Al Papa Giovanni XXIII, sabato 28 maggio, a partire dalle 15, si festeggia la Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti. Nell’Hospital street il Coordinamento al prelievo e trapianto d’organi e tessuti del Papa Giovanni e le associazione attive in questo campo (AIDO; ADMO, Avis, Amici della pediatria, Associazione Italiana Cardiotrapiantati, Amici del trapianto di fegato, L’Orizzonte di Lorenzo e ANED) saranno a disposizione di chi vuole capire meglio perché è così importante dichiarare personalmente la propria volontà in tema di donazione e non lasciare questa scelta ai propri familiari. Alle 16 è in programma la presentazione della associazioni coinvolte e della Banca del latte, in fase di creazione nell’Unità di Patologia neonatale del Papa Giovanni, e che è la concretizzazione di una possibilità nuova per il territorio bergamasco di donare: non organi e tessuti dopo la morte, ma latte dalle neomamme generose, che ne hanno in più di quello che serve al proprio bambino e vogliono destinarlo ad altri neonati che possono trarre grandi benefici dal latte materno, come i piccoli gravemente prematuri o che hanno gravi malattie dell’apparato gastroenterico o disfunzioni metaboliche.
A seguire l’attenzione si sposterà sul tema dell’emergenza – urgenza, con gli operatori del Pronto soccorso del Papa Giovanni che spiegheranno perché hanno scelto anche quest’anno di aderire alla Settimana nazionale promossa dalla Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza. Infine, alle 17, il pomeriggio si concluderà con il concerto del Coro dell’Accademia Centro Studi Musicali di Bergamo, che interpreterà i più grandi successi di Lucio Battisti e degli ABBA. “Con questa iniziativa vogliamo che sempre più persone capiscano che donare gli organi dopo la morte è un atto di enorme generosità, che consente di ridare una concreta possibilità di vita a chi è in lista per un trapianto e speranza ai loro famigliari e amici. È il più grande dono che una persona posso fare ad un’altra e lo stesso discorso vale per chi dona il sangue e il midollo osseo – ha commentato Mariangelo Cossolini, coordinatore al Prelievo e trapianto d’organo della provincia di Bergamo -. Ma condividere questo principio non è sufficiente, bisogna anche formalizzare questa volontà senza rimandare a domani. Per poter donare gli organi è sufficiente iscriversi all’AIDO, portando sempre con sé una dichiarazione di volontà alla donazione contenente i propri dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita), il numero di un documento di identità, la data e la firma, oppure comunicando la propria volontà quando ci si reca in Comune per il rinnovo della propria carta d’identità, se il proprio paese è tra gli 88 aderenti al progetto Donare gli organi: una scelta in Comune”. Solo a Bergamo 197 persone attendono un rene, 40 un cuore, 78 un fegato, 6 un pancreas e 14 un polmone, per un totale di 335 persone in lista d’attesa per un organo. Dall’inizio dell’anno al Papa Giovanni sono stati eseguiti 15 trapianti di rene, 5 di cuore, 25 di fegato e 2 di polmone. 15 invece i donatori segnalati a Bergamo e provincia, 8 dei quali sono poi diventati donatori effettivi (dati aggiornati ad aprile 2016).