Commercio, ad investire 
sono le attività innovative

Commercio, ad investire sono le attività innovative

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Più di 525 milioni di euro garantiti alle piccole e medie imprese dagli anni Settanta, all’indomani della crisi petrolifera, al 2012 nel pieno di quella che gli esperti definiscono la peggiore crisi del dopoguerra. È questo il bilancio della Fogalco, dal 1978, anno di costituzione, alla fine del 2012, dato di partenza per l’analisi dei numeri dell’attività in vista dell’assemblea annuale, in programma lunedì 6 maggio alle 10.30 all’Hotel Settecento di Presezzo. Nello scorso anno, tramite la Cooperativa di Garanzia dell’Ascom, sono stati deliberati, garantiti ed erogati dagli Istituti di credito convenzionati finanziamenti per un totale 16.888.247 euro per 207 posizioni, ai quali vanno aggiunti 2.788.786 euro relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. Gli importi comprendono i finanziamenti deliberati ed erogati attraverso la società partecipata Asconfidi Lombardia, per un ammontare complessivo di 9.472.479 euro (a carico della cooperativa di garanzia dell’Ascom 2.382.620 euro). Sale l’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati che, nello scorso esercizio, supera gli 80mila euro. Il numero dei soci effettivi iscritti alla cooperativa, in rappresentanza delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo è pari a 5.468 unità (5.493 al 31 dicembre 2011).

L’analisi per settore
Il settore più dinamico è rappresentato dalle attività commerciali che diversificano maggiormente il loro business e rifuggono le classificazioni canoniche. Gli affidamenti garantiti e perfezionati a favore delle attività “varie” sono cresciuti del 7% nei confronti del totale. Dal 10,91% del 2011 sono passate a rappresentare alla fine del 2012 il 18,05% dell’attività della Cooperativa. Triplicano i finanziamenti a gioiellerie, orefici e ottici: passano dallo 0,57% del 2011 al 1,92% del 2012. In netta crescita gli affidamenti a librerie, edicole, videoteche, cartolerie, tabaccherie che passano dal 6,30% del 2011 al 9,42% nel 2012. Il calo più evidente interessa le attività di somministrazione (bar, ristoranti, pizzerie, alberghi) che passano dal 36,62% nel 2011 al 29,55% alla fine dello scorso anno. Un calo vistoso, dettato in parte dagli investimenti effettuati dal settore lo scorso anno: nel 2011 si era infatti evidenziata una crescita pari a quasi il 6% rispetto al 2010 degli affidamenti a pubblici esercizi e alberghi. Si dimezzano gli investimenti degli agenti e dei promotori che dal 2,35% del 2011 scendono all’1,21% del 2012. Si assottiglia anche la fetta rappresentata dalle attività dei servizi (dal 9,7% all’8,73% nel 2012), dei negozi di alimentari (dal 14,78% al 13,92 % nel 2012), dell’abbigliamento e calzature (dal 13,17% al 12,33%), del comparto di rivendite di elettrodomestici e del settore arredamento (dal 5,61% al 4,86%).

La mappa degli affidamenti
La città rappresenta la fetta più importante dei capitali affidati e deliberati dalla Fogalco e cresce rispetto al 2011. Nel 2012 quasi il 31% degli affidamenti alle pmi (contro il 28% del 2010), resta in città e nei dintorni di Bergamo. Cresce del 5% la pianura, dalla Bassa all’Isola, con una fetta pari al 27% (contro il 22% del 2011). Seguono, anche se in discesa, la Val Seriana e la Val di Scalve che rappresentano il 16% degli affidamenti della Cooperativa (contro il 19,19%). In calo, al 15% (contro il 17% del 2011) la zona dei Laghi e la Val Cavallina. In coda la Val Brembana e la Valle Imagna, con rispettivamente, il 7 e il 4%.

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