“Agricoltura sicura”, 
boom di presenze 
al convegno 
promosso 
anche da Upag

“Agricoltura sicura”, boom di presenze al convegno promosso anche da Upag

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Agricoltori, contoterzisti, manutentori del verde, liberi professionisti di settore, rappresentanti di enti formatori e istituzioni hanno affollato il convegno “Agricoltura Sicura” svoltosi all’auditorium del Gruppo Same Deutz-Fahr a Treviglio. Il record di 500 presenze ha confermato l’interesse per il tema della sicurezza che ha visto collaborare nell’organizzazione l’Upag – Unione Professionisti Agri Garden  aderente ad Ascom, unitamente ad Abia, Cia, Coldiretti e Confagricoltura.
L’apertura del Convegno è stata effettuata da Stefano Tacchinardi, Direttore Commerciale Italia di Same Deutz-Fahr. Carlo Carnevali di Enama ha trattato il tema “Obblighi, buone prassi e verifiche necessarie per la circolazione sicura dei mezzi agricoli” commentando le normative comunitarie, le problematiche della circolazione stradale e in azienda. "Il punto di vista degli organi di vigilanza” relativo alla circolazione stradale dei mezzi agricoli è stato commentato da Marco Cacciolari, comandante della Polizia locale di Bovolone, in provincia di Verona, che ha sottolineato la difficoltà per gli organi di vigilanza di essere costantemente aggiornati sulle nuove normative, spesso modificate, rinviate o decadute in fase attuativa. Fra le altre considerazioni emerse, supportate da un’ampia casistica, il dato preoccupante del mancato rispetto della sicurezza da parte dei  neo patentati, che possono condurre da subito mezzi eccezionali, mietitrebbie e trince senza la minima preparazione. Diego Milani di Fata Assicurazioni ha illustrato le clausole che spesso sono scritte in minuscolo sui contratti assicurativi e  ha chiarito,  attraverso esempi pratici, il significato di “Responsabilità civile” relativa alla circolazione su strada e in aree private ad uso pubblico, sia al lavoro in azienda che nei campi. Renato Delmastro del cnr ha fatto il punto sulla messa a norma del macchinario agricolo, toccando le responsabilità non solo dell’utilizzatore e del datore di lavoro, ma anche quelle nel caso di acquisto e di rivendita di usato fra privati e fra concessionario e cliente. In Lombardia, regione traino dell’economia agricola, operano 55 mila aziende, con un parco stimato di 1 milione 400 mila macchine e attrezzature, di cui moltissime non a norma. C’è quindi ancora molta strada da percorrere in tema di sicurezza operativa e l’adeguamento può essere rischioso se effettuato con il sistema del “fai da te”, perché è necessario garantire la messa a norma in maniera professionale, documentando i lavori effettuati con dichiarazioni e attestati. La revisione dei mezzi agricoli è stato l’altro argomento forte, che ancora oggi, nonostante il decreto convertito in legge nel Dicembre 2012  e che doveva essere applicato dal 1° Gennaio 2014,  è slittato al 1° Gennaio 2015  con il decreto “Milleproroghe”. Restano ancora da chiarire molti aspetti operativi quali le tipologie dei controlli, la loro periodicità e le scadenze, gli strumenti da utilizzare, oltre alla criticità nell’effettuazione di alcune importanti verifiche (impianti di frenatura, sistemi di sterzo, sollevatori anteriori, attacchi di attrezzature per uso comunale senza il cambio di destinazione del mezzo), che porteranno a dilatare ancora i tempi di attuazione. La stessa “Abilitazione alla guida del trattore”( i cosiddetti patentini) non è esente da slittamenti e modifiche.  Anche l’escamotage attuato con la certificazione per il riconoscimento dell’esperienza pregressa da parte dell’utilizzatore non è sempre facile da dimostrare, in quanto il D.L. 81 prevede anche la formazione generale ed è obbligo del datore di lavoro assicurarsi che il dipendente abbia ricevuto una formazione adeguata e specifica, anche sul corretto utilizzo del mezzo.