La ricerca di nuovi mercati e opportunità di business come soluzione alla crisi per le proprie associate: giovedì 10 ottobre, nell’auditorium della sede di via Serassi, Confcooperative Bergamo organizza il workshop-incontro con la Camera di Commercio bilaterale Italia-Hong Kong dal titolo “Great Opportunity”, iniziativa che bissa quella organizzata con successo lo scorso anno e che rafforza il rapporto tra la Camera di Commercio italiana ad Hong Kong-Macao, riconosciuta dal ministero dello Sviluppo cinese ormai da più di dieci anni, e la centrale cooperativa bergamasca che insieme al Consorzio Prometeo ha avviato una collaborazione con l’ente camerale di Hong Kong per evidenziare i vantaggi legati agli investimenti nel Sud Est asiatico. A fare luce sull’importanza del Made in Italy, ormai diventato un brand sempre più ricercato in Cina e che continua ad avere un grande appeal sui consumatori locali, è stato chiamato Manuele Bosetti, general manager della Camera di Commercio italiana ad Hong Kong e Macao, che, oltre a presentare i servizi dell’ente, è a disposizione dei presenti al termine del workshop per incontri one-to-one di approfondimento.
L’apertura dei lavori, alle 16.30, è affidata a Sergio Bonetti, consigliere della Camera di Commercio di Bergamo, cui seguono la relazione introduttiva di Pieralberto Cangelli, direttore di Confcooperative Bergamo, e quella di Marco Daniele Ferri, presidente Prometeo, consorzio specializzato in servizi import ed export il cui obiettivo è proprio quello di ridurre il gap tra le imprese bergamasche e il mercato estero cercando di costruire un ponte di collegamento tra le cooperative locali e i paesi dove si amplificano le opportunità di business tramite l’apertura di canali export e affiancando le aziende nella ricerca di soluzioni per l’internazionalizzazione. Una strategia, quella di Confcooperative e Prometeo, che si sviluppa dopo un anno di viaggi e missioni all’estero che hanno toccato diversi paesi strategici. «I mercati con cui abbiamo consolidato delle relazioni commerciali importanti sono concentrati nel Sud della Cina e a Hong Kong ma anche negli Emirati Arabi e in Russia: tutti paesi dove il Made in Italy è richiesto e apprezzato, soprattutto in ambito agroalimentare – sottolinea Cangelli -. Anche se focalizzato sulle opportunità legate al mercato cinese, il workshop è quindi un’occasione importante per le nostre imprese di conoscere le reali opportunità legate all’internazionalizzazione potendo contare sul supporto a 360 gradi di Confcooperative e di Prometeo».
Un impegno che rispecchia la linea di azione nazionale di Confcooperative e dell’Ufficio per le politiche di internazionalizzazione del Dipartimento “Politiche per lo sviluppo”. Il consolidamento dell’attività delle cooperative passa infatti attraverso l’export delle imprese – che vanta un giro di affari di quasi 5 miliardi di euro – e a oggi i servizi di internazionalizzazione sono ormai “di casa” per 16 Unioni regionali e 44 provinciali. Di queste ben 22 affrontano direttamente il tema mentre 26 si affidano a strutture convenzionate. Solo 12 unioni non offrono nessun servizio ma ritengono che un sostegno per la ricerca di nuovi mercati sia fondamentale. Tra i servizi più richiesti spiccano la progettualità e il supporto per l’avviamento e lo sviluppo della gestione delle esportazioni, l’accompagnamento all’estero e la formazione. I mercati che rivestono maggiore interesse sono quelli europei e russi, seguiti da Nord America, Est Europa, Medio Oriente e Sud Est asiatico. E proprio l’Oriente sarà la tappa della prossima mission di Confcooperative Bergamo che tra ottobre e novembre tornerà in Cina per partecipare a diverse fiere dell’agroalimentare.