Donazione di organi, all’Anagrafe di Bergamo già 500 adesioni

Donazione di organi, all’Anagrafe di Bergamo già 500 adesioni

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Palazzo FrizzoniOltre 500 persone hanno già aderito a “Una scelta in Comune”, l’iniziativa che permette a tutti i cittadini maggiorenni, in concomitanza con il rilascio o il rinnovo della carta di identità, di dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti al personale dell’anagrafe, firmando un apposito modulo. La decisione, quale essa sia, sarà inserita nel Sistema Informativo Trapianti, il database del Ministero della Salute che permette ai medici che lavorano nel Coordinamento di consultare in caso di possibile donazione, la dichiarazione di volontà dell’individuo. Si tratta di un traguardo importante, raggiunto in circa un mese e che dimostra come più 25 utenti al giorno “scelgano di scegliere” riguardo a un tema importante come quello della donazione degli organi.

“Siamo molto soddisfatti di come sta procedendo l’iniziativa – spiega l’assessore ai servizi demografici del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni – sia per quello che riguarda il numero di persone che finora hanno aderito all’iniziativa sia per quello che riguarda la campagna informativa proposta dal Comune di Bergamo e dalle associazioni presso lo sportello polifunzionale di Palazzo Uffici. Il numero di comuni che in tutta Italia ha aderito all’iniziativa è in costante aumento: auspichiamo che altri centri della nostra provincia possano farla propria e offrire ai propri cittadini questa importante opportunità e possibilità di scelta.”

“Insieme al Coordinamento Prelievo e Trapianto d’organi e tessuti dell’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII – dichiara Mara Azzi, direttore generale dell’Asl di Bergamo – abbiamo recentemente organizzato la formazione degli operatori delle Anagrafi comunali per il nuovo progetto regionale Donare gli organi: una scelta in Comune. Ad oggi i Comuni bergamaschi ufficialmente aderenti alla nuova campagna regionale “Una scelta in Comune” sono circa 50, ma sono certa che aumenteranno esponenzialmente. Esplicitare la propria scelta – conclude la dott.ssa Azzi – non significa necessariamente dire sì, significa fare una riflessione: ciò che importa è che esprimersi in vita è un gesto responsabile che può sollevare i nostri familiari dalla necessità di prendere una decisione al posto nostro, in un momento delicato come la perdita di una persona amata”.