Stadio, lavori al via. Si chiamerà Gewiss Stadium

Hanno preso il via i lavori di ristrutturazione che porteranno ad uno stadio tutto nuovo. Conclusa l’ultima partita casalinga, sono iniziati ufficialmente i lavori di cantierizzazione per il nuovo tempio della Dea che si chiamerà Gewiss Stadium grazie al sodalizio stretto tra l’omonima azienda e l’Atalanta.

Il cronoprogramma è molto stretto: entro metà maggio la Curva Nord sarà completamente abbattuta; i mesi estivi serviranno per ricostruire la Curva-Tribuna Nord che rappresenterà di per sé un’opera ingegneristica di grande rilevanza.

Nella zona opereranno 4 gru da 4mila e 5mila tonnellate e i nuovi gradoni della Nord verranno via via assemblati grazie a calcoli che prevedono l’utilizzo di ferro e cemento, legati da 90mila tonnellate di placche d’acciaio. Un’operazione unica nel suo genere, che metterà Bergamo al centro dell’attenzione.

Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, che ha sottolineato i cinque passaggi in Consiglio comunale e il grande lavoro degli uffici e dell’assessore Valesini, e Roberto Spagnolo, coordinatore unico di Stadio Atalanta srl e direttore operativo di Atalanta B.C., non nascondono l’emozione per essere arrivati finalmente alla prima pinzata che inizierà la demolizione, previsto per lunedì 6 maggio.

Nei prossimi 24/36 mesi la famiglia Percassi investirà 40 milioni di euro nel nuovo Atleti Azzurri d’Italia (14 milioni verranno stanziati per il rifacimento della Nord).

Un’operazione fatta con il cuore, come l’ha definita Roberto Spagnolo, “con una contropartita inferiore ai 4mila metri quadri di commerciale, quando tutti i business plan indicano almeno un metro quadro ogni posto ricavato (a Bergamo sarebbero 24mila)”.

Sul fronte degli appalti, il 90% delle aziende scelte sono bergamasche, a partire dalla Despe, leader mondiale nel settore delle demolizioni, che insieme alla famiglia Panseri (da sempre super tifosa dell’Atalanta) avrà l’onore entrare nella storia atalantina iniziando i lavori del nuovo stadio.

Da oggi basterà transitare dal Comunale per notare il cantiere, che prevede anche alcune modifiche della viabilità: doppio senso di marcia in viale Giulio Cesare, da Monterosso alla curva Nord; a seguire senso unico verso il centro città fino alla curva Sud. Sulla corsia opposta, il traffico scorrerà a doppio senso sulle vie Pietri e Celestini. Tra Viale Giulio Cesare e Ponte Pietra rimarrà il doppio senso di marcia, con istituzione del senso unico in via Fossoli verso via Marzabotto.

Obiettivo per questa prima operazione: chiudere i lavori entro il 22 settembre, giocando da una a tre partite in campo neutro ad inizio campionato.

Le modifiche viabilistiche


A Torino tremila imprese in “campo” per la Tav

Tremila imprenditori ieri sono arrivati da tutta Italia alle Ogr, le ex Grandi Officine Riparazioni di Torino, dove si riparavano i treni dalla metà dell’800, per sollecitare il rilancio delle infrastrutture a partire dalla Torino-Lione. Alla manifestazione organizzata erano presenti dodici associazioni d’impresa, che complessivamente rappresentano 13 milioni di lavoratori e oltre il 65% del Pil.
All”incontro ‘Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa’ hanno partecipato i presidenti nazionali di Confindustria, Casartigiani, Ance, Confapi, Confesercenti, Confagricoltura, Legacoop, Confartigianato, Confcooperative, Confcommercio (vedi l’articolo dedicato all’intervento di Carlo Sangalli, ndr), Cna e Agci.
Per la nostra città a condividere la richiesta c’era Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo.
La richiesta è stata unanime.

“Senza la Tav Torino-Lione – ha spiegato Roberto Zucchetti, professore della Bocconi – presto non ci sarà più trasporto ferroviario verso la Francia, perché il traforo attuale è già oggi fuori dagli standard di sicurezza. È una scelta non tecnica ma politica e sociale: se le nuove generazioni non ci interessano – ha concluso – non facciamo la Tav”.
Per il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia “Il messaggio è sì alla Tav, sì alle infrastrutture, sì alla crescita. Un messaggio importante sulla manovra che è debolissima sulla crescita e su un governo, di cui una parte ribatte addirittura creando ansia sulla chiusura dei cantieri, perché la Tav Torino-Lione è un cantiere, non un progetto”.

“Senza infrastrutture non c’è crescita. Se ai segnali di rallentamento dell’economia che si avvertono si aggiunge il no alle infrastrutture, il rischio di avere una caduta di fiducia è grande. Tutti insieme dobbiamo far crescere il Paese” ha affermato il presidente nazionale della Cna Daniele Vaccarino. 

“Non si può rimettere ogni volta in discussione i cantieri già in corso: “negli ultimi 8 anni la programmazione è stata rivista 5 volte, causando numerosi stop agli iter realizzativi. E’ così che nascono le incompiute, è così che condanniamo il Paese all’immobilismo” ha lamentato Ance.

Per Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura “è arrivato il momento di ascoltare le politiche delle imprese, serve una forte politica di infrastrutture e una forte politica di accordi internazionali”.

“Le grandi opere servono e il governo del cambiamento dovrebbe effettivamente cambiare qualcosa. Ciò che è fatto è fatto, ciò che è da fare si studi, ma quello che si sta facendo bisogna portarlo a termine e dobbiamo farlo il più velocemente possibile” ha ribadito il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti.

Opinioni condivise anche da Domenico Paschetta, presidente di Confcooperative Piemonte secondo cui “le infrastrutture consentono di attuare concretamente la libera circolazione delle merci e delle persone, la cui maggior mobilità fa senza dubbio parte del processo di coesione europea”. 


Iniziano i lavori all’ex gasometroa fine autunno il parcheggio

Svolta per il nuovo parcheggio alla Malpensata all’ex gasometro. Nell’area, dismessa da decenni a due passi dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino, sono iniziati oggi i lavori di bonifica, che si ultimeranno entro fine mese e in autunno si prevede la realizzazione dell’area parking per quasi 300 auto. Il Comune di Bergamo e Inps, proprietaria dell’area, hanno finalmente sottoscritto una convenzione – della durata di nove anni a partire dalle opere di collaudo per la realizzazione del parcheggio a raso previsto nell’area – che concede lo spazio all’Amministrazione di Bergamo e ad ATB, che si occuperà nelle prossime settimane della progettazione esecutiva e della realizzazione del parcheggio.
Nella giornata di oggi sono iniziate le operazioni di smaltimento dei rifiuti individuati nel terreno dell’ex gasometro da parte di INPS, lavori che termineranno entro la fine di aprile. Nel frattempo ATB ha avviato il bando per la progettazione esecutiva del parcheggio da 298 posti a raso che verrà realizzato entro l’autunno 2018, come previsto e annunciato nei mesi scorsi dalla Giunta del Comune di Bergamo.
Grossa novità per quello che riguarda la mobilità dell’area: il Comune di Bergamo e ATB hanno deciso di realizzare una rotatoria in concomitanza con l’ingresso del parcheggio, un’opera pubblica che andrà rimodulare gli impianti semaforici tenendo conto dei flussi pedonali, tra le vie Carnovali, Gavazzeni, don Bosco, mettendo in sicurezza ed efficienza un incrocio fondamentale nel quartiere della Malpensata. L’intervento sarà realizzato durante l’estate, nel periodo in cui le scuole sono chiuse e vi sono meno veicoli sulle strade cittadine.
Prosegue così il lavoro che porterà il Comune di Bergamo a riattivare una delle zone “buie” della città, inutilizzata e inagibile da quasi 40 anni. Dopo la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Inps e Comune di Bergamo nell’estate 2016, lo scorso anno è arrivato l’impegno da parte di INPS alla concessione al Comune perché potesse realizzarne un parcheggio e alla messa in sicurezza della zona. Da qui ha preso avvio il Piano di Caratterizzazione per l’individuazione e lo smaltimento dei rifiuti presenti nel terreno, mentre l’Amministrazione cittadina ha affidato ad ATB la progettazione e la realizzazione del parcheggio. Ora la svolta con la firma della definitiva concessione dell’area, che passa dopo decenni nella disponibilità del Comune di Bergamo.


Sacbo, Bruni presidente. “L’aeroporto sarà sempre più compatibile con il territorio”

Il Cda di Sacbo, nominato nell’assemblea del 4 maggio scorso per il triennio 2017-2019, ha proceduto stamane all’assegnazione delle cariche e all’attribuzione dei poteri. Alla carica di presidente, come previsto, è stato eletto l’avvoccato Roberto Bruni, mentre il ruolo di vicepresidente è stato assegnato a Yvonne Messi e Ercole Galizzi. Gli altri componenti il consiglio di amministrazione sono: Gianpietro Benigni, Fabio Bombardieri, Roberto Callieri, Giovanni Paolo Malvestiti, Laura Pascotto, Renato Redondi e Roberto Rio.

Il CdA ha nominato inoltre i rappresentanti del comitato esecutivo nelle persone di Roberto Bruni, Yvonne Messi, Ercole Galizzi, Giovanni Paolo Malvestiti e Fabio Bombardieri. Bruni, 68 anni, esercita l’attività di avvocato penalista. Già sindaco di Bergamo nel quinquennio 2004-2009, è consigliere regionale della Lombardia (capogruppo del Patto Civico, membro della Prima e della Seconda Commissione Consiliare, della Giunta per il regolamento, nonché presidente della Giunta per le elezioni). All’atto di insediamento da presidente, Bruni ha rivolto un sentito ringraziamento a Miro Radici, al quale succede e che ha ricoperto la carica per due mandati consecutivi, il cui impegno condiviso con i componenti il consiglio di amministrazione uscente ha permesso di consolidare il ruolo e la funzione dell’aeroporto per la mobilità e l’economia del territorio e nel panorama del trasporto aereo nazionale ed europeo. Bruni si è detto convinto che “le competenze e le professionalità continueranno a garantire all’aeroporto livelli di qualità e operatività di assoluta eccellenza, così come si saprà rendere l’attività sempre più compatibile con il territorio”.

 


Sacbo, varato il nuovo Cda, Roberto Bruni verso la presidenza

orioL’assemblea degli azionisti di Sacbo ha approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2016 e proceduto alla nomina dei nuovi amministratori e sindaci per il triennio 2017-2019. L’attività svolta da Sacbo ha generato ricavi per 125,17 milioni, in crescita di 5,99 milioni rispetto all’esercizio precedente (+ 5 %) chiuso con ricavi per 119,18 milioni. I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica, inclusivi dei servizi di assistenza passeggeri merci e vettori aerei, sono risultati pari a 88,15 milioni (in aumento di 4,03 milioni rispetto al 2015), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 34,30 milioni (dato in aumento di 5,59 milioni rispetto al 2015). La voce relativa ai ricavi diversi è passata da 6,36 del 2015 ai 2,72 milioni del bilancio 2016. Il margine operativo lordo è risultato pari a 32,89 contro i 30,72 milioni del 2015, ed è corrispondente al 26,3 % del totale dei ricavi.

Ammortamenti e accantonamenti passano da 11,72 a 13,24 milioni. Il risultato operativo è pari a 19,65 milioni, corrispondente al 15,7 % dei ricavi. Il risultato ante imposte è di 19,33 milioni contro i 18,55 del 2015. Al netto delle imposte di competenza per 5,99 milioni, nel 2016 Sacbo ha conseguito un utile di esercizio di 13,34 milioni (in aumento del 7,7 % rispetto ai 12,387 milioni dell’esercizio precedente), che l’assemblea degli azionisti ha deciso di destinare nella misura di 6,66 milioni (pari al 50 % circa dell’utile, equivalente a 1,88 euro per azione) a titolo di dividendo e il restante (6,68 milioni) a riserva straordinaria. L’assemblea ha proceduto alla nomina dei componenti il consiglio di amministrazione e del nuovo collegio sindacale che resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2019.

L’assemblea ha ringraziato Miro Radici, per il contributo fornito nel corso del doppio mandato alla guida della società e che ha consentito la crescita e il consolidamento dell’aeroporto nel panorama del trasporto aereo, e ai consiglieri uscenti Emilio Zanetti e Cesare Zonca. Il nuovo cda, su proposta unitaria degli azionisti, è formato da: Roberto Bruni (che rivestirà il ruolo di presidente), Ercole Galizzi, Fabio Bombardieri, Renato Redondi, Gianpietro Benigni, Giovanni Paolo Malvestiti, Roberto Callieri, Yvonne Messi, Laura Pascotto e Roberto Rio. Il nuovo collegio sindacale, composto da 5 sindaci effettivi, è formato da: Angela Salvini (presidente), nominata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze; Gianluca DelBarba, in rappresentanza del Ministero Infrastrutture e Trasporti); Gianfranco Ceruti; Rodolfo Luzzana e Marco Spadacini (confermati). Sindaci supplenti: Alberto Carrara e Luciana Gattinoni.

 

 


Aeroporti, Orio primo in Italia per la puntualità

OrioL’aeroporto di Orio si conferma primo per indice di puntualità a livello italiano. A decretarlo è la OAG, Air Travel Intelligence, agenzia inglese che analizza l’andamento e le performance del mondo aeronautico a livello globale includendo tutti gli attori, dalle compagnie aeree agli aeroporti, agli agenti di viaggio e tour operator e alle società di servizi legate al trasporto aereo. Nelle valutazioni OAG prende in considerazione oltre 900 vettori e 4000 aeroporti tra i più importanti e con un livello operativo significativo in tutto il mondo. Lo scalo bergamasco, quando era compreso nella categoria degli scali con un movimento fino a 10 milioni di passeggeri, figurava al settimo posto a livello mondiale in termini di puntualità con l’86,9% nel rapporto redatto nel 2016 e riferito all’anno precedente. Con il salto di categoria, avvenuto nel 2016 con il superamento di quota 10 milioni di passeggeri, OAG ha classificato l’Aeroporto di Milano Bergamo al 23esimo posto assoluto, con l’85,87%, sulla base dei criteri di valutazione tradizionali che prendono in considerazione la percentuale dei voli che operano entro i 15 minuti rispetto all’orario previsto. In un rapporto successivo di recente pubblicazione, redatto con l’adozione di criteri analitici supplementari, OAG attribuisce all’Aeroporto di Milano Bergamo l’85,4% di puntualità rispetto ai 69.619 movimenti di aerei passeggeri, che vale il 60esimo posto a livello mondiale, confermando la migliore performance a livello nazionale. OAG assegna tre stelle all’Aeroporto di Milano Bergamo (inserito nella fascia degli aeroporti con indici di puntualità tra l’83 e l’87,8%) in una graduatoria che comprende cinque stelle (per una dozzina di scali con puntualità dal 90% in su) e quattro stelle (tra a 88 e 90%).

 


Boom di iscritti a BergamoWiFi. E c’è chi resta agganciato anche 6 ore al giorno

Il numero di utenti registrati al BergamoWifi ha raggiunto quota 195mila: una cifra record, sulla quale ha influito la recente espansione della copertura wi-fi pubblica in Borgo Palazzo e Santa Caterina, in alcuni quartieri e nelle biblioteche Caversazzi e Tiraboschi. Sono 53mila gli utenti unici fidelizzati che si connettono ogni giorno al servizio: si registra una media di 118mila connessioni giornaliere. Oltre 30mila utenti rimangono agganciati agli hotspot del BergamoWifi per un lasso di tempo pari o superiore alle sei ore giornaliere: un dato impressionante, che dimostra quanto l’estensione e le prestazioni raggiunte dal wifi del Comune di Bergamo influiscano sulle abitudini dei cittadini. “I numeri raggiunti in questi giorni ci spingono solo a fare meglio – spiega l’assessore all’Innovazione, Giacomo Angeloni – consapevoli di quanto i nostri concittadini e soprattutto i giovani apprezzino e usufruiscano del BergamoWifi. Nei giorni scorsi abbiamo avviato l’attivazione del wifi comunale nei CSC, collegando quello di via Furietti alla Malpensata. Nei giorni dopo Pasqua collegheremo lo Spazio Hobbit a Celadina e i CSC di Grumello del Piano e Colognola”.


Sacbo, critiche alla campagna comparativa di Alitalia

bannerAlitaliaL’Aeroporto di Milano Bergamo sfrutta nel migliore dei modi la sua posizione baricentrica sull’asse nord-est della Lombardia, che lo rende comodamente accessibile, in particolare attraverso l’autostrada A4. Il servizio di trasporto pubblico su gomma, con oltre 120 corse giornaliere da e per la stazione centrale di Milano e tempi di percorrenza di 50’, agevola il collegamento con il capoluogo regionale. A fronte dell’evidente efficienza raggiunta dall’Aeroporto di Milano Bergamo nella intermodalità, la home page del sito web di Alitalia ospita il banner “Milano Linate: l’aeroporto già in città”, in cui si attribuisce un tempo di percorrenza stradale fino a 90 minuti per raggiungere da Milano l’aeroporto di Bergamo.

Si tratta di indicazioni palesemente non veritiere, in quanto i servizi continui di trasporto con bus di linea da piazza Luigi di Savoia (antistante la stazione di Milano Centrale) garantiscono un tempo di percorrenza di 50’ con l’aerostazione di Bergamo. E’ chiaro, peraltro, che i tempi di viaggio con automobile sono normalmente ridotti rispetto all’autobus. A sostegno delle proprie tesi, Alitalia produce un video in calce alla pagina web, in cui sono riportati i dati di un test di viaggio (riferito, si legge, alla giornata di un lunedì e a un orario di punta: le 08:00 del mattino) “dall’aeroporto di arrivo a piazza Duomo”, in realtà raffrontati da diversi punti della città di Milano e ancora una volta e genericamente con tempi variabili, anche di oltre 100 minuti.

SACBO stigmatizza l’operazione di marketing comunicativo di Alitalia come tentativo mal riuscito di dissuadere l’utenza dei passeggeri a servirsi dell’Aeroporto di Bergamo, che, al contrario, continua ad essere preferito anche da chi si muove da e per Milano, utilizzando sia i collegamenti con bus, operati con puntualità e a basso costo, sia il mezzo privato, usufruendo di parcheggi comodi e regolati dalle tariffe più basse.


Fiere, nasce il Polo della Lombardia orientale. Bergamo della partita

“È già pronto l’accordo formale e presto nascerà il Polo fieristico della Lombardia orientale”. È quanto ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, Mauro Parolini, al termine della seconda riunione operativa del tavolo fiere territoriale, al quale siedono Brescia, Montichiari, Bergamo e Cremona (Fiera di Brescia – Brixia Expo e Centro Fiera del Garda, Promoberg e Bergamo Fiera Nuova, Cremonafiere). All’ordine del giorno, la condivisione delle azioni comuni per aumentare la competitività e l’efficacia del sistema fieristico della Lombardia dell’Est attraverso una maggiore integrazione e aggregazione tra gli operatori. “Nel settore fieristico – ha spiegato Parolini – è necessaria una svolta radicale: o si condividono scelte strategiche tra diversi territori oppure non si fa un servizio utile alle imprese e la gestione è più difficoltosa. Per questo durante la legislatura ci siamo confrontati con gli operatori fieristici della Lombardia orientale sulla necessità di attivare e rilanciare iniziative congiunte, coordinando i rispettivi calendari e mettendo a fattor comune le risorse e le competenze per dare un respiro sempre più internazionale agli eventi”.

“I vertici dei quartieri fieristici, che conoscono molto bene il mercato, hanno colto questa sfida con lungimiranza e attenzione e, dopo il positivo accordo tra Montichiari e Brescia, – ha sottolineato l’assessore – firmeranno una nuova intesa con l’obiettivo di creare una forte aggregazione della Lombardia dell’Est in grado di competere in modo positivo e integrarsi con la realtà milanese e quella della Lombardia occidentale e di stabilire una più forte integrazione anche con le vocazioni industriali dei diversi territori, coinvolgendo i soggetti del tessuto economico di riferimento, il Sistema Camerale e le Associazioni di categoria”. “La Regione Lombardia essere promotrice di una positiva relazione tra le fiere e si impegnerà ad affiancarle per valorizzare in modo sussidiario questo accordo. Contemporaneamente – ha aggiunto l’assessore – rilanceremo anche il nostro ruolo di interlocutore col MISE per ottenere maggiore attenzione in termini di sostegno strutturale alle nostre fiere e per affrontare le questioni di fiscalità che gli operatori ci hanno sottoposto”.

“Il nostro sistema fieristico costituisce un fattore primario per lo sviluppo dell’economia regionale, per la crescita e la promozione internazionale delle nostre imprese e dei prodotti lombardi. E – ha ricordato infine Parolini – oltre a rappresentare uno strumento di proiezione delle imprese sui mercati internazionali, soprattutto in relazione alle micro o piccole imprese, dimensione prevalente nella nostra struttura produttiva, e soprattutto in questa importante porzione di Lombardia, le manifestazioni fieristiche sono anche un importante veicolo di promozione della nostra ricchissima offerta turistica”. “Per questo, oltre all’azione politica ed istituzionale – ha concluso l’assessore – abbiamo lanciato con successo una misura regionale da 900mila euro rivolta agli organizzatori di manifestazioni fieristiche, proprietari e gestori di quartieri fieristici per cofinanziare i loro progetti di innovazione dell’offerta, ammodernamento delle strutture, promozione di nuove fiere e rilancio di manifestazioni esistenti, sottolineando il valore dell’aggregazione anche per questo settore”.

 


BergamoWifi, sale a quota 100 il numero di hotspot

Sono ben oltre quota 100 gli hotspot del BergamoWifi in città: una delle wi-fi pubbliche modello del nostro Paese continua nel suo piano di espansione nei quartieri e nei luoghi più frequentati della città. Dopo essere sbarcato nel quartiere della Malpensata, con un’oasi nel nuovo parco inaugurato pochi giorni fa, BergamoWifi sbarca nelle due biblioteche più importanti di Bergamo: 4 hotspot alla biblioteca Tiraboschi e altrettanti alla biblioteca Angelo Mai connettono ad alta velocità i servizi e gli utenti di due dei luoghi di studio più popolari tra gli studenti e gli studiosi della città. Azionati anche i tre punti di accesso al Polaresco: tutti e tre i centri giovanili di Edonè, GATE e appunto Polaresco sono ora dotati di BergamoWifi. Primi passi per la connessione comunale anche nei Centri Socio Culturali, con l’attivazione del wifi anche nel CSC della Scaletta Darwin a Monterosso. Infine l’Amministrazione ha deciso di rinforzare ulteriormente la grande area wifi del centro cittadino, coprendo anche via Tiraboschi con altri due punti d’accesso.

“L’obiettivo del 2017 è quello di continuare con l’espansione del BergamoWifi, servizio ormai imprescindibile, – spiega l’Assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni – nei quartieri, nelle biblioteche e nei Centri Socio Culturali. Presto anche la biblioteca Caversazzi sarà coperta da Bergamowifi. Aver raggiunto e superato quota 100 hotspot in città è una grande soddisfazione per l’Amministrazione, che su questa infrastruttura e sulle politiche di smartizzazione della città ha puntato molto.”

Qui la mappa del wifi in città: http://tiny.cc/oyd2jy