Addio a Guido Barcella: il mondo imprenditoriale bergamasco piange un grande uomo

Addio a Guido Barcella: il mondo imprenditoriale bergamasco piange un grande uomo

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Il cordoglio di Ascom per la scomparsa del patron della Barcella Elettroforniture di Azzano San Paolo deceduto la notte di Capodanno

Senza parole. È questa la reazione comune a molti esponenti del mondo imprenditoriale – e non solo – bergamasco in occasione della scomparsa improvvisa di Guido Barcella, amministratore unico del gruppo Barcella Elettroforniture di Azzano San Paolo e presidente della FME, Federazione Nazionale Distributori di Materiale Elettrico. Classe 1960, Barcella si trovava in albergo a Camogli insieme alla propria compagna e pochi minuti dopo la mezzanotte del 31 dicembre ha accusato un malessere che non gli ha lasciato scampo. Un attacco di cuore, tanto fulminante quanto devastante, se l’è portato via, tra l’incredulità di quanti, anche solo fino a qualche giorno prima, lo avevano incontrato e salutato in azienda.
Barcella lascia la sorella Laura e la compagna Simona: i suoi dipendenti e tutti i conoscenti da ieri possono far visita all’imprenditore alla casa del commiato Beppe e Alessandra Vavassori di via San Bernardino. I funerali si svolgeranno invece in forma privata domani mattina nella chiesa parrocchiale di Longuelo, quartiere di origine della famiglia.

Una vita per l’azienda di famiglia

La storia imprenditoriale di Guido Barcella affonda le radici nel 1983 quando entrò a far parte dell’azienda di famiglia fondata dal padre Oreste nel 1949. Nel 1991 diventa direttore e i negozi dell’azienda passano da 5 a 28. Quella di Elettroforniture Barcella è stata una crescita rapida ma solida che l’ha portata a diventare un’azienda leader in Italia nella distribuzione di materiale elettrico per l’industria, il residenziale e il terziario nei settori dell’illuminazione e dell’automazione industriale, con oltre 40 filiali in tutto il Centro e Nord Italia, 350 dipendenti e un fatturato di oltre 170 milioni di euro. Sempre nel 2019 – in occasione dell’anniversario per i 70 anni dell’azienda – Guido Barcella fu elogiato dalla Camera di Commercio di Bergamo per la fedeltà al suo lavoro.

A Barcella va anche il merito del successo di “Elettricittà”, evento fieristico B2b ideato da lui nel 2013 presso la Fiera di Bergamo: una kermesse curata e definita in tutti gli aspetti organizzativi con una puntigliosità maniacale di cui era fautore lo stesso patron di Barcella Elettroforniture che già era in pieno fervore per l’edizione del 2022. Ed è stato proprio nel cantiere degli stand in occasione dell’ultima edizione del maggio 2019 che Guido Barcella aveva voluto la presenza del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, affiancato dagli esponenti di Ascom e Confartigianato, Oscar Fusini e Stefano Maroni, pronti nel sottolineare l’unicità di un evento capace di unire sia gli aspetti commerciali che quelli conviviali della vasta clientela dell’azienda di Azzano San Paolo.
Nel mondo industriale bergamasco, e non solo, avevano imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo per queste doti, oltre che per tratti e slanci di generosità verso gli altri con cui sapeva distinguersi come era successo durante l’emergenza Covid con una importante donazione per l’ospedale cittadino.

Il cordoglio in Ascom

“La nostra Associazione è costernata dall’improvvisa mancanza di Guido Barcella, un grande imprenditore del terziario, unico per visione, innovatività e capacità gestionali – ricorda Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo -.  L’avevamo incontrato poche settimane fa per chiedergli di entrare nel vertice dell’Associazione e forse, dopo molti tentativi, avrebbe accettato per nostra soddisfazione. Ascom è vicina alla sua compagna e alla sorella e a tutti i collaboratori in un momento tragico come l’attuale”.

Per Enrico Betti responsabile area lavoro di Ascom, “con la scomparsa del dott. Barcella perdiamo un imprenditore veramente competente e capace. Come cliente dei nostri servizi ha contribuito al miglioramento della nostra organizzazione basando il rapporto in un legame che andava oltre la stima professionale reciproca”.