Sacbo, crescono utili e ricavi. Radici: “Siamo una società solida”

orioIl Consiglio di Amministrazione di Sacbo ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 che sarà sottoposto alla prossima assemblea degli azionisti prevista in prima convocazione il 27 aprile 2017 e in seconda convocazione il giorno 4 maggio 2017. Sacbo consolida l’andamento positivo che caratterizza gli ultimi due decenni, elevando al nuovo massimo storico la quota annua dei ricavi e facendo segnare un ulteriore incremento degli utili, che superano i 13 milioni, di un milione superiore all’esercizio precedente. Un resoconto che si accompagna a consistenti investimenti, sia a livello di infrastrutture, consentendo una disponibilità di spazi e servizi adeguati al movimento passeggeri, sia sul fronte degli interventi di mitigazione ambientale. L’attività svolta da Sacbo ha generato ricavi per 125,17 milioni, in crescita di 5,99 milioni rispetto all’esercizio precedente (+ 5,0 %) chiuso con ricavi per 119,18 milioni. I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica, inclusivi dei servizi di assistenza passeggeri merci e vettori aerei, sono risultati pari a 88,15 milioni (in aumento di 4,03 milioni rispetto al 2015), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 34,30 milioni (dato in aumento di 5,59 milioni rispetto al 2015).

La voce relativa ai ricavi diversi è passata da 6,36 del 2015 ai 2,72 milioni del bilancio 2016. Il margine operativo lordo è risultato pari a 32,89 contro i 30,72 milioni del 2015, ed è corrispondente al 26,3 % del totale dei ricavi. Ammortamenti e accantonamenti passano da 11,72 a 13,24 milioni. Il risultato operativo è pari a 19,65 milioni, corrispondente al 15,7 % dei ricavi, rispetto a 19,0 dell’esercizio precedente. Il saldo delle componenti finanziarie è passato da -0,45 milioni a -0,32 milioni. Il risultato ante imposte è di 19,33 milioni contro i 18,55 del 2015.

Al netto delle imposte di competenza per 5,99 milioni, nel 2016 Sacbo ha conseguito un utile di esercizio di 13,34 milioni (in aumento del 7,7 % rispetto ai 12,387 milioni dell’esercizio precedente), che il Consiglio di Amministrazione propone di destinare nella misura di 6,66 milioni (pari al 50 % circa dell’utile, equivalente a 1,88 euro per azione) a titolo di dividendo e il restante (6,68 milioni) a riserva straordinaria.

Miro Radici
Miro Radici

Nell’esaminare il bilancio di esercizio 2016, il presidente di Sacbo, Miro Radici, ha sottolineato come il quadro della gestione sia rispondente al budget di previsione e rifletta il miglioramento delle voci più importanti, confermando la solidità patrimoniale, economica e finanziaria della società. Sul fronte dei finanziamenti, Sacbo è arrivata ad impegnare 10 dei 20 milioni previsti per opere di mitigazione ambientale, l’ultima parte delle quali oggetto di prossimo bando, a sostegno del programma di interventi finalizzati alla compatibilità delle attività aeronautiche con il contesto territoriale. Inoltre, in aggiunta ai 157 milioni investiti nel periodo 2012-2016, Sacbo ha stanziato per il 2017 ulteriori 25 milioni, dei quali 5 dedicati alle infrastrutture di volo e 6,4 al completamento del parcheggio P3, la cui capienza passerà da 3.000 a 5.000 posti auto.

In particolare, il 2016 ha visto: consolidare il terzo posto nella classifica degli aeroporti nazionali con il superamento a fine dicembre della quota di 11 milioni di passeggeri, effetto soprattutto del costante incremento del load factor sui voli di linea; confermata la presenza nella Top Ten dei migliori aeroporti del mondo, dove operano in prevalenza compagnie aeree low cost, e assegnato il Sigillo di Qualità “Oro“ dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza sulla base dei servizi all’utenza; completato il restyling della piazzetta Ilario Testa, con il lancio del brand Italy Loves Food dedicato alle eccellenze enogastronomiche del territorio e italiane; annunciato i finanziamenti per la realizzazione del collegamento ferroviario con l’aerostazione; ricevuta da ENAC, con un anno di anticipo sulla scadenza prevista, la conversione del Certificato di Aeroporto in base a quanto previsto dal Regolamento Europeo n. 139 del 2014; completato i lavori di ampliamento del piazzale aeromobili, lato sud-ovest, con aggiunta di tre nuove piazzale per la sosta di aeromobili classe Charlie e di una piazzola dedicata alle operazioni di de-icing di classe Echo; inaugurato l’ hangar di manutenzione aeromobili in area nord gestito da SEAS per conto della compagnia aerea Ryanair, alla cui realizzazione Sacbo ha contribuito con le opere di servizio.

 


Aeroporto, nel 2016 passeggeri in crescita del 7,6%. In calo i movimenti cargo

L’aeroporto di Orio chiude il 2016 con un consuntivo di 11.159.631 passeggeri, che corrisponde a un incremento del 7,26% rispetto al dato 2015 quando si raggiunse la cifra di 10,4 milioni di passeggeri. Il risultato, a cui ha contributo in termini generali l’ulteriore crescita del load factor sui voli di linea e che si accompagna a uno dei migliori indici di puntualità su scala mondiale nella categoria aeroportuale corrispondente ai volumi di traffico, consente di consolidare la terza posizione nella classifica degli aeroporti nazionali dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Sul fronte delle merci aeree si registrano la diminuzione del 4,2% dei movimenti cargo, che riflette il progressivo efficientamento del comparto e corrisponde in media a un volo giornaliero in meno, e la sostanziale conferma dei livelli di movimentazione, attestati nel 2016 a circa 118mila tonnellate, – 2,7% rispetto al 2015, permettendo di conservare funzione e valore primari del polo logistico courier.

 

 


Orio, l’aeroporto diventa “cardioprotetto”. Installati 14 defibrillatori

L’aeroporto di Milano Bergamo diventa “cardioprotetto”, grazie all’installazione di 14 defibrillatori, di cui 11 all’interno dell’aerostazione. L’iniziativa, realizzata da Sacbo in collaborazione con Areu Lombardia, nasce dalla volontà di dotare le aree aeroportuali, in particolare il terminal passeggeri, di dispositivi che consentano di intervenire in modo tempestivo in caso di attacchi cardiaci. Si tratta di unità Dae (Defibrillatore Automatico Esterno), ovvero apparecchiature semiautomatiche maneggevoli e pratiche per un rapido intervento. I defibrillatori, proprio per le loro  caratteristiche automatiche e per la guida vocale di cui sono dotati, possono essere utilizzati in caso di emergenza, oltre che dagli operatori del 112, anche da chiunque riconosca un arresto cardiaco e voglia intervenire, offrendo così una maggiore tempestività nell’esecuzione delle prime manovre di soccorso. La scelta dell’installazione dei 14 defibrillatori è stata effettuata privilegiando la copertura delle aree aeroportuali maggiormente interessate dalla presenza di notevoli flussi dei passeggeri, nonché di alcune aree che si trovano molto distanti dal terminal. Oltre alle 11 unità posizionate in aerostazione, ne sono state previste una presso la centrale elettrica luci pista, una in area manutenzione nord e una terza nella palazzina uffici direzionali a Grassobbio. I defibrillatori sono collocati in punti facilmente individuabili da tutti i passeggeri e dagli operatori aeroportuali tramite lo specifico cartello segnaletico che riporta il simbolo dell’apparecchio e la sigla “DAE”. Ogni unità è inserita in un’apposita teca dotata di un pannello informativo (in duplice lingua) sul quale sono rappresentate in sintesi le corrette modalità di utilizzo del defibrillatore. All’apertura della teca si attiva un allarme acustico dalla durata di circa 30 secondi. Con l’installazione dei defibrillatori si procederà parallelamente alla formazione del personale preposto all’utilizzo, che sarà in possesso di attestato BLSD (Basic Life Support Defibrillation).

 

 


Treno per Orio, Pedemontana e rondò dell’A4 nel “Patto per la Lombardia”

rondò A4 casello“Pedemontana, treno per Orio e Rondò dell’A4: nel Patto per la Lombardia gli investimenti per Bergamo che avevamo chiesto a Governo e Regione”: il Sindaco Giorgio Gori annuncia così i contenuti che riguardano Bergamo contenuti nel Patto per la Lombardia firmato poco fa al Pirellone tra il premier Renzi e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Il documento siglato oggi a Milano raccoglie investimenti sul territorio della Lombardia per quasi 11 miliardi di euro, in larga misura destinati a infrastrutture. C’è soddisfazione da parte del Sindaco di Bergamo, che in occasione della firma del Patto per Milano aveva sollecitato un analogo impegno del Governo per tutte le altre province lombarde, e che nelle scorse settimane aveva incontrato Maroni con gli altri sindaci dei capoluoghi lombardi per selezionare le opere da sottoporre al Governo. Nel Patto, oltre alla conferma dei 2.7 miliardi già assegnati per la Pedemontana, trovano spazio 25 milioni di euro per la sistemazione dello svincolo autostradale, su cui Gori e il Presidente della Provincia avevano lo scorso anno avviato un’azione congiunta nei confronti di Società Autostrade, e 102 milioni di euro per la realizzazione del collegamento ferroviario tra Bergamo e l’aeroporto di Orio, questi ultimi inseriti dal Ministero dei Trasporti tra le priorità da finanziare con la Legge di Bilancio 2017.

Comune di Bergamo, Provincia, parlamentari bergamaschi e rappresentanze economiche del territorio avevano da tempo indicato il collegamento su rotaia con l’aeroporto come una primaria necessità infrastrutturale, unitamente al raddoppio della linea Ponte S.Pietro-Montello (quest’ultimo già inserito e finanziato per 70 milioni di euro all’interno dell’ultimo Contratto di servizio MIT-RFI). Nel dicembre scorso il ministro Delrio aveva annunciato di aver stanziato 8 milioni di euro per la progettazione del collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto. Ora la firma del Patto per la Lombardia consolida la previsione di effettiva realizzazione dell’opera. “Il lavoro di squadra sta dando i suoi risultati – commenta Gori”. “In pochi mesi stiamo portando a casa le opere di cui si parlava da almeno dieci anni”.

 

 


Servizi ai clienti, dai tedeschi sigillo di Qualità “Oro” all’aeroporto di Orio

OrioL’Aeroporto di Orio al Serio è stato premiato con il Sigillo di Qualità “Oro” per il servizio offerto ai clienti, nell’ambito della più grande indagine sul servizio in Italia. Lo studio “I Migliori in Italia – Campioni del Servizio” è stato condotto dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza su 500 aziende in 70 settori e si basa su oltre 125mila giudizi di consumatori italiani. Con il bollino blu in oro, l’Istituto tedesco attesta la qualità superiore dei servizi all’utenza. Lo stesso Istituto aveva attribuito il massimo riconoscimento al nostro aeroporto nel 2013, assegnandogli il punteggio più alto in termini di performance e gradimento dei servizi. Dal 2014, poi, lo scalo figura nella top ten dei migliori aeroporti low-cost al mondo nella classifica del World Airport Awards, redatta annualmente dalla società di ricerca britannica Skytrax che si occupa di aviazione civile. Un risultato frutto di tante componenti, professionali, infrastrutturali, logistiche, che denotano, da parte del gestore aeroportuale e dei suoi azionisti, la continua capacità negli anni di accompagnare la crescita del movimento passeggeri con un impegno volto a migliorare l’accessibilità allo scalo e ai suoi servizi, agevolandone la fruizione in fase di partenza e arrivo, il livello di comfort e i rapporti con l’utenza, basati su cortesia, disponibilità e trasparenza.


Infrastrutture inadeguate e logistica inefficiente, “così ci allontaniamo dall’Europa”

conftrasportoIn tema di trasporti e logistica l’Italia cresce poco e rischia la marginalizzazione. E’ quanto emerge dal Rapporto dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Isfort, presentato a Cernobbio in occasione del secondo Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio. A penalizzare il nostro Paese è soprattutto la mancanza di investimenti in opere infrastrutturali negli ultimi anni, che ci fa perdere 34 miliardi di euro l’anno (pari a 2 punti percentuali in termini di Pil) e che ci allontana dagli agli altri Paesi dell’Unione e dagli scambi internazionali. I numeri parlano chiaro: tra il 2010 e il 2014 i volumi di merci trasportati sono scesi del 10% nel settore marittimo e del 37% in quello su gomma, la contrazione più rilevante tra i Paesi fondatori dell’Ue. Nello stesso tempo,  le nazioni dell’Est crescono a due cifre, con la Bulgaria a +18% circa sia nel settore marittimo che in quello dell’autotrasporto. Quanto alle merci in entrata, dal 2003 al 2015 le imprese italiane di trasporto su gomma hanno perso oltre il 60% dei traffici, contro un incremento del 700% di quelle dell’Est Europa. Dal 2009 al 2015, infine, le imprese italiane attive nel settore del trasporto terrestre e via condotte sono diminuite del 13%.

“Le performance dei trasporti e della logistica sono un indicatore significativo dello stato di salute della nostra economia e delle sue possibilità effettive di sviluppo. Nonostante la centralità dell’Italia nel Mediterraneo, siamo sempre più ai margini degli scambi internazionali: allora occorre fare di più, meglio e in fretta” ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. In particolare, per Sangalli è necessario “affrontare con più determinazione la questione dell’accessibilità, che include le grandi opere nei valichi alpini, l’ammodernamento della rete viaria, la ‘cura del ferro’, fino alle autostrade del mare”. E sono anche urgenti “misure per sostenere lo sviluppo delle compagnie che eseguono servizi di cabotaggio nazionale”. In particolare, Confcommercio e Conftrasporto chiedono “un piano strategico per i trasporti, la logistica e la mobilità, con l’istituzione di una cabina di regia nazionale che si concentri sulle opere e sugli interventi integrati e intermodali che siano davvero utili e imprescindibili al rilancio del settore e del Paese”.

 

 


Orio, inaugurato il nuovo hangar di Ryanair. Radici (Sacbo): “Partnership rafforzata”

Ryanair ha celebrato oggi l’apertura ufficiale del suo primo hangar di manutenzione italiano realizzato all’aeroporto di Orio che si occuperà della manutenzione della flotta di aerei Boeing 737-800. Il nuovo hangar di manutenzione creerà 50 posti di lavoro nel settore dell’alta tecnologia per ingegneri, meccanici e staff di supporto. Il Sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha aperto ufficialmente l’hangar e il centro di eccellenza, che ha creato ulteriori 30 posti di lavoro, a seguito dell’investimento da parte di Ryanair di oltre 32,5 milioni presso l’aeroporto. Ryanair ha inoltre annunciato la programmazione per l’estate 2017 di 5 nuove rotte per Bordeaux, Edimburgo, Lussemburgo, Oradea e Vigo, e 76 rotte in totale, che consentiranno di trasportare 9,9 milioni di clienti supportando 7.400 posti di lavoro “in loco” all’aeroporto di Orio. Michael O’Leary di Ryanair ha dichiarato che “in qualità di compagnia aerea più grande d’Italia, siamo lieti di aprire il nostro primo hangar di manutenzione italiano a Milano Bergamo. Questo investimento non sarebbe stato possibile senza il supporto delle autorità aeroportuali e della Regione. Siamo inoltre felici di aprire ufficialmente il nostro nuovo Centro Tecnologico di Eccellenza a Milano Bergamo, che ospita un aereo da addestramento, un simulatore di volo ‘full motion’ e un ampio deposito ingegneristico. Questi due significativi investimenti infrastrutturali, da oltre 32,5 milioni in totale, hanno creato 80 posti di lavoro, sottolineando ulteriormente il costante impegno di Ryanair per l’Italia e per l’aeroporto di Milano Bergamo”. Il presidente di Sacbo, Miro Radici ha aggiunto che “l’inaugurazione del nuovo hangar aggiunge un importante tassello alla base operativa di Ryanair sull’aeroporto bergamasco. Il valore dell’investimento sul nostro scalo da parte della compagnia aerea irlandese, che ha deciso di dotarsi di una infrastruttura strategica per la sempre maggiore efficienza delle operazioni di volo, rafforza la partnership in atto dal 2002 e rappresenta, oltre che una conferma di continuità della presenza di Ryanair all’Aeroporto di Milano Bergamo, un elemento determinante a sostegno degli obiettivi condivisi di crescita e consolidamento del network dei collegamenti”.


Ambientalisti all’attacco: “Un errore il parcheggio all’ex parco faunistico”

parcheggio-faraUna nota congiunta di Legambiente Bergamo, Italia Nostra Bergamo, WWF Bergamo Brescia e Associazione Città Alta e Colli è stata diffusa in merito all’”atto transattivo di attuazione della convenzione” relativo alla realizzazione del parcheggio nell’area del parco della rocca ex faunistico in discussione in Commissione e in Consiglio il 10 ottobre. “Apprendiamo – si legge nella nota – che oggi si discuterà in Consiglio comunale la nuova convenzione per la realizzazione del parcheggio dell’ex parco faunistico. Riteniamo, come già segnalato in svariate occasioni che proseguire in questo progetto possa produrre nel medio e lungo termine conseguenze molto negative non solo per la valorizzazione turistica ed ambientale del centro storico di Città Alta e dei Colli, ma anche per le scelte relative alla mobilità di tutta la città. Nella corrispondenza – intercorsa tra le scriventi associazioni e le diverse amministrazioni che hanno “ereditato” l’operazione approvata dalla Giunta Veneziani poco prima del termine del mandato – abbiamo ribadito più volte nel corso degli ultimi anni le criticità che un parcheggio di così notevoli dimensioni dentro la cerchia delle mura, aperto al traffico privato dei non residenti, presenta, ovvero:

– rende incerte e aleatorie le possibilità future di disciplinare l’accesso di auto dei non residenti all’interno della cerchia delle mura, e comunque di operare scelte generali sulla mobilità cittadina, creando un pesante vincolo fuori dal controllo delle amministrazioni pubbliche

– comporta una situazione di aggravio pesante sulle vie di ingresso e uscita da Città Alta: l’apertura del parcheggio, prevista dalla convenzione per 24 ore al giorno in ogni giorno della settimana, costituisce un elemento di notevole peggioramento della circolazione su Viale Vittorio Emanuele, e, soprattutto, sulla via San Tomaso, dalle quali dovranno passare le automobili per accedere o uscire dal parcheggio;

– si parla di 470 nuove auto a rotazione che, considerati i costi orari piuttosto elevati annunciati, favoriranno il ricambio, comportando ingressi ed uscite con maggior frequenza, caricando così le vie d’accesso e d’uscita da Città Alta

– non a caso i principi del Piano Particolareggiato di città Alta, prevedevano piccoli parcheggi per residenti dislocati in vari punti all’interno delle Mura e parcheggi esterni con accessi meccanizzati per turisti e visitatori. Quello che si sta prospettando è invece un punto concentrato di notevoli dimensioni che, se anche potrà ridurre il carico di parcheggio lungo le Mura, di certo peggiorerà la situazione di chi vive fuori da Città Alta ovvero in sua prossimità.

– è in contrasto con il Piano territoriale del Parco dei Colli, che demanda le scelte al Piano particolareggiato di Città Alta;

– appare in contraddizione, se non addirittura in palese contrasto con gli impegni assunti dal nostro Paese nel perseguire con decisione il contenimento dell’emissione di gas inquinanti e la riduzione dell’uso dei mezzi di trasporto privato, a favore di mezzi pubblici o alternativi alla gomma (scale mobili, ascensori, ecc.)”.

“È inoltre evidente – si legge ancora nel documento – che il tema dell’accesso e della sosta è fortemente incidente sull’equilibrio sociale di Città Alta e sul processo di trasformazione già in atto da alcuni decenni che vede il progressivo esodo delle fasce meno protette, la loro sostituzione con un élite benestante, la perdita di servizi dedicati ai bisogni quotidiani dei residenti sostituiti da servizi rivolti unicamente al turismo, i prezzi esorbitanti degli affitti, l’uso sempre più ampio delle abitazioni trasformate in camere di vacanze, B&B e seconde case. Le scriventi associazioni ritengono che le scelte relative alla mobilità debbano essere prioritariamente finalizzate, non ad assecondare, ma a riequilibrare i fenomeni descritti, favorendo invece la residenzialità e la “mixitè” sociale. Rimaniamo, quindi, contrari alla realizzazione del Parcheggio della Fara che appare sbagliato e antistorico”.

 

 


Bergamo, al via ai lavori di asfaltatura sulla Circonvallazione

circonvallazioneLavori in corso questa notte sulla Circonvallazione di Bergamo: l’Amministrazione comunale prosegue nel lavoro di asfaltatura di alcuni tratti della bretella cittadina, un intervento di manutenzione che in tre anni dovrebbe portare all’intera asfaltatura della circonvallazione di Bergamo, come annunciato ad agosto dall’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Brembilla. Da stasera sino all’8 ottobre in orario serale e notturno a partire dalle ore 21 sino alle ore 6 del giorno successivo i lavori di rifacimento della pavimentazione stradale interesseranno:

– Circonvallazione Paltriniano: tratto dal sovrappasso di via Zanica per circa 300 metri in direzione Mugazzone- Valli – previsto il restringimento della carreggiata destra;

– Circonvallazione Mugazzone: tratto dalla rotatoria Don Bosco in direzione Valli – previsto il restringimento della carreggiata destra;

– via Correnti: a circa 300 metri dall’intersezione di via Martinella sino all’intersezione con la rotatoria di largo Decorati al Valor Civile – anche in questo caso è previsto il restringimento della carreggiata destra.

Non sarà mai chiuso il traffico sulla circonvallazione per tutta la durata dei lavori e alle ore 6 il transito veicolare tornerà ad essere regolare. Lavori in corso in queste ore anche in via Matris Domini e via Masone, dove viene riasfaltato il tratto di strada che negli scorsi mesi era stato manomesso per la posa di sottoservizi.

 


Piazzale Marconi, trasferita e potenziata l’area kiss&ride

Inaugurata la nuova area di sosta di piazzale Marconi, nuovo capitolo della riqualificazione intrapresa dall’Amministrazione comunale sul polo intermodale della stazione di Bergamo. A pochi giorni dalla riassegnazione del cantiere che realizzerà il padiglione dell’informazione turistica sul piazzale, vi sono quindi altre novità sull’area: è stato abbattuto il muro di cinta che divideva il piazzale dal parcheggio Metropark e 50 nuovi posti per le moto e 6 posti per disabili sono stati realizzati a poche decine di metri dall’ingresso alla stazione ferroviaria. Il progetto nasce da uno studio della Steer Davies Gleave, azienda specializzata in consulenza nel settore trasporti e che vanta attività in tutto il mondo. Una delle novità più rilevanti della nuova area è lo spostamento del kiss&ride, una dozzina di posti auto con sosta massima di 15’ a disposizione degli automobilisti che accompagnano persone in stazione: da oggi saranno i 120 posti del parcheggio Metropark a svolgere questo servizio, con le stesse modalità di fruizione (ovvero sosta di 15’ gratuita, a pagamento dal 15’ in poi). Nello spazio che fino a oggi è stato dedicato al carico/scarico passeggeri sarà presto spostata l’area taxi del piazzale, con l’intenzione di estendere la parte pedonale di piazzale Marconi. Si inaugura così la settimana europea della mobilità del Comune di Bergamo, che prevede molte attività e iniziative nei prossimi giorni.