La crescita dei volumi delle compravendite per il mercato residenziale della provincia di Bergamo continua anche nella prima parte del semestre appena concluso. E’ quanto emerge dai dati provvisori del III trimestre dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, che ha convocato martedì il Comitato Consultivo Misto, di cui fa parte anche Fimaa Bergamo, cui ha preso parte Enzo Pizzigalli in rappresentanza degli immobiliaristi Ascom. Il numero di transazioni normalizzate dell’intera provincia ha avuto un incremento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La variazione delle compravendite è maggiore in città dove si registra un +15,5%. Se crescono le compravendite non accade la stessa cosa con i prezzi. In città la rilevazione dell’Agenzia delle Entrate evidenzia un andamento altalenante dei valori, ma sempre contraddistinto dal segno meno. In provincia non si assiste a un andamento omogeneo delle variazioni dei prezzi, ma emerge un apprezzamento delle zone centrali rispetto a quelle periferiche.
Molto attivo il mercato delle locazioni, con una crescita dei canoni in quasi tutti i quartieri della città. Negativo, invece, il trend delle compravendite per il mercato non residenziale, con valori che rimangono stabili, ma con un allargamento dell’intervallo tra minimo e massimo. I canoni di locazione sono positivi per gli uffici delle zone centrali di Bergamo, mentre diminuiscono per i negozi non situati lungo le strade principali dello shopping.
“I dati confermano una tendenza in atto già da tempo- commenta Enzo Pizzigalli, consigliere Fimaa Bergamo-. Cresce il volume delle compravendite. In particolare c’è grande effervescenza nella compravendita di immobili fino a 170 mila euro e cresce il mercato del nuovo. Gli immobili di qualità, efficienti dal punto di vista energetico e inseriti in un bel contesto, trainano il mercato e si acquistano anche se sono ancora in fase progettuale e nonostante le quotazioni si attestino su buoni livelli”.