Auto, a novembre un’altra frenata

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La Motorizzazione ha immatricolato a novembre 145.835 autovetture, l’8,19% in più rispetto al corrispondente mese dell’anno scorso. Sempre a novembre, si legge sul sito del Ministero dei Trasporti, sono stati registrati 412.194 trasferimenti di proprietà di auto usate, il 3,58% in meno rispetto a un anno fa e pertanto il volume globale delle vendite (558.029 autovetture) ha interessato per il 26,13% auto nuove e per il 73,87% Auto usate.

Nei primi 11 mesi dell’anno la Motorizzazione ha immatricolato 1.699.944 autovetture (+16,51% a/a) e registrato 4.324.364 trasferimenti di proprietà di auto usate (+3,67%). Il dato rappresenta un calo marginale rispetto alla crescita di ottobre quando state invece immatricolate 147.225 autovetture, (+10,19% rispetto a ottobre 2015).

«Le immatricolazioni del mese di novembre sono prevalentemente caratterizzate dal forte incremento del canale delle vendite a società – afferma Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere – e, come da noi preannunciato, questa crescita è determinata soprattutto dall’anticipazione degli acquisti per usufruire delle agevolazioni fiscali del superammortamento, considerato che, secondo la formulazione attuale del DdL di Bilancio 2017, le auto aziendali che non hanno la caratteristica di essere un bene strumentale per l’attività di impresa saranno escluse dal beneficio nel 2017». «Sappiamo già che come conseguenza dovremo gestire un calo nei primi mesi del prossimo anno – continua Nordio – che si rifletterà anche sulle possibilità di crescita del mercato, pertanto se da un lato il 2016 proietta ormai un fine anno da 1.830.000 immatricolazioni (+16,1%), dobbiamo confermare una previsione di una crescita più contenuta per il 2017, anche per effetto del confronto con un 2016 decisamente alto, di circa il 6%, a 1.945.000 unità».

«A novembre, al di là del segno più, che è sempre benvenuto, il mercato è simile a ottobre – commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -, registrando una nuova flessione del tasso di crescita ed un trend in netto calo rispetto a quello registrato nel progressivo annuo. Diminuzione della crescita, rispetto alla media dei mesi precedenti, di circa il 50%. Le ragioni sono molteplici: in primis l’indice di fiducia dei consumatori, fonte Istat, che scende sia per i privati che per le imprese, ma poi c’è “l’effetto referendum” e del timore di quello che può accadere dopo il voto. Mentre l’incremento della domanda dei privati, e quindi della famiglie, rimane contenuto, volano sicuramente aziende e noleggio. Questo soprattutto per merito del superammortamento del 140% che rende più equa la pressione fiscale sulle aziende». Federauto ritiene che essendo a portata di mano il traguardo delle 1.850.000 immatricolazioni annue, occorre valutare con molta cautela gli sviluppi per il 2017 legati, prima di tutto, alla stabilità politica post referendaria e al tasso di crescita, purtroppo contenuto, del Paese.

Passando all’analisi del mercato, gli acquisti dei privati, sostenuti dalle campagne promozionali delle case automobilistiche, in un contesto di stabilità del clima di fiducia delle famiglie, segnano un incremento contenuto nel mese del 5,2%, dopo la crescita del novembre 2015, quando si registrò un +25%. Nel cumulato degli 11 mesi la crescita in volume è del 13,3% e la quota scende di 1,6 punti, al 61,6% del totale mercato. Rallenta il noleggio, che in novembre fa registrare un +2,4%, a causa del calo del 20% del breve termine, a cui si contrappone il lungo in aumento dell’11,3%, mentre negli 11 mesi la crescita complessiva è del 16,8%, con una quota stabile al 20,3%. Come anticipato, grandi protagoniste dei risultati di novembre sono le società, che segnano un incremento del 28% ed una quota che raggiunge il 21,5% (+3,2 p.p.). Nel cumulato gennaio-novembre l’incremento dei volumi è del 26,6%, portandosi al 18,1% di quota.

Sempre positiva la performance mensile delle immatricolazioni di vetture diesel (+12,5%), benzina (+7,9%) e ibride (+36,3%), mentre continuano a flettere Gpl (-7,4%) e soprattutto metano (-27,2%), crescono infine del 16,1% le vetture elettriche. Negli 11 mesi il diesel sfiora il 60% di quota, la benzina il 30%, le ibride salgono al 2,3%, mentre perdono un punto il Gpl (al 5,6% del totale) ed il metano (al 2,2% di quota). Da segnalare che, rispetto all’incremento a doppia cifra di tutti i segmenti in cui si scompone il mercato, le utilitarie del segmento B in novembre perdono l’1,2% e l’alto di gamma l’8,5% dei suoi volumi. Nel cumulato gennaio-novembre tali segmenti, seppur in crescita, sono quelli che presentano un tasso di incremento più basso, con le utilitarie che perdono 2,6 punti percentuali. Anche le carrozzerie performano in novembre con tassi di crescita a doppia cifra, ad eccezione delle berline (+6,9%) e dei monovolume piccoli e compatti che cedono in volume.