“Amici di Ubi”, riflettori accessi
sul rapporto tra banche e imprese

“In tempi in cui l’accesso al credito bancario è oggettivamente più complesso, sia per le famiglie sia per le imprese, rispetto a solo un decennio fa, è importante creare momenti in cui alcuni dei protagonisti di questa delicatissima partita si possano confrontare davanti ad un pubblico variegato. Fatto di addetti ai lavori, ma anche di persone che vogliono semplicemente capire perché, da oltre cinque anni, ci stiamo trovando nella peggiore crisi economica della storia recente (che ha mietuto oltre mezzo milione di vittime, tra le imprese), e, soprattutto, come e quando ne usciremo”.
Graziano Caldiani, presidente di Amici di UBI Banca, ha esordito così, ieri mattina, durante la presentazione del convegno "Il ruolo attuale delle banche a sostegno delle Imprese" organizzato dall’Associazione, il 2 dicembre all’Auditorium di Piazza della Libertà (dalle 18 alle 20), e che vedrà Alberto Bombassei, presidente della Brembo, Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo oltre che, temporaneamente, di Imprese&Territorio, e Victor Massiah, consigliere delegato di UBI Banca, confrontarsi a tutto campo. Guidati, in questo iter, da Paolo Zucca, caporedattore del Sole 24 ore. Per iscriversi sarà sufficiente compilare l’apposito form, al sito www.amicidiubanca.it (sezione Agenda).
Anticipando le linee-guida del convegno, il presidente Caldiani ha chiarito i ruoli dei tre protagonisti. “Se Bombassei e Guerini illustreranno, per lo più, le principali criticità incontrate dai loro colleghi nei rapporti col mondo bancario, Massiah avrà il compito di spiegare ciò che il Gruppo che guida ha fatto durante questo quinquennio di crisi, pur in presenza dei vari paletti imposti da Bankitalia, Bce e da Basilea3”.
Da una parte, dunque, i rappresentanti del mondo industriale (anche se la questione è particolarmente ‘calda’ per le MPMI che non per le multinazionali) ricorderanno i temi più caldi: costo del danaro considerato ancora troppo alto, tempi di risposta ritenuti ancora troppo lunghi per sapere se un affidamento verrà concesso o meno e difficoltà nel farsi comprendere dagli interlocutori; dall’altra, il consigliere delegato riferirà, in particolare, delle azioni messe in campo dalla Popolare di Bergamo. Non tanto per campanilismo, quanto perché, da un’indagine condotta nei mesi scorsi da Imprese&Territorio fra oltre 2mila realtà produttive che ad essa fanno riferimento, l’Istituto di Piazza Vittorio Veneto è risultato essere percepito come “autentica Banca del Territorio” dalla stragrande maggioranza degli intervistati. “Una banca, quindi, chiamata più di ogni altra a dare risposte concrete ai problemi” ha commentato Caldiani.
“L’obiettivo di questo convegno – ha aggiunto il presidente dell’Associazione Amici di UBI Banca – è semplice: parlare dei problemi, trovare possibili punti di contatto e individuare, auspicabilmente, percorsi per arrivare a soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti. E, più in generale, per l’intera comunità”.
Al termine della conferenza stampa – ospitata nella nuova sede dell’Associazione, in viale Papa Giovanni XXIII – alla quale hanno partecipato anche Riccardo Cagnoni e Nunzio Pezzotta, rispettivamente vice presidente e segretario dell’Associazione, il presidente Caldiani ha assicurato che l’ufficio “sarà presto animato da una pattuglia di volontari, iscritti all’Associazione” ed ha espresso l’auspicio “che la nuova, centralissima, sede possa diventare un punto di riferimento sia per gli attuali iscritti sia per tutti i Soci di UBI Banca che, condividendo la nostra mission, vorranno aderirvi”.

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