della Lombardia e collegati al tema principale di Expo Milano 2015 (Feeding the Planet, Energy for Life), «che possano portare ad un cambiamento concreto nel business dell’impresa con particolare attenzione all’utilizzo delle nuove tecnologie».
I settori previsti sono: Agrifood (sicurezza e qualità del cibo, scienze e tecnologia alimentare, scienze e tecnologie per la biodiversità), Life Science (prodotti o servizi dedicati alla salute dell’uomo, educazione alimentare), Social Innovation (iniziative relative a prodotti o servizi che aspirano a produrre innovazione sociale e culturale), Industrial (prodotti o servizi dedicati allo sviluppo di materiali e processi industriali innovativi), Smart cities (sviluppo di tecnologie ed applicazioni che permettono di migliorare in modo sostanziale la gestione e la vita nelle città, ad esempio nel campo dei servizi, del turismo etc), Energy (progetti finalizzati a generazione, distribuzione e uso efficiente di energia, da quella tradizionale a quella connessa alle energie rinnovabili), Environment (miglioramento della gestione del ciclo dei rifiuti e dell’acqua).
Le start up innovative e le Mpmi lombarde possono presentare le domande telematicamente dalle ore 10 del 6 novembre 2014 alle ore 12.30 del 16 genniao 2015 seguendo la procedura sul sito https://gefo.servizirl.it/re-startup/. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio Promozione della Camera di Commercio di Bergamo (Lorena Mariani tel. 035 4225223 – e-mail: promozione@bg.camcom.it).

Confcommercio presente per tutto il semestre espositivo

In rappresentanza di un sistema associativo capillarmente distribuito in tutte le regioni italiane, Confcommercio Imprese per l’Italia sarà presente al Padiglione Italia a Expo Milano 2015 con un ufficio di rappresentanza per l’intero semestre espositivo, dal primo maggio al 31 ottobre.
Lo spazio, concepito come un vero e proprio “salotto” all’interno dell’avveniristico Palazzo Italia, ospiterà incontri istituzionali con la vasta platea dei Paesi presenti coinvolgendo il mondo imprenditoriale, in un’ottica di sviluppo dell’internazionalizzazione e dell’export delle filiere del Made in Italy. In contemporanea, la Confcommercio milanese trasformerà Palazzo Bovara, il Circolo del Commercio in corso Venezia, in una “casa” per la business community di Expo.
Il contratto di partecipazione è stato firmato da Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia a Expo Milano 2015, e Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia. «L’accordo dimostra l’interesse del mondo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi per Expo – ha rilevato Sangalli -. Si tratta di un altro importante passaggio nel percorso, talvolta molto complesso, che ci sta portando verso il traguardo del 2015. Il Padiglione Italia che sarà un punto di riferimento dell’Esposizione Universale sia per la qualità innovativa architettonica che per quella dei contenuti».