Riaperta la Nuova Cremasca, aeroporto di nuovo raggiungibile. Radici: “Lo scalo resta sicuro”

Riaperta la Nuova Cremasca, aeroporto di nuovo raggiungibile. Radici: “Lo scalo resta sicuro”

Orio

E’ stata riaperta stamane la Nuova Cremasca invasa ieri mattina dal cargo DHL uscito fuori pista in fase di atterraggio. Ora la superstrada è percorribile su tutte e due i sensi di marcia. Pertanto sono raggiungibili sia l’aeroporto sia Orio Center. Vista comunque la situazione, Sacbo, nel confermare che i voli sono regolari, invita i passeggeri a recarsi in aeroporto con largo anticipo rispetto all’orario di partenza, anche in virtù della giornata di grande traffico.

La riapertura è frutto di lavori compiuti a ritmo serrato. “Entro 24 ore sarà garantito il ritorno alla normalità” aveva promesso ieri mattina il Coordinamento dell’emergenza con il settore viabilità della Provincia di Bergamo svoltosi in Prefettura con l’obiettivo di fare il punto della situazione dopo l’incidente. La previsione è stata mantenuta. Il vertice – che ha coinvolto il questore, il prefetto, i sindaci di Orio, Seriate, Grassobbio e Azzano, oltre ai rappresentanti dei carabinieri, della protezione civile, dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa – ha infatti pianificato gli interventi e definito i tempi di risoluzione dell’emergenza in ogni dettaglio. E così, grazie all’impiego di mega-gru, già ieri sera, alle 19,30, l’aereo finito fuori pista è stato rimosso e posizionato in un’area limitrofa all’aeroporto. Liberata la sede stradale, s’ è potuto dare il via al corposo lavoro di asfaltatura della Nuova Cremasca e di ripristino di guard rail, new jersey e segnaletica. Il traffico, nel frattempo, è stato reindirizzato sulle arterie comunali del territorio di Grassobbio, Orio e Azzano. La Procura di Bergamo ha intanto aperto un fascicolo in relazione all’incidente accaduto a Orio affidato dal procuratore capo Walter Mapelli e affidato al pm di turno, Letizia Ruggeri.

Le parole di Radici

“L’Aeroporto di Bergamo costituisce un sistema collaudato di sicurezza operativa, certificato sulla base delle tecnologie più avanzate di cui sono dotate le infrastrutture di volo. Quanto accaduto non può inficiare la qualità e l’importanza degli sforzi profusi per rendere lo scalo all’avanguardia in tema di sicurezza, né tanto meno metterne in discussione la funzionalità”. Così si esprime Miro Radici, presidente di SACBO, a seguito dell’incidente aereo occorso all’aeromobile cargo in fase di atterraggio all’aeroporto di Bergamo. “Alla luce dell’accaduto, desidero ribadire l’impegno volto ad assicurare l’obiettivo primario della sicurezza e garantire la piena collaborazione con gli enti interessati”. orio3

“Superata la fase dell’emergenza, il pensiero va ai due piloti coinvolti, ai quali va l’augurio di pronta ripresa – prosegue Radici -. Nel contempo ci scusiamo per i disagi provocati alle migliaia di passeggeri che nelle prime opere del mattino attendevano di partire”. “Desidero rivolgere la mia gratitudine ai vigili del fuoco, prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente per mettere in sicurezza l’aereo, all’ENAC e all’ENAV che hanno permesso di coordinare tutte le fasi dell’emergenza e del ritorno all’attività operativa, alle forze dell’ordine (Polaria, Polizia di Stato e Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Locale, Guardia di Finanza) e alla Protezione civile che hanno gestito la viabilità e presidiato l’aerostazione nei lunghi momenti critici. Inoltre il mio pensiero va al personale operativo di SACBO, che da un lato ha assistito i passeggeri e dall’altro consentito di riprendere in tempi brevi l’attività, e a tutti coloro che svolgono le loro mansioni all’interno dell’aeroporto per garantirne l’operatività”.