Studenti dell’Esperia a lezione di “produzione snella” di bici

itis paleocapaTre lezioni di “lean production” (letteralmente: produzione snella) per insegnare ad un centinaio di studenti dell’Istituto Paleocapa i principi del Toyota Production System – introdotto dalla Casa automobilistica giapponese all’indomani del Secondo Dopoguerra – simulando una linea di assemblaggio di biciclette. La proposta, avanzata da SEI Consulting al Dirigente dell’Esperia, per dare ai ragazzi l’opportunità di svolgere un’innovativa attività nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro, è stata accolta con entusiasmo. E giovedì 24 novembre, dalle 9.00 alle 13.00, l’Itis di via Gavazzeni ospiterà la quarta tappa (la prima in assoluto in provincia di Bergamo oltre che in una Scuola italiana) del “SEI Lean Bicycle Factory Tour”. L’iniziativa itinerante, pensata dalla Società di consulenza bresciana per l’universo delle Pmi, è già stata svolta nelle sedi di tre aziende lombarde (due in provincia di Cremona e una nella città di Brescia). Ora si appresta ad approdare al mondo della Scuola e, come banco di prova, è stato scelto l’ultracentenario Istituto bergamasco. Beneficiari, oltre che protagonisti, del primo dei tre incontri programmati con gli studenti del ‘Paleocapa’, saranno i ragazzi della 3a MB, di cui il professor Valter Leporini è tutor. Oltre a trasmettere con chiarezza i valori della “Lean” (a partire dal forte coinvolgimento di tutte le risorse aziendali allo scopo di creare un unico patrimonio), durante le lezioni si affronterà la questione dell’efficientamento dei processi; non solo dal punto di vista del miglioramento tecnico, ma anche da quello di gestione, del trasferimento delle conoscenze e del team building.

“Se, nei tre incontri fin qui realizzati – prosegue Losio – abbiamo calamitato l’attenzione di titolari, manager e dipendenti, di alcune decine di imprese, sui benefici derivanti dalla riorganizzazione dei processi e dei team di lavoro in un’azienda snella, ai ragazzi dell’Esperia proporremo un format più agile, riducendo la durata da 6 a 4 ore, senza intaccare il tempo originariamente riservato sia alla presentazione della teoria di base sui principi del Toyota Production System sia alle sessioni di gioco, dedicate a riprodurre una linea di montaggio di biciclette”. “Se, nei tre incontri fin qui realizzati – prosegue Losio – abbiamo calamitato l’attenzione di titolari, manager e dipendenti, di alcune decine di imprese, sui benefici derivanti dalla riorganizzazione dei processi e dei team di lavoro in un’azienda snella, ai ragazzi dell’Esperia proporremo un format più agile, riducendo la durata da 6 a 4 ore, senza intaccare il tempo originariamente riservato sia alla presentazione della teoria di base sui principi del Toyota Production System sia alle sessioni di gioco, dedicate a riprodurre una linea di montaggio di biciclette”.

“Senza dubbio – gli fa eco la prof.ssa Flora Ravelli, responsabile dell’Alternanza Scuola-Lavoro all’Esperia – si tratta di un’importante occasione per consolidare il rapporto con un’azienda attenta alla formazione dei nostri ragazzi. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta avanzata da SEI Consulting – ha aggiunto il prof. Imerio Chiappa, Dirigente dell’Istituto Paleocapa – perché vi abbiamo intravisto un’interessante collaborazione che dimostra una sinergia tra Azienda e Scuola, che è uno dei punti di forza dell’Alternanza. Una nuova opportunità per attuare una didattica laboratoriale, stimolante e formativa per gli studenti”. La lezione di giovedì 24 novembre sarà animata da Massimo Trebeschi e Martina Guerini, rispettivamente manager e consulente dell’area Lean di SEI Consulting, col supporto di alcuni collaboratori. Le successive due lezioni, che coinvolgeranno altrettante classi 3e del Corso di Meccanica, si terranno tra gennaio e aprile 2017. Il materiale e le attrezzature usate per la riproduzione della mini factory sono fornite dalla torinese Allmag, azienda specializzata nella creazione di attrezzature “Lean”.

 

 

 


La banda ultra larga cresce in Lombardia. Già raggiunto il 25% della popolazione

fibra-ottica-internetLa banda ultra larga cresce in Lombardia. Nella nostra regione la quota di popolazione che ha accesso ai servizi internet con velocità di almeno 100 megabyte al secondo è già pari al 25 per cento. Si tratta del dato di gran lunga più elevato in Italia, e addirittura superiore al doppio della media italiana, ferma a uno striminzito 11 per cento. I dati – riferiti a maggio di quest’anno – del ministero per lo Sviluppo Economico, elaborati dall’Osservatorio per le micro e piccole imprese di Confartigianato Imprese Lombardia, mettono in luce l’evidenza del primato lombardo, cui tiene testa parzialmente soltanto il Lazio, che ha un grado di copertura della banda ultra larga pari al 21,6 per cento. Tutte le altre regioni si trovano in una situazione di pericolosa arretratezza da questo punto di vista, con diversi casi in cui non si raggiunge neppure la doppia cifra. A illuminare il quadro lombardo sono le previsioni per i prossimi mesi. Già nel 2018 la crescita della banda ultra larga dovrebbe permettere di raggiungere un grado di copertura del 35 per cento, per arrivare nel biennio successivo al 43,6 per cento: il 18,6 per cento di copertura in più nel giro di quattro anni. Mantenendo questo livello di sviluppo, sarebbe possibile estendere il bacino di utenza potenziale della banda larga a un ritmo di cento micro piccole imprese al giorno.

CON INTERNET VELOCE IMPRESE PIÙ PRODUTTIVE E COMPETITIVE

Banda ultra larga per le nostre imprese significa maggiore produttività e possibilità di competere sui mercati di tutto il mondo. Un’analisi dell’Istat mette in luce come nelle cosiddette “zone bianche”, ovvero quelle in cui la dotazione infrastrutturale per questo tipo di tecnologia è pari a zero e non sono previsti sviluppi nel corso dei prossimi tre anni, un’eventuale copertura porterebbe le realtà aziendali minori, quelle con meno di dieci addetti, ad aumentare il valore aggiunto della propria attività del 9 per cento nel settore del commercio e manifatturiero, dell’11 per cento in quello delle costruzioni e addirittura del 23 per cento nei servizi. Lo studio di Confartigianato sottolinea come sarebbe possibile, attraverso la diffusione della banda ultra larga, aumentare di 4,4 miliardi di euro il valore aggiunto delle mpi fino a 20 addetti, un valore che corrisponde all’1,3 per cento del Prodotto interno lordo della Lombardia.

IN LOMBARDIA BANDA LARGA GIÀ PRESENTE NEL 70% DELLE FAMIGLIE

Per quanto riguarda il fronte famiglie, la percentuale di quelle che dispongono di una connessione a banda larga (fino a 20 megabyte per secondo) in Lombardia nel 2015 è pari al 69,2 per cento. Una crescita di quasi 20 punti percentuali rispetto a cinque anni prima, quando era attestata al 51,8 per cento. Secondo i dati del portale di Infratel, inoltre, la quasi totalità della popolazione lombarda (il 99,6 per cento) è ormai raggiunto dalla banda larga fissa. Di pari passo è cresciuta anche la percentuale di coloro che utilizzano internet tutti i giorni: erano il 33,7 per cento nel 2011, sono passati al 46,2 per cento nel 2015. Di fatto, un lombardo su due naviga sul web quotidianamente.

 


Mettersi in proprio è una sfida possibile, sabato il corso di Bergamo Sviluppo

Fornire un aiuto concreto a chi è interessato ad aprire una attività. È questo  l’obiettivo del seminario gratuito “Mettersi in proprio, una sfida possibile”, organizzato da Bergamo Sviluppo, l’agenzia speciale della Camera di Commercio di Bergamo. Il seminario è rivolto ad aspiranti e neo-imprenditori e si svolgerà nella sede di via Zilioli n. 2 a Bergamo. L’incontro permetterà di ottenere le informazioni e gli strumenti tecnici per definire e progettare una idea imprenditoriale. Si inizierà con un test di valutazione delle attitudini imprenditoriali, quindi verranno illustrati i requisiti che deve avere un imprenditore, nozioni di marketing e comunicazione, piano d’impresa, scelta della forma giuridica, adempimenti civilistici e fiscali e principali fonti di finanziamento. I prossimi due ultimi incontri sabato 19 novembre e sabato 17 dicembre nella sala Consiglio del Palazzo Contratti e Manifestazioni. La partecipazione è libera previa iscrizione on line all’indirizzo e-mail carminati@bg.camcom.it.


In ospedale persone e attrezzature non si perdono più. Ancora un premio per la bergamasca TapMyLife

 

tapmylife

L’azienda bergamasca TapMyLife ha vinto il premio “Innovazione in ambito amministrativo gestionale” al Salone S@lute 2016, la tre giorni di eventi e dibattiti che ha visto confrontarsi a Milano, palazzo Lombardia, le eccellenze del mondo della salute, gli innovatori del sistema e il grande pubblico sul tema dell’innovazione in Sanità.

Il progetto premiato permette di localizzare in tempo reale la posizione di persone e attrezzature all’interno delle strutture sanitarie, problema che fa perdere ai professionisti sanitari, soprattutto agli infermieri, oltre il 15% del loro tempo (e quindi tanto danaro alle strutture e ai contribuenti!). Con la piattaforma TapMyLife, già attiva in molti ospedali veneti, utenti e staff hanno a disposizione un utile navigatore su smartphone per individuare la posizione di oggetti e persone nella struttura sanitaria per raggiungere velocemente il reparto, gli ambulatori, le stanze ed ogni punto di interesse dell’ospedale. Grazie a TapMyLife le persone vengono guidate; lo staff può visualizzare la posizione delle attrezzature; i pazienti possono essere monitorati in sicurezza; l’amministrazione può verificare l’utilizzo degli asset.

L’innovazione made in Bergamo si è imposta su una rosa di 101 candidati e rappresenta il quarto, prestigioso, premio ottenuto in soli due anni di attività dall’azienda con sede in città, specializzata in indoor positioning e tracking nelle strutture sanitarie. Il Premio Innovazione S@lute 2016, in particolare, è un’iniziativa sostenuta da Corriere della Sera, promossa da Allea e Fpa con la collaborazione di Motore Sanità, con il patrocinio del Ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ed è tra i maggiori eventi in Italia dedicati alla trasformazione in chiave innovativa del sistema sanitario.

«La nostra soluzione si caratterizza per l’elevata specializzazione nel settore sanitario – spiega Manuel Ronzoni, sales manager di TapMyLife -: esperienza e know-how ci hanno portato a calare al meglio la nostra tecnologia in questo tipo di realtà. Offriamo soluzioni di grande impatto sull’utenza, che migliorano l’esperienza nella struttura e la percezione del servizio. I nostri prodotti ottimizzano gli investimenti in termini di costi di gestione, di acquisto attrezzature e organizzazione dei processi (ad esempio di Pronto Soccorso, di trasporto degli emocomponenti …) e garantiscono un ritorno dell’investimento molto rapido. Se la robotica ha portato grandi miglioramenti in termini clinici – continua il manager di TapMyLife – la navigazione digitale è un importante strumento complementare che evita ansie, tempo perso e disorientamento dei pazienti. Oltre alla qualità clinica va considerata anche l’eccellenza gestionale e la capacità di offrire agli utenti un’esperienza positiva in un momento delicato come quello della loro esperienza sanitaria».


La bergamasca Innowatio vince il Premio Innovazione S@lute2016

humanitasIl progetto realizzato da Innowatio “INNOWare il benessere – Il caso Humanitas” ha ricevuto il Premio Innovazione S@lute2016, riconoscimento assegnato nell’ambito del forum dell’innovazione per la salute, primo grande evento dedicato alla Sanità del futuro e alla trasformazione, in chiave innovativa, del sistema della salute, svoltosi a Palazzo Lombardia a Milano dal 10 al 12 novembre. Gli ospedali sono strutture fortemente energivore e la gestione ottimale dei consumi è un’opportunità di efficienza, di risparmi e contribuisce a ridurre le emissione di gas serra. In quest’ottica è stata premiata Innowatio, società attiva nella gestione del portafoglio energetico e nell’efficientamento con sede al Kilometro Rosso, ha implementato un modello innovativo che permette di intervenire su tutte le diverse leve che compongono la bolletta energetica attraverso un presidio costante in sito: approvvigionamento intelligente dei vettori energetici elettrici e termici, gestione ottimizzata delle utenze, conduzione ottimale degli impianti, implementazione di Best Available Technology di settore.

Su questo approccio multidisciplinare e flessibile che permette un costante risparmio di costi è stata fondata la partnership tra Innowatio e le strutture di Humanitas – Cliniche Gavazzeni, IRCCS di Rozzano, Centro Catanese di Oncologia e Gradenigo – che si basa sulla condivisione e compartecipazione delle 2 società a tutti gli investimenti e i risparmi correlati alle attività e agli interventi di efficienza energetica implementati. E’ un meccanismo di remunerazione basato sull’effettiva buona gestione della “bolletta energetica”, che elimina ogni conflitto di interessi e costituisce uno stimolo costante al raggiungimento di obiettivi sempre più stimolanti e incentivanti. I numeri parlano chiaro. A partire dal 2011 a oggi è stato generato un flusso costante di risparmi condivisi tra Innowatio e Humanitas crescente negli anni, sfociato, nel 2015, in una percentuale di risparmio pari al 13 %, prevista in crescita al 20% a fine 2016. Con l’obiettivo di ridurre la spesa energetica mantenendo inalterati i livelli di qualità e tipologia di servizio offerto dalla struttura (mantenimento dei livelli di comfort, continuità della fornitura, ecc.), Innowatio ha reso concreta l’ambizione di miglioramento energetico delle strutture di Humanitas attraverso un approccio lungo l’intera filiera dell’efficientamento energetico: dalle attività di audit, al telemonitoraggio, che permette di tenere costantemente sotto controllo i consumi e lo stato degli impianti, alla pianificazione del fabbisogno di energia, allo sviluppo di soluzioni energetiche, alla realizzazione e gestione di soluzioni e impianti efficienti, fino alla creazione di procedure per l’uso razionale dell’energia.

Dal 2011 a oggi Innowatio ha investito oltre 1 milione di euro, installando a pure titolo di esempio sensori, smantellando frigoriferi e pompe di calore non performanti, sostituendo i fari con i Led, permettendo l’ottenimento di titoli di efficienza energetica e, soprattutto, realizzando una nuova centrale di trigenerazione da 2,7 MW in sostituzione della vecchia centrale di cogenerazione da 2MWe. Tali interventi hanno permesso e permettono di conseguire risparmi che vengono condivisi al 50% tra Humanitas e Innowatio e innescano un circolo virtuoso favorendo una sensibilizzazione nella gestione dei consumi e un’incentivazione a risparmiare oltre i quantitativi prestabiliti. Peculiarità del modello sviluppato da Innowatio per Humanitas quello di adattarsi a tutte le strutture sanitarie sia pubbliche sia private, garantendo la riduzione della spesa energetica per consentire al management di focalizzare gli sforzi finanziari e decisionali al proprio core business.

 

 

 


Calcio, a Coverciano il manto in erba sintetica firmato da RadiciGroup

Tessiture Pietro Radici, azienda storica di RadiciGroup, ha prodotto i filati in polietilene che costituiscono completamente il nuovo campo a 11 del centro sportivo di Coverciano, inaugurato con un’amichevole tra il personale della Federazione Italiana Gioco Calcio e alcuni giornalisti della stampa sportiva. Il settore tecnico della FIGC ha infatti deciso di riqualificare con erba sintetica uno dei campi del Centro Tecnico Federale (C.T.F.), con l’obiettivo di garantire un manto perfettamente efficiente in ogni condizione di gioco. Il nuovo tappeto erboso è stato realizzato grazie all’impiego del filato a marchio Radigreen® Mfl Pe S-Core: si tratta di un monofilo, realizzato con polimeri ad elevata performance, che garantisce elevata resistenza all’usura, resilienza, resistenza allo splitting e capacità di mantenere la superficie gioco uniforme nel tempo. Il manto e l’intero sistema sono stati messi a punto da Sofisport – un’azienda italiana specializzata nella realizzazione, installazione e manutenzione di campi in erba artificiale prodotti con le più moderne tecnologie. I tappeti realizzati con filati Radigreen® sono un invito al gioco: l’aspetto è molto simile all’erba naturale in ottime condizioni, senza i costi di manutenzione che l’erba naturale richiede. Le versioni bicolore, inoltre, permettono di riprodurre al meglio le diverse tonalità di verde tipiche dei fili d’erba e contribuiscono a rendere ancora più piacevole l’aspetto estetico del prato sintetico. Come l’erba naturale, Radigreen® Mfl Pe S-Core si presenta soffice e piacevole al tatto. Morbidi ma sempre resistenti, questi filati non comportano rischi di abrasioni cutanee assicurando al contempo un’ottima resilienza. Altra caratteristica del prodotto è quella di conservare le proprie caratteristiche nel tempo: prima di essere immesso sul mercato, infatti, deve superare test rigorosi per assicurarne la resistenza ai raggi UV, agli agenti atmosferici e all’usura nel lungo periodo. Forte dei suoi 75 anni di storia, la Tessiture Pietro Radici (TPR oggi conta 130 dipendenti ed è specializzata nella produzione di filo per erba sintetica a marchio Radigreen®. La produzione è concentrata a Gandino, dove ricerca e sviluppo supportano i reparti produttivi per assicurare innovazione continua e garantire nel tempo l’eccellenza e la sostenibilità dei prodotti Radigreen®.

 


Start Up Factory, Confcommercio chiama a raccolta gli aspiranti imprenditori

Confcommercio Lombardia, in collaborazione con Cariplo Factory, organizza Start Up Factory, una giornata dedicata alle start up, agli aspiranti imprenditori e liberi professionisti. L’appuntamento è per lunedì 28 novembre dalle ore 10.30 presso lo spazio BASE Milano (Via Bergognone, 34). Obiettivo dell’incontro è dare corpo all’idea imprenditoriale o consolidare l’impresa già avviata attraverso prime consulenze di orientamento sui diversi aspetti del business, incontri con giovani imprenditori, coach e testimonial di successo. L’invito è quello di portare tutto il materiale utile a raccontare la propria idea d’impresa (presentazioni, business plan, visual del punto vendita ecc…). Sul sito www.confcommerciolombardia.it tutti i dettagli dell’evento.


Il mercato It torna a crescere. Grazie alla trasformazione digitale

Il mercato IT esce finalmente dalla crisi e cresce nel 2016 del +3,1%, trascinato dagli investimenti connessi con la Trasformazione Digitale.

È il primo, e incoraggiante, segnale che esce dall’Assintel Report+, che offre uno spaccato sul mercato e sui trend della domanda.

L’elemento di maggior novità per il mercato è dato quest’anno dai cosiddetti “Digital Enablers”, iniziative di punta della trasformazione digitale che fungono da incudine per l’evoluzione del business aziendale: valgono 7,4 miliardi di euro con un tasso di crescita del +16% rispetto al 2015. Tra di esse l’Internet of Things (+22%), i progetti di Customer Journey (+13,6%), i Big Data (+16,2%) e la Cyber Security (+6,1%). Al loro fianco si conferma la crescita di altri segmenti in ambito Software, come il Digital Marketing (+31,2%), la Business Intelligence (+13,6%), il Cloud Computing (+19,5%), il Mobile Enterprise (+13%).

Tornano ad investire in IT quasi tutte le industry del mercato, ad esclusione degli Enti Locali. In particolare l’Industria (+3,7%), le Assicurazioni (+4,9%) e le Banche (+3,6%), le TLC (+3,4%), Trasporti e Logistica (+4,8%), le Utility (+4,9%). Il settore Commercio/Distribuzione/Servizi riemerge con un +2,6%, e con essi va sottolineata la crescita parallela dell’eCommerce B2C: +17,2% quest’anno, vale oltre 19 miliardi di euro, trascinato dagli 8 miliardi e mezzo del Turismo e dalla rapida ascesa del Food (+102,5%) e di Moda e abbigliamento (+44,9%).

Tutto ciò si riflette anche nell’inversione di tendenza del settore Consumer (+1,4%), conseguenza diretta del diffondersi del digital lifestyle.

Luci e ombre invece restano nei mercati collegati alla PA: se torna a crescere la spesa legata alla PA Centrale (+2,3%) e alla Sanità (+1,9%), restano come fanalino di coda gli Enti Locali (-2,1%).

«Leggendo questi dati, si rinforza ancora di più la missione della nostra associazione, che deve incessantemente lavorare per diffondere la cultura digitale come driver per il business nelle  imprese della domanda, sollecitare le Istituzioni nel sostenerla a livello economico e finanziario, creare incessantemente network di dialogo e sinergia», commenta Giorgio Rapari, appena riconfermato presidente di Assintel.

Il Report, inoltre, ha intervistato 1.000 Responsabili IT di aziende End User sui loro budget attuali e dei prossimi 12 mesi, creando così delle mappe previsionali sui loro investimenti. Nel 2016 è aumentata la spesa in nuovi progetti di innovazione per il 49% dei rispondenti, ma parallelamente l’altro 34% del campione dichiara che il budget IT complessivo è sceso. Le buone notizie arrivano nei previsionali del 2017: diminuisce il numero di aziende che dichiara di contrarre i propri investimenti in innovazione (24% del campione) mentre aumenta la percentuale di chi dichiara che aumenterà il proprio budget (sono il 34%). Il 14% degli intervistati è “virtuoso” perché investe più del 3% in IT, ma il 30% del campione resta drammaticamente sotto l’1%.


Lo Smau premia Iotty, start up dell’Incubatore di Dalmine

A Smau 2016, il salone di riferimento nei settori digitale e Ict in svolgimento a Milano fino al 27 ottobre, la start up Iotty srl, insediata nell’Incubatore d’Impresa di Bergamo Sviluppo al Point di Dalmine, si è aggiudicata il Premio Lamarck, dedicato alle più promettenti start up pronte ad incontrare il mondo dell’industria e volto a favorire il processo di Open Innovation, fondamentale per il rinnovamento e la crescita della competitività.

iotty - incubatore d'impresaIotty è specializzata nell’Internet delle Cose (l’estensione del mondo di Internet agli oggetti, che possono comunicare e ricevere dati), nella progettazione e realizzazione di dispositivi IoT e IIoT per l’industria 4.0. La mission aziendale è concepire prodotti a misura degli ambiti applicativi reali, che consentano di diffondere, valorizzare e rendere concretamente produttive le potenzialità innovative dell’IoT, anche dove oggi si scontra con barriere di accesso economiche, culturali o tecniche.

Il Premio prende nome dal naturalista che presentò per primo una teoria evoluzionista secondo la quale gli organismi viventi si modificherebbero gradualmente nel tempo adattandosi all’ambiente.

Insieme a Iotty sono state premiate le imprese Medea (startup di Sviluppo Basilicata che opera nel campo della telemedicina) ed Ez Lab (impresa nata nell’ambito del programma Smart&Smart di Invitalia che lavora nel campo delle soluzioni informatiche).

Per il quarto anno consecutivo Bergamo Sviluppo ha partecipato allo Smau con alcune tra le startup dell’Incubatore d’Impresa, offrendo la possibilità di farsi conoscere e creare nuove occasioni di business. Oltre a Iotty, Groen Akkedis (progettazione e produzione di sistemi elettronici per il risparmio energetico), Fermo!Point (network di negozi e attività commerciali che ritirano e custodiscono prodotti per gli utenti dell’e-commerce BtoC), Geoskylab (servizio di consulenza e formazione per piloti di droni; costruzione di droni), Maply (realizzazione di applicazioni per smartphone, tablet e web per la valorizzazione del territorio).


Kilometro Rosso, inaugurato il centro d’interscambio tecnologico con la Cina. Il rettore: “Passaggio decisivo per l’innovazione”

cina-kilometro-rossoIl China Italy Technology Transfer Center (CITTC) ha aperto oggi i battenti nella sede dell’Università di Bergamo al Kilometro Rosso di Bergamo. L’inaugurazione del centro bilaterale di trasferimento tecnologico s’è tenuta nell’ambito della prima tappa di Italy-China Science, Technology & Innovation Week 2016, un evento promosso dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, in collaborazione con altri Ministeri, finalizzato alla creazione di partenariati tecnologici, scientifici, industriali e commerciali tra i due paesi, per stabilire un dialogo permanente per facilitare la cooperazione tra scienziati, tecnologi e imprenditori. In questa direzione si muove anche il CITTC, pensato per rafforzare i rapporti sinergici tra i due paesi, promuovere la cooperazione interdisciplinare tra istituzioni, imprese, università e associazioni e favorire la disseminazione dell’innovazione. Il Centro fornirà ai suoi interlocutori servizi di scouting tecnologico sulla base di una piattaforma di matchmaking e li supporterà nella creazione di impresa, nella stesura e monitoraggio di progetti, nella disciplina e valorizzazione delle opere dell’ingegno. Il CITTC potrà così facilitare gli investimenti reciproci, coltivare talenti nel campo dell’innovazione tecnologica e organizzare programmi educativi che favoriscano la mobilità di ricercatori e studenti – con particolare riferimento ai settori delle scienze della vita, del manifatturiero avanzato e delle smart communities. Oltre a partecipare all’inaugurazione del CITTC la delegazione cinese ospite a Bergamo ha visitato i laboratori di Ricerca e Sviluppo dell’Istituto Mario Negri e di Brembo presso il parco scientifico Kilometro Rosso e il POINT, l’incubatore manifatturiero di Bergamo Sviluppo e il Consorzio per la meccatronica Intellimech di Dalmine. Lo Smart Manufacturing, con focus tematici su meccatronica e automotive, al centro della tappa bergamasca dell’evento, è un settore chiave che unisce Cina e Italia ed è strategico sia per il Piano Nazionale della Ricerca italiano, sia per il Piano di sviluppo quinquennale cinese.

cina-kilometro-rosso1Alla presentazione e all’inaugurazione del CITTC introdotta da Sergio Cavalieri, docente dell’Università degli Studi di Bergamo, sono intervenuti Fabrizio Cobis, della Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca MIUR,Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, Remo Morzenti Pellegrini, rettore dell’Università di Bergamo, Guido Venturini, segretario generale di Confindustria Bergamo, Andrea Piccaluga, presidente di Netval, Mirano Sancin, direttore per lo sviluppo scientifico e l’innovazione di Kilometro Rosso e Huang Ping, direttore della Beijing Municipal Science & Technology Commission eJason Wang direttore esecutivo di Smart Factory Industry. Il rettore Remo Morzenti Pellegrini ha evidenziato il ruolo chiave dell’Università nell’innovazione tecnologica del paese: «L’inaugurazione della sede di Bergamo del Centro di Trasferimento Tecnologico Cina-Italia – ha commentato – oltre a rappresentare un altro tassello importante all’interno del percorso di internazionalizzazione che il nostro Ateneo ha intrapreso con decisione negli ultimi anni, è anche evidenza della capacità della nostra Università di porsi come soggetto catalizzatore dei processi di innovazione tecnologica non soltanto del territorio ma, in virtù della partnership strategica con l’Università Federico II di Napoli, Città della Scienza e la rete Netval, su una scala nazionale. Si tratta di un progetto che intende coinvolgere studenti e ricercatori delle diverse aree disciplinari della nostra Università: il confronto con una cultura così diversa dalla nostra rende necessario non solo affidarsi a saperi di natura tecnologica, ma fare leva anche su competenze linguistiche, antropologiche e di mediazione culturale che il nostro Ateneo può vantare». italia-cina

Per Mirano Sancin “è evidente che siamo davanti a una crescente reputazione scientifica dell’ateneo bergamasco, alla rilevanza tecnologica delle imprese del territorio ma certamente anche all’importante e proficua sinergia sviluppata tra l’Università di Bergamo e il Parco scientifico Kilometro Rosso. Infatti, oltre al nuovo Centro di indiscusso prestigio internazionale, anche altre iniziative per la valorizzazione e il trasferimento della conoscenza, come quella frutto della collaborazione tra i quattro atenei lombardi (Pavia, Bicocca, Bergamo e Brescia) che prevede la realizzazione di un Technology Transfer Office (TTO) comune in un contesto privilegiato, come quello di Kilometro Rosso, fortemente orientato agli sviluppi applicativi, andranno a potenziare il Polo universitario del Parco scientifico ed il rapporto tra mondo accademico e imprenditoriale con importanti ricadute per il territorio».