Bergamo, la Camera di Commercio è la seconda più virtuosa d’Italia

Bergamo, la Camera di Commercio è la seconda più virtuosa d’Italia

image_pdfimage_print

Camera di Commercio E’ tempo di numeri per la Camera di Commercio di Bergamo che si appresta a chiudere il mandato 2010- 2015. Il bilancio dell’Ente porta Bergamo al vertice della classifica nazionale, in linea perfetta con tutti i parametri dell’efficienza amministrativa:«La nostra è la seconda Camera più virtuosa in Italia nel rapporto fra spese e entrate- commenta il presidente Paolo Malvestiti-. Un risultato raggiunto anche grazie anche agli investimenti in formazione delle risorse umane, alla informatizzazione delle procedure e alla loro semplificazione, all’interno di un sistema di qualità certificato dal 1997». Il bilancio di mandato è l’occasione per ripercorrere il passato con un occhio al futuro e agli obiettivi da raggiungere: «Nonostante il deprecato disegno di ridimensionare ruolo, funzioni e compiti delle Camere di Commercio, che già dal 2015 hanno dovuto fare i conti con una drastica riduzione delle proprie entrate, lo sforzo maggiore dell’Ente è stato quello di non limitarsi a “giocare in difesa” ma di rilanciare e sostenere iniziative di formazione, innovazione e internazionalizzazione a sostegno, in modo particolare, delle piccole e medie imprese- continua Malvestiti. Senza Camere di Commercio non si sostengono la ripresa economica e la competitività delle imprese. Nonostante l’indirizzo del Governo, sono comunque certo che l’impegno del nuovo Consiglio confermerà il ruolo vitale degli enti camerali per le economie dei territori». Durante il mandato si è proseguito l’impegno, peraltro già avviato dalle precedenti amministrazioni, nel trasformare la Camera di commercio da mero organismo di tipo amministrativo a strumento in grado di erogare servizi di qualità.«La crisi economica di questi anni, forse la peggiore del dopoguerra, ha falcidiato imprese e posti di lavoro. Questo processo ha portato alla definizione di priorità strategiche e linee d’intervento, sempre ampiamente condivise dall’ intero Consiglio camerale, che l’ente ha promosso insieme alla propria azienda speciale. Non siamo mai venuti meno alla missione di orientare e supportare il nascere e il consolidarsi di nuove imprese, specialmente da parte di giovani imprenditori». L’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo e del Polo tecnologico di Dalmine hanno avuto un ruolo di primo piano nell’innovazione e nel sostegno alle imprese del territorio.

«Bergamo Sviluppo da oltre vent’anni, dal 1994, in stretto rapporto con la Camera di Commercio, opera a servizio di 90 mila  imprese con interventi mirati e funzionali- ha tenuto a precisare il presidente Angelo Carrara-. Il Polo tecnologico di Dalmine continua ad affermarsi ben oltre i confini provinciali quale struttura di eccellenza con grandi ricadute positive  sul territorio». Nel dettaglio, come indicato dal direttore Cristiano Arrigoni, l’azienda speciale Bergamo Sviluppo ha fornito nel corso di questo mandato, in collaborazione con le associazioni di categoria,  52 mila ore di consulenza a 1550 imprese. Il Punto Nuova Impresa ha accompagnato in fase di start-up 2200 imprese l’anno;  più di 2200 imprese rosa hanno avuto il supporto del Comitato per l’Imprenditoria femminile. L’ incubatore d’impresa ha fatto nascere e crescere in questi anni i84 imprese ancora operanti sul mercato che impiegano solo a livello di personale 300 persone. Con la nascita dell’incubatore manifatturiero si sono varcati i confini del territorio attraverso la partecipazione al Cluster fabbrica intelligente.

Con la chiusura del mandato camerale, inizia il count-down per Expo 2015: «Expo ha visto Bergamo fare quadrato attorno alla Camera di Commercio, dall’avvio del tavolo Expo a settembre alla firma di un protocollo d’ intesa per valorizzare il nostro territorio- ha sottolineato Matteo Zanetti, vicepresidente della Camera di Commercio di Bergamo-.  L’Ente si appresta con Comune, Università e Provincia a realizzare un ufficio di rappresentanza del sistema Bergamo all’interno del Padiglione Italia, dove saremo presenti una settimana dal 25 settembre al 1° 0ttobre. Ha già raccolto molte adesioni il Catalogo Imprese per Expo attraverso il sito camerale dedicato, mentre l’Ente ha destinato 2,5 milioni di euro a Bergamo Experience, un progetto nato per incentivare le visite alla nostra città attraverso arte e cultura, musica e teatro, enogastronomia, turismo religioso e percorsi naturalistici. Inoltre la Camera può vantare la paternità sui progetti: “Bergamo capitale europea dei formaggi”,  con l’eccezionale concentrazione di 9 D.o.p.  nel territorio, e sulla “Filiera dei gelati” che trova una grande rappresentanza di imprese nel territorio». Non è mancata una nota di Zanetti su questi cinque anni di lavoro: «Questo mandato è stato segnato da una svolta epocale, da una presidenza lunga 18 anni ed espressione del mondo industriale a una gestione condivisa. All’inizio non è stato semplice e ci si è un po’ tirati le casacche, ma alla fine è prevalsa la volontà di lavorare per il bene comune e di affrontare grandi cambiamenti a partire dal nuovo ruolo di due partner storici come Comune e Provincia che, alle prese con la spending review, hanno dovuto rivedere il loro ruolo di sostegno».

A Emanuele Prati,  segretario generale  della Camera di Commercio, è stato affidato il compito di snocciolare i principali dati di bilancio dall’esercizio 2010 al 2014. La voce più consistente è quella del sostegno alle imprese, con uno stanziamento di oltre 50 milioni di euro. Innovazione, Ricerca e Sviluppo rappresentano il capitolo di spesa più forte, con 21 milioni di euro destinati tra bandi (oltre 5 milioni solo quelli per innovazione e prodotto), il Punto Nuova Impresa, il Comitato per l’ imprenditoria femminile e altre iniziative di sostegno. Per dare una misura della capacità innovativa del territorio, basti pensare che si sono raccolte in quattro anni ben 3364 richieste di marchi e brevetti. All’ internazionalizzazione sono stati assegnati più di 7 milioni di euro. Si sono registrati 250 mila certificati per l’estero ( con una crescita del 39 per cento in 4 anni ) e sono state promosse 32 missioni commerciali all’ estero per 340 imprese. Alle iniziative per favorire l’accesso al credito sono stati destinati oltre 7 milioni di euro, dall’erogazione di contributi a supporto del fondo rischi dei Consorzi Fidi (3 milioni euro) a iniziative per contrastare i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione ad una consulenza finanziaria su misura di ogni impresa. La Camera ha inoltre promosso la cosiddetta Giustizia alternativa con il servizio di conciliazione e arbitrato (1790 conciliazioni con 68 giorni medi a pratica di risoluzione e 177 arbitrati), ha intensificato i controlli di conformità e sicurezza dei prodotti sul mercato e ha promosso l’e-governement con il programma di gestione degli sportelli unici e la promozione di reti di dematerializzazione. A livello di marketing territoriale e sviluppo della cultura del territorio, la Camera ha garantito supporto a manifestazioni e  fiere di rilievo e interesse,  ai distretti del commercio e  ha promosso marchi di qualità, tra cui l’ultimo “Sono sostenibile”. Imprescindibile continua ad essere il ruolo dell’Ente nella diffusione di economie e statistiche che restituiscono una fotografia fedele del tessuto imprenditoriale del territorio, unitamente al Bollettino delle opere edili e al progetto portato avanti con le associazioni consumatori del monitoraggio di prezzi e servizi.