Ad Arizzi, Colledan e Ghidini 
le benemerenze della CdC

Ad Arizzi, Colledan e Ghidini le benemerenze della CdC

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da sinistra: Aldo Arizzi, Michele Colledan e Manuela Ghidini

L'industriale / ALDO ARIZZI

Ottantaquattro anni, di cui settanta passati al lavoro. Classe 1930 (è nato al Fiorano al Serio il 6 febbraio), primo di dieci fratelli, Aldo Arizzi ha cominciato infatti a 14 anni a supportare la numerosa famiglia. Da fattorino alla Ansaldo passa alla fonderia costituita dal padre, attività che negli anni cresce superando anche la crisi che il settore attraversa negli anni Settanta grazie a ulteriori progetti di espansione. La svolta imprenditoriale avviene quando da fornitore Aldo Arizzi diventa socio della Somet, l’azienda specializzata nella produzione di telai fondata da Gianni Radici e Nello Pezzoli, della quale Arizzi, il fratello Francesco e l’amico Gianni Torri arrivano a detenere il 25% delle quote. La società si afferma sul mercato nazionale e internazionale ed assume un ruolo di leader con insediamenti produttivi negli Stati Uniti ed in Cina oltre, ad acquisire importanti partecipazioni in società nazionali ed estere. In seguito a nuove acquisizioni, l’azienda diventa prima Promatech poi Itema, società di cui Arizzi è stato presidente fino al 2011 ed oggi è consigliere e presidente onorario. Accanto agli impegni professionali, Arizzi ha trovato il tempo per coltivare le proprie passioni personali. Quella per il canto, con il coro Incas del maestro Bordignon, che ha tenuto concerti in tutto il mondo, compresi quello in Inghilterra alla presenza della Regina Elisabetta e la partecipazione al Festiva di Sanremo. E quella per il calcio, nata sui campi dell’oratorio di Fiorano. In questo sport Arizzi ha visto concretizzarsi due sogni nel cassetto: giocare sul campo dell’Atalanta e diventarne sponsor e dirigente.

Il chirurgo / MICHELE COLLEDAN

Il dottor Michele Colledan (Lodi, 1955), in forza all’ospedale di Bergamo dal 1997, è stato responsabile di uno tra i programmi di trapianto più attivi al mondo in ambito pediatrico. Ha sviluppato, per la prima volta al mondo, una tecnica innovativa di split-liver, che consente il trapianto in due pazienti adulti con il fegato di un unico donatore, ha inoltre ricoperto l’incarico di primo operatore nel trapianto bipolmonare eseguito con successo in Italia in un bambino di sei anni e nei primi casi di trapianto combinato fegato-polmoni. Nella sua lunga carriera ha acquisito una vasta esperienza in trapianto intestinale e multiviscerale pediatrico, unita a quella di chirurgia generale, addominale e toracica, elettiva e d’urgenza. Perfezionato alle Università di medicina di Pittsborgh e St. Louis (Usa) e a Lione, all’ospedale di Bergamo ha ricoperto sino al 2003 incarichi di direzione presso l’Unità Operativa di Chirurgia. Nel 2003 è stato nominato diretto dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale III, Centro Trapianti di fegato e Centro trapianti di polmone e dal 20110 è direttore dell’intero dipartimento di Chirurgia. Ampie sono anche l’attività di ricerca clinica e sperimentale e la produzione scientifica, con oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Michele Colledan è membro del consiglio direttivo della “European Association for Liver and Intestine Transplantation” e socio della “Transplantation Society” e della “European Society for Organ Transplantation”.

L'imprenditrice /MANUELA GHIDINI

«Una mamma attenta, una nonna affettuosa, un’imprenditrice di successo che con impegno e umiltà ha saputo affermarsi nella vita restando fedele a quei principi di correttezza e lealtà che l’hanno sempre guidata». Così si definisce oggi Manuela Ghidini, che ha trovato energia e motivazione per far crescere azienda e famiglia e per portare avanti in prima persona, dopo la scomparsa del marito Pierangelo Testa nel 2005, le attività imprenditoriali. Si parla del Cantiere Tri Plok di Montello, capace fare innovazione ed affermarsi in un settore in forte crisi come quello dell’edilizia, ma anche nel verde e nell’arredo urbano, e dell’azienda agricola Tenuta degli Angeli sulle colline di Carobbio degli Angeli, con la produzione di vini da premio (su tutti quelli al Vinitaly), l’autentica chicca dell’acetaia, prima e unica in Lombardia, e una serie di iniziative originali nel campo agroalimentare e rurale.
Manuela Ghidini ha dato la sua impronta femminile alle attività e saputo coinvolgere nel tempo i figli. Laura, che già lavorava nel Cantiere Tri Plok oggi è responsabile commerciale, controllo di produzione e qualità. Roberta, dopo la laurea in Farmacia, ha preso la guida della produzione dell’acetaia e dell’azienda vinicola, Maria, laureata in Giurisprudenza, ha iniziato a seguire l’amministrazione di tutte le attività di famiglia e anche il più giovane, Francesco, nonostante gli impegni di una carriera sportiva ad alti livelli, dà il proprio contributo. Tra fiori all’occhiello sul versante dell’edilizia “Klimatrave”, un brevetto innovativo per un migliore isolamento dei serramenti studiato e realizzato da Manuela con la figlia Laura.