Boccaleone, nuova passerella ferroviaria e pista ciclabile fino a Seriate

boccaleoneNovità in vista per quello che riguarda il futuro del quartiere di Boccaleone: l’Amministrazione comunale è infatti al lavoro per realizzare il prossimo anno due importanti infrastrutture per la connessione del quartiere, ovvero la nuova passerella di collegamento tra via Rovelli e via Rosa e la pista ciclopedonale che connetterà il quartiere a Seriate. Un’accelerazione importante per la zona: nell’ultimo piano delle Opere Pubbliche approvato dalla precedente Amministrazione, nel 2014, dei lavori alla passerella, richiesti dai residenti da molto tempo, non vi era alcuna traccia; nel 2015 furono inclusi nel primo documento di indirizzo firmato dal nuovo Assessore ai Lavori Pubblici, Marco Brembilla, nel cosiddetto “allegato A”, ovvero nella lista delle opere che per essere realizzate avrebbero richiesto il reperimento di risorse aggiuntive. Ora il Comune di Bergamo ha deciso di anticipare i tempi, considerando l’opera, dice l’Assessore Brembilla – “una priorità per l’Amministrazione comunale, importante per tutti i ragazzi che quotidianamente la percorrono per recarsi a scuola, ma anche per tutti quei residenti che si spostano all’interno del quartiere. Per questo motivo abbiamo deciso di inserirla dapprima nel Bando delle Periferie, istruito dal Governo e a cui il Comune di Bergamo ha risposto nelle scorse settimane. Ma anche se il finanziamento non dovesse provenire dal bando, realizzeremo egualmente la manutenzione straordinaria della passerella”. I lavori, che prevedono demolizione e ricostruzione delle rampe di accesso e il rifacimento dell’impalcato che sormonta la ferrovia (non potrà essere realizzato uno scivolo perché, tenendo conto della pendenza da superare non vi sarebbe spazio a sufficienza per la sua costruzione), richiederanno circa un milione di euro. E’ previsto che l’intervento, per il quale sono in corso le procedure di richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di RFI e il lavoro di progettazione esecutiva, venga approvato dalla Giunta comunale entro la fine del 2016. Non solo la passerella: il Comune di Bergamo sta lavorando anche su una nuova pista ciclabile che permetterà di collegare Boccaleone a Seriate, un altro intervento che sarà realizzato, come il sovrappasso della ferrovia, nel 2017. Anche per quello che riguarda la ciclabile una richiesta di finanziamento è stata inclusa nel Bando Periferie, ma anche in questo caso il Comune di Bergamo ha deciso di concludere la progettazione esecutiva entro la fine dell’anno, per partire con i lavori entro il prossimo anno. La ciclabile proveniente da Seriate costeggerà via Lunga collegando la Fiera di Bergamo, proseguirà verso il quartiere di Boccaleone, passando nell’area del viadotto in zona ex convento delle Clarisse: di qui proseguirà verso viale Europa fino al sottopasso della stazione di via Gavazzeni. Un opera dal costo di circa 500mila euro, che consentirà così ai ciclisti di raggiungere Seriate da piazzale Marconi in tutta sicurezza.

 


Sacbo replica ai sindaci: “Lo scalo di Orio è sicuro, pronti altri investimenti”

OrioDopo la presa di posizione dei sindaci di Bergamo, Dalmine, Treviolo e Levate – in campo per chiedere chiarimenti sui livelli di sicurezza dello scalo di Orio dopo l’incidente provocato dal cargo uscita di pista – ecco la replica di Sacbo. La società di gestione dell’aeroporto ha messo in evidenza “che le infrastrutture di volo sono state progettate secondo i più avanzati standard nazionali e internazionali”. “All’interno dell’intervento di manutenzione straordinaria, eseguito nella primavera 2014, la conformazione delle aree di sicurezza poste al termine della pista di volo – annota Sacbo – è stata migliorata ulteriormente incrementandone le dimensioni e ha ricevuto da Enac l’approvazione e la successiva certificazione dopo averne eseguito il collaudo”. Sacbo, “puntando al continuo miglioramento delle infrastrutture di volo e allo scopo di consolidare gli attuali standard di sicurezza già di assoluto primo livello”, ha previsto all’interno del nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale “un investimento di circa 30 milioni di euro per l’installazione di specifiche tecnologie innovative. In questo modo lo scalo di Bergamo si candida a diventare il primo aeroporto italiano ad adottare le soluzioni più avanzate di questo tipo”.


L’associazione Colognola per il suo futuro: “Purtroppo ignorati i nostri ripetuti appelli”

L’associazione “Colognola per il suo futuro” è netta nel commentare l’incidente all’aeroporto. “Fortunatamente – scrive – l’incidente è avvenuto alle quattro del mattino e non ha avuto risvolti più drammatici, ma non osiamo pensare cosa sarebbe potuto accadere se esso si fosse verificato durante le ore del giorno, con la strada intensamente trafficata”. L’Associazione in una nota ricorda che “la cittadinanza si è rivolta a tutte le istituzioni, esponendo le preoccupazioni causate dall’abnorme crescita dello scalo, che è ad alta criticità perché insiste su un territorio densamente antropizzato, con cui un traffico aereo tanto intenso risulta assolutamente incompatibile”. “Si pensi che la pista è a soli 3mila metri dal centro città, che lateralmente allo scalo – a poche centinaia di metri di distanza – c’è il grandissimo e affollatissimo centro commerciale di Oriocenter, che la stragrande maggioranza dei decolli avviene su un’unica traiettoria che sorvola aree densamente abitate ed attraversa in pieno il quartiere di Colognola, che conta più di 7.000 abitanti e 5 scuole con circa 2.000 studenti”. “Eppure, a dispetto di quanto prescritto dal decreto di Via (valutazione impatto ambientale) del 2003, che ha autorizzato lo sviluppo ponendo però precisi limiti alla crescita ed indicando precisi criteri proprio per salvaguardare il territorio, il traffico aereo – annota Colognola per il futuro – è aumentato a dismisura, stracciando tutti i limiti imposti dai documenti autorizzativi. Il Via è scaduto nel 2015 ed il nuovo Psa (piano di sviluppo aeroportuale) proposto parla di un’ulteriore, inconcepibile crescita del traffico aereo”, sostiene l’associazione. Nonostante fosse previsto dal 2003, non è stato mai approvato il piano di rischio (nelle zone a rischio, a quanto ci consta, dovrebbero essere incluse anche le aree laterali alla pista, per l’ampiezza di un chilometro) e le istituzioni, soprattutto i ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente che sono più interessati al problema, hanno ignorato gli appelli dei cittadini per un monitoraggio più attento della situazione”.

“Anche noi, residenti di Colognola, ci siamo mossi in tutte le direzioni: lettere e solleciti agli enti interessati, due ricorsi al Tra di Brescia ed al Consiglio di Stato per vedere finalmente annullata la zonizzazione acustica aeroportuale che aveva illegittimamente incluso il quartiere negli intorni aeroportuali, nonostante le sue caratteristiche di residenzialità. Abbiamo vinto i ricorsi ma non è cambiato nulla in concreto. Abbiamo fatto una petizione alla Ue, abbiamo inviato un esposto alla Procura di Bergamo, segnalando le tante criticità dello scalo, non ultimo proprio quello della sicurezza. Eppure – commenta amara l’associazione – anche l’esposto è stato archiviato”. “Così siamo al paradosso di un aeroporto che, essendo praticamente seduto sulla città e potendo pertanto avere al massimo le dimensioni di un city airport, è invece diventato il terzo scalo nazionale per traffico passeggeri. In quale altro paese civile accade questo? Impatto ambientale e sicurezza continuano ad essere problemi sottaciuti, anzi ignorati, ma noi che viviamo quotidianamente questa assurda situazione siamo estremamente preoccupati, non solo per le condizioni di vita che siamo costretti a sopportare, ma anche per le possibili conseguenze di incidenti, come quello accaduto stanotte. Ciò che più ci sconcerta – conclude l’Associazione – è il silenzio delle istituzioni, che ignorano gli appelli della cittadinanza e che finora nulla hanno fatto per tutelarne i diritti e per salvaguardare il territorio: la città ed i Comuni dell’hinterland”.

 


Pedemontana, Maroni: “Sono ottimista, l’opera verrà completata”

pedemontana“Sono soddisfatto e ringrazio Antonio Di Pietro per avere accettato di fare il presidente di Pedemontana: non ha certamente perso tempo, anche con questa operazione trasparenza, che significa anche dialogo e chiarezza”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni intervenendo ieri alla conferenza stampa sulla Pedemontana con il presidente della società.  “Di Pietro ha le competenze per occuparsi di questi -emi – ha aggiunto il presidente -, avendo fatto il ministro delle Infrastrutture, riconosciuto come ministro di grande disponibilità, capacità e capacità decisionale dai suoi interlocutori lombardi: la Pedemontana è anche merito suo. Ma ha anche determinazione e condivido ciò che dice in merito al fatto che l’opera si farà e si farà tutta, che è quello che Regione Lombardia ha sempre sostenuto”. “Ci sono certamente molte questioni da affrontare – ha proseguito -, dal sistema del pedaggiamento, alle compensazioni, che significa dialogo con i Comuni, gli Enti locali, il territorio. Non è un’opera che deve essere imposta, ma deve essere condivisa e accettata, questo si fa attraverso le misure compensative, che costano, ma che sono un investimento sul territorio. Ci sono tutte le condizioni per arrivare fino in fondo”. “La responsabilità di determinare modalità e tempi è naturalmente del presidente – ha concluso Maroni -, la Regione Lombardia c’è, è a disposizione e a sostegno, perché questa è la strada giusta da seguire: ci sono difficoltà, ma ci sono tutte le condizione anche per una importante interlocuzione con il Governo, con il Ministero delle Infrastrutture. Sono quindi ora assolutamente più ottimista di qualche mese fa rispetto al fatto che l’opera verrà completata”.


Consumi energetici e CO2 in calo, Orio si conferma aeroporto virtuoso

OrioSacbo, società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, ha ottenuto il rinnovo del secondo livello della certificazione Airport Carbon Accreditation, rilasciata da ACI Europe (Consiglio Internazionale degli Aeroporti Europei) a seguito della verifica del possesso dei requisiti evidenziati nel biennio 2014-2015 e relativi al processo di efficientamento e contenimento delle risorse energetiche impiegate nelle diverse attività condotte all’interno delle infrastrutture di scalo. La conferma dell’accreditamento riconosce al gestore aeroportuale di aver operato in linea con gli obiettivi prefissati, elaborando e applicando il Piano di Azione Energetico che ha permesso di conseguire una tangibile riduzione delle risorse utilizzate, ovvero della CO2 equivalente prodotta. Ciò, in particolare, attraverso gli interventi messi in atto nel 2014 e 2015, tra cui l’entrata a regime della nuova illuminazione LED di pista, il rinnovo della centrale termica, l’installazione di impianti innovativi nella nuova ala dell’aerostazione. Direttamente ispirata alla certificazione di qualità ISO 14000, lo Schema Airport Carbon Accreditation (ACA) è dedicato esclusivamente alle infrastrutture aeroportuali e prende in esame le relative attività operative che contribuiscono maggiormente alle emissioni di CO2. Lo Schema ACA garantisce un’oggettiva misurabilità dei risultati, costituendo un riferimento preciso e un importante strumento per una efficace gestione delle emissioni di CO2. Si tratta di un’importante supporto per le attività quotidiane di energy management e per la definizione delle strategie a lungo termine, in quanto contribuisce a guidare e supportare la gestione ambientale dello scalo attraverso un processo di miglioramento continuo e di collaborazione con i vari soggetti aeroportuali. L’accreditamento rilasciato da ACI Europe consente inoltre all’Aeroporto di Bergamo Orio al Serio di fregiarsi dello specifico brand con cui si identificano gli scali che hanno dimostrato il proprio impegno in modo concreto sul tema e che oggi viene attribuito a un network di aeroporti selezionati su scala mondiale.


Celadina, in arrivo rotatoria e posti auto

celadina - portone del diavoloLavori in corso a Celadina, dove si sta realizzando la rotatoria su via Borgo Palazzo all’incrocio con via Celadina, a pochi passi dal “Portone del Diavolo”. Il rondò è legato all’intervento urbanistico che ha già portato alla demolizione dell’ex macello, alla bonifica dell’area e alla conseguente realizzazione del nuovo piazzale per spettacoli itineranti, come il tradizionale Luna Park.

«La rotatoria, che sarà completata entro l’estate – fa sapere il Comune -, consentirà l’eliminazione del semaforo veicolare sull’incrocio e un’armonizzazione dei flussi di traffico su una delle direttrici principali in ingresso e uscita tra Bergamo e Seriate, ovvero via Borgo Palazzo».

In questi giorni, per consentire l’allargamento della strada, in modo che vi siano quattro corsie per facilitare l’innesto alla rotatoria e per consentire il passaggio dei mezzi pesanti provenienti dal mercato ortofrutticolo, si è resa necessaria la rimozione di sei alberi. La sede stradale sarà ora adeguata alle nuove esigenze viabilistiche e successivamente sarà ripiantato lo stesso numero di alberi (un genere di frassino) lungo il nuovo asse della via.

Il progetto urbanistico prevede inoltre la futura realizzazione di una nuova strada di collegamento tra via Borgo Palazzo e via Rovelli, il rifacimento della pista ciclabile nella zona compresa tra via Rovelli e la nuova strada e un nuovo spazio per la fermata dell’autobus. All’interno della struttura commerciale, che sarà realizzata nell’ambito della trasformazione dell’ex Europan, saranno previsti circa 500 posti auto a uso pubblico.

Sono molti i cambiamenti in atto in queste settimane nel quartiere di Celadina: proprio nei giorni scorsi è stato anche avviato il cantiere per la riqualificazione di tre strade, tra le quali via Pizzo Tre Signori, e proseguono i lavori di sistemazione dello spazio pubblico Hobbit.


Gianantonio Arnoldi ai vertici di “Cal”. Nel Cda anche la leghista Lanzani

Giochi fatti per i vertici di Cal, la spa al 50% di Regione Lombardia e dell’Anas, che gestisce le concessioni autostradale e con esse le sorti di Brebemi, Teem, Pedemontana. Il nuovo amministratore delegato di Cal è Gianantonio Arnoldi, nel cda di Ferrovie Nord, ex parlamentare bergamasco di Forza Italia. Nel Cda di Cal è stata nominata anche un’altra bergamasca, la leghista Silvia Lanzani, architetto, già assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, nonché consigliere comunale di Bergamo.


Treno per Orio, Gori e Radici: “Servono standard europei”

Realizzare un collegamento su standard europei tra l’aeroporto di Orio al Serio e Bergamo e, contestualmente, porre le condizioni per il miglioramento degli standard del trasporto ferroviario tra Bergamo e Milano: sono queste le richieste contenute in una lettera che il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il presidente di Sacbo Miro Radici hanno inviato nella tarda mattinata all’assessore a Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia Alessandro Sorte e al presidente della Regione Roberto Maroni. “Il Comune di Bergamo e Sacbo seguono con vivo interesse il percorso del “Protocollo di intesa per il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria agli Aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio”, attualmente in via di perfezionamento per la sottoscrizione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Regione Lombardia, Sea, Sacbo, Rete Ferroviaria Italiana, FerrovieNord ed Enac” scrivono Gori e Radici, che definiscono il documento come “essenziale per la realizzazione delle attese infrastrutture di collegamento ferroviario verso l’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, da molti anni attese dal territorio e sostenute dalla trasversale volontà delle rappresentanze politiche ed economiche bergamasche, nonché della relativa offerta di servizi ferroviari”.

Il Sindaco di Bergamo e il presidente di Sacbo si soffermano sulla “necessità che Regione Lombardia ponga particolare attenzione” al modello dei futuri sistemi ferroviari “in considerazione delle performance dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, collocatosi in una superiore categoria aeroportuale, avendo ormai superato i 10 milioni di passeggeri/anno”. “Si ritiene – proseguono Gori e Radici – che lo stesso upgrading dei servizi ferroviari ipotizzato nel Protocollo per l’aeroporto di Malpensa, in termini di frequenza e tempi di percorrenza, debba essere perseguito anche per lo Scalo di Orio al Serio, così da rendere competitivo, fruibile e sostenibile il servizio. La semplice previsione di “ottimizzazione” delle risorse già impiegate dalla Regione, con il solo prolungamento fino allo scalo aeroportuale delle relazioni regionali e suburbane attive su Bergamo, appare soluzione complementare, ma non sufficiente a soddisfare l’assoluta necessità di prevedere che l’accessibilità ferroviaria allo scalo si collochi su standard europei”. “Auspichiamo – concludono il sindaco di Bergamo e il presidente di Sacbo – con ciò che Regione Lombardia, che ci rappresenta al tavolo chiamato al perfezionamento del Protocollo in oggetto, ponga sul collegamento ferroviario verso l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio lo stesso impegno ad incrementare il profilo di servizio già esplicitamente prospettato per il collegamento verso Malpensa, ponendo con ciò le condizioni per il miglioramento degli attuali standard di collegamento tra la nostra città e il capoluogo lombardo”.

 


Fibra ottica, la Provincia cede le quote di Big Tlc

Buone notizie per Big Fibra, la società partecipata della Provincia che ha l’obiettivo di portare la fibra ottica in tutto il territorio bergamasco: la cessione delle quote di Big Tlc, società controllata al 100% che si occupa di servizi di telefonia e connessione internet, è andata buon fine. La procedura di gara si è conclusa con l’aggiudicazione provvisoria: la vincitrice risulta essere MC Link spa, società di Roma quotata in Borsa sul mercato AIM (quello delle piccole e medie imprese). Due milioni e 50mila euro la cifra offerta (la base d’asta era 900mila euro). Una grande risultato per Big Fibra (che fino a pochi mesi fa si chiamava Abm Ict, ma che su spinta del presidente Matteo Rossi ha voluto cambiare nome per dare il segno di una svolta rispetto al passato) che si lascia alle spalle l’attività di carattere più commerciale per quella, più consona a una società pubblica, di investire per lo sviluppo della rete.​

“Siamo riusciti a convincere le banche creditrici di Big Tlc a non prendere direttamente questi due milioni di euro, ma a farli confluire su un conto che gestiremo insieme – spiega l’amministratore unico di Big Fibra Aldo Cattaneo -. Potremo anche utilizzarli per fare investimenti, purché con il consenso delle banche”. Ma da questa cessione ci si aspetta anche un altro vantaggio, derivante dalle nuove possibilità di investimento del soggetto privato: “Il contratto di locazione della rete, che è di proprietà di Big Fibra, prevede che chi l’ha in gestione possa fare investimenti, che verranno poi ripagati dalla proprietà alla scadenza del contratto, nel 2029 – spiega Cattaneo –. Sicuramente una società privata avrà più disponibilità e saprà cogliere opportunità di crescita molto meglio di una società pubblica, che ha tutti i vincoli e le difficoltà che conosciamo”.

Degli oltre 550 chilometri di rete realizzati finora, infatti, circa 400 sono stati realizzati prima del 2009 grazie agli investimenti della Provincia e a prestiti bancari, mentre dopo quella data i 150 chilometri ulteriori sono il frutto della crescita e dei ricavi che Big Tlc ha saputo realizzare, pur negli anni della crisi, e che le hanno consentito di passare nel giro di 5 anni  da un passivo di 2 milioni di euro a chiudere il 2015 con un attivo di 250mila euro. Solo due anni fa la stessa gara per la cessione delle quote era andata deserta. “Obiettivo raggiunto! Siamo riusciti a compiere un passo molto importante e rilanciare la società chiarendo meglio la sua funzione – commenta il presidente Rossi -. Un anno fa avevo lanciato la sfida, che passava anche attraverso il cambio di nome, da oggi continuiamo con determinazione perché parliamo di un’infrastruttura che è ormai diventata fondamentale, come l’elettricità o il gas, per rilanciare la competitività del tessuto imprenditoriale bergamasco. Voglio ringraziare in modo particolare il presidente Cattaneo e la dott.ssa Capodicasa che con tutti i dipendenti hanno fatto un grandissimo lavoro di squadra”.


Aeroporto, nel primo trimestre passeggeri in crescita del 10%. Volano le attività commerciali

Il Consiglio di Amministrazione di Sacbo ha approvato il rendiconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016, che prende in esame l’andamento delle attività commerciali aviation e non aviation e i volumi operativi e finanziari realizzati dall’aeroporto di Orio nel primo trimestre dell’anno in corso. Il movimento passeggeri, pari a 2 milioni 387mila, corrisponde a una crescita del 10,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2015. L’attività svolta da Sacbo ha generato un totale di ricavi per 27,5 milioni, (+ 11%) rispetto al primo trimestre 2015. La differenza tra valori e costi di produzione è pari a 3,9 milioni, in crescita del 114% rispetto al corrispondente periodo di un anno fa. L’utile netto consolidato nei primi tre mesi dell’anno in corso risulta pari a 2,6 milioni, con un incremento del 124% rispetto al risultato registrato da gennaio a marzo 2015. Rilevante, a tale riguardo, l’apporto delle attività commerciali retail & food all’interno dell’aerostazione, che hanno fatto segnare una crescita del 32% su base trimestrale. Migliora in modo significativo anche l’indice di puntualità dei voli, che ha superato il 90%.