Patronati in sciopero in tutta la Lombardia venerdì 4 dicembre, presidi e volantinaggi nel centro di molte città, gazebo informativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul futuro di servizi indispensabili e oggi messi a rischio da una manovra economica che prevede altri tagli. Sono una quindicina le sedi territoriali dei patronati Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Uil e Acli che se verranno confermati i tagli previsti dalla Legge di Stabilità rischiano di non poter proseguire la loro attività. Molti di più i servizi che per tutti diverranno a pagamento. “La mobilitazione – spiegano infatti i sindacati – non è tanto in difesa del sindacato e dei suoi operatori, che pure vengono pesantemente colpiti da questi tagli, ma soprattutto per salvaguardare un pezzo importante di stato sociale nel nostro paese, e soprattutto le fasce più deboli della popolazione che vedono nelle nostre attività di tutela un riferimento importante”.
Pensioni, ammortizzatori sociali, maternità e paternità, assegni al nucleo familiare, infortuni e malattie professionali, invalidità civili, indennità di malattia e trattamenti per i lavoratori atipici: sono i temi su cui, ogni giorno, si forniscono consulenze, si presentano richieste, si danno informazioni nei Patronati di tutt’Italia, aperti per tutti i cittadini, i lavoratori, i pensionati e i disoccupati del paese. “Di questo passo i Patronati non potranno più garantire assistenza gratuita ai cittadini in Italia e all’estero per l’esercizio dei diritti individuali” hanno spiegato i direttori dei patronati provinciali di Bergamo. In occasione della chiusura di venerdì è stato organizzato un presidio con volantinaggio che si terrà dalle 10.30 alle 16.00 in piazza Matteotti, in centro a Bergamo.