Valle Seriana e Val di Scalve,
al lavoro con arte e cultura  

Lorenzo Serafini, classe 1987, è laureando in Scienze storiche all’Università di Trento. Come tanti bergamaschi della sua età, sogna di poter vivere di arte e di cultura, trasformando la sua passione in un vero e proprio lavoro. E, per il momento, sembra che ci stia riuscendo. Lorenzo è infatti uno dei sei ragazzi che collaborano al progetto “Percorsi turistici e culturali e laboratori artistici”, in programma da luglio a ottobre in 23 comuni montani, in un'area che va da Ponte Nossa a Valbondione, fino a Schilpario. Dare un’opportunità occupazionale e di formazione a giovani precari partendo dal rilancio del patrimonio storico, commerciale ed enogastronomico è l’obiettivo, quanto mai ambizioso, di Valle Seriana e Val di Scalve. Un modo nuovo, insomma, per combattere disoccupazione e crisi economica, mettendo all’opera i cervelli creativi di studenti e laureati. L’iniziativa è sostenuta dal Pirellone che ha indetto un bando nell’ambito delle Politiche giovanili e stanziato un finanziamento di 29.780 euro che ha permesso agli under 35 della zona – formati professionalmente e coordinati da una guida esperta, Helen Debarros – di organizzare tour in borghi e ville storiche, degustazioni di prodotti tipici, biciclettate sotto le stelle, escursioni in mezzo alla natura e laboratori per bambini. Il Museo arte e tempo di Clusone e il gruppo Artelier si sono rivelati fucine di idee privilegiate da cui attingere le menti più preparate da inserire in questo progetto, tutti laureati o laureandi in discipline che vanno dalla storia dell'arte all'architettura: «Volevo riscoprire il patrimonio storico della Valle Seriana, così affascinante ma ancora poco valorizzato – racconta Lorenzo Serafini – quindi mi sono avvicinato al Mat di Clusone lavorando prima nella guardiania e poi entrando a far parte del Mat club, associazione volontaria nata nel 2009 e diventata il centro delle nostre attività culturali. Avevo però voglia di mettere la mia professionalità al servizio dei cittadini. Grazie al bando regionale siamo riusciti a organizzare una serie di iniziative che quest’estate porteranno i turisti, e non solo, a fare shopping ma anche a scoprire il territorio dal punto di vista dell’arte e della natura». Per questo progetto, Lorenzo è stato assunto con un contratto part-time mentre altri cinque sono per ora a tempo determinato: «Non è male per essere la mia prima esperienza lavorativa – aggiunge –. Intanto ho la possibilità di pagarmi gli studi, mi mancano gli ultimi esami e poi la tesi su un argomento che riguarderà il territorio in cui abito. Oggi si fa sempre più fatica a trovare lavoro ed è bello per un giovane come me potersi guadagnare da vivere con la cultura e il turismo. Posso unire l’utile al dilettevole. Il problema grosso, in questo settore, è sempre quello delle risorse. Per fortuna, ogni tanto, le istituzioni ci vengono incontro».
La precarietà è, purtroppo, il denominatore comune dei sei ragazzi che collaborano alle iniziative. Ci sono due insegnanti di storia dell’arte e italiano, sempre in balia di supplenze temporanee, un grafico e un impiegato in un ufficio turistico. Altri due giovani collaborano alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo. Una di loro è Romina Capelli, 31 anni, laureata in Arti figurative e spettacolo alla facoltà di Scienze umanistiche di Bergamo: «Sono da sempre precaria – spiega –. Al momento lavoro alla Gamec come educatrice museale ma è una prestazione occasionale. Così sono riuscita ad arrotondare il mio stipendio entrando a far parte di questo progetto, dapprima come custode del Mat e poi collaborando con il gruppo Artelier». Nato da una costola del Mat e diventato un braccio operativo della cooperativa sociale Aquilone, Artelier si occupa di gestione dei musei, dell’organizzazione di eventi culturali e della valorizzazione del territorio dell'alta Valle Seriana. «Con questa serie di iniziative estive, che proseguiranno poi anche a Natale e Pasqua – continua Romina – daremo vita a percorsi turistici ed enogastronomici, visite guidate e laboratori ludici per i più piccoli. Siamo in sei ragazzi e ci occupiamo un po’ di tutto. Io per esempio adoro i bambini ma se qualcuno ha bisogno di me per un'altra iniziativa inserita nel cartellone, corro volentieri in suo aiuto. Ormai siamo un bel gruppo di amici e questa è per noi un’opportunità per collaborare con musei diversi e farci conoscere all’interno delle istituzioni». L’auspicio di Romina è che questa bella esperienza possa un giorno trasformarsi in un lavoro a tempo indeterminato: «Sono mamma di due bimbi e per gestire al meglio anche la famiglia, fino ad ora mi sono accontentata di occupazioni saltuarie, ma per il futuro, soprattutto quando i miei figli saranno cresciuti, vorrei un po’ più di certezze».

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