Dentro Expo / Il 31 agosto perché non provare un panino con carne di coccodrillo o zebra?

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La calda estate di Expo 2015 continua, portando tra i padiglioni del villaggio espositivo migliaia di visitatori, attratti dall’incessante calendario di iniziative che i Paesi presenti propongono, nel segno del dialogo sul tema del cibo e della sopravvivenza del pianeta cui la manifestazione ha votato la sua mission.  Non dimentichiamo tuttavia che Expo è anche un’opportunità a disposizione di Paesi ospiti e aziende del territorio per proporsi, conoscere nuove realtà e stringere relazioni commerciali. E’ appunto in questa logica che prosegue l’attività di Ascom volta a segnalare mercati che rivestono carattere di interesse per investimenti e scambi commerciali nel panorama Expo. Il tutto nella consapevolezza che questa enorme esposizione non esaurisce la sua finalità con il semestre del suo svolgimento, ma che anzi tale vetrina è funzionale allo sviluppo di contatti e attività di impresa che vedranno la loro realizzazione dopo Expo.

Tra esotismo e sviluppo, la sorpresa Zimbabwe

Con questa finalità ci occupiamo oggi di un Paese africano che smentisce con i fatti l’immagine stereotipata di un continente depresso, flagellato da problematiche complesse e la cui offerta in campo alimentare è scarsamente attrattiva, quando non assente. L’occasione per scoprire questa realtà virtuosa è stata la degustazione, organizzata nel Padiglione dello Zimbabwe, di panini preparati con carne di coccodrillo e di zebra. Un lancio, anche mediatico, che rivela, al di là dell’aspetto esotico, un contesto non solo alimentare ma, come ha tenuto a precisare il console dello Zimbabwe, Georges El Badaoui, anche culturale e di conoscenza dell’habitat naturale in cui queste tradizioni alimentari si sono sviluppate.

Alligatori e zebre, un anticipo alla festa del 31 agosto

Crocoburger e zebraburger sono appunto l’intrigante proposta dello Zimbabwe, grande Paese situato al sud del continente africano, a ridosso del Sud Africa, la cui festa nazionale si celebra il 31 agosto e sarà tra gli eventi Expo 2015 da non perdere. In termini di emisfero australe, lo Zimbabwe è in realtà un Paese del nord, dettaglio che ha una sua rilevanza non solo geografica. I dati che lo riguardano sono rivelatori infatti di un territorio organizzato e, soprattutto, spinto da una vivace e determinata volontà di crescita. Per cominciare, è tra i Paesi africani con il più altro tasso di alfabetizzazione e percorsi scolastici che raggiungono la formazione universitaria con ben sedici atenei. Ma il profilo che qui maggiormente interessa è senza dubbio quello economico, che indica quanto il Paese abbia investito per rendersi un partner interessante e credibile.

La ricchezza del suolo, sopra e sotto…

Il profilo economico dello Zimbabwe spicca per la ricchezza del suolo, di superficie e ipogeo, che dalle viscere della terra porta in dote al paese ricchi giacimenti minerari. Il settore agricolo e quello estrattivo sono infatti i due settori di punta dell’economia e nelle loro diverse declinazioni rappresentano anche i due maggiori segmenti di investimento. Seguono il turismo e il manifatturiero, ben diversificato e caratterizzato da forti legami con l’agro-alimentare. Più in generale, e sommando anche la qualità e la capacità di marketing sfoggiate nel padiglione Expo dello Zimbabwe, quello che emerge è l’identikit di un Paese che esprime serietà e mostra una sensibilità all’innovazione e alla qualità. A questo va sommata, come si accennava poco fa, un’attrattività turistica che ha numeri importanti nella composizione del P.I.L. del Paese (contribuisce infatti per il 10%) e un approccio all’accoglienza che viene considerato proverbiale.

Appuntamento dunque al National Day dello Zimbabwe, il 31 agosto, per cogliere le molteplici occasioni che, a partire da un panino farcito con carne di zebra, ci attendono per conoscere questo sorprendente Paese.