C’è un fantasma che aleggia nei corridoi degli alberghi, nelle cucine e nelle sale della ristorazione: è il personale che manca.
E’ paradossale che, con la disoccupazione giovanile tra le più alte d’Europa, sia difficile trovare ragazzi motivati, con le giuste attitudini e con le competenze adatte a rispondere alle esigenze del settore.
Su questo tema, nel grande evento promosso da Italia a Tavola, è stata lanciata la proposta di una nuova laurea sull’accoglienza. Ne è scaturita un’interessante discussione tra chi propone percorsi specialistici o generalisti e tra chi propende per una laurea breve o magistrale. La verità è che il mondo dell’Università ha sempre snobbato il lavoro in sala e in cucina. La laurea sembra più adatta al management della ristorazione e dell’ospitalità, piuttosto che per maestri di sala e cucina
Secondo il nostro punto di osservazione, per i tempi e per il percorso che richiede, questa è una proposta inadatta a risolvere le esigenze di chi cerca personale. I percorsi scolastici esistenti, infarciti di molta teoria e poco laboratorio, rivelano già i loro limiti. Le scuole puntano molto sul tasso di occupazione dei loro diplomati, mentre i ragazzi vanno in cerca di percorsi di studio poco impegnativi. Il risultato? Motivazioni scarse o inesistenti e fallimenti scolastici.
La corsa all’apertura di locali e il lancio di nuove formule che drenano manodopera senza formare competenze non fanno che aggravare ulteriormente il quadro.
Il lavoro c’è ed è quello del futuro. È una professione creativa e meravigliosa, che consente di stare a contatto con la gente. Ma è allo stesso tempo difficile, faticosa e impegnativa. Non solo non si improvvisa, ma richiede convinzione, determinazione e motivazione.
Come associazione desideriamo cogliere questa sfida, dando il nostro contributo. Il progetto ‘Next level’, che promuoviamo in collaborazione con gli istituti alberghieri, ha lo scopo di soddisfare il desiderio dei nostri imprenditori, che è quello di scovare il candidato con il profilo giusto, assumerlo e farlo crescere. E contribuire a fare grande il settore.