Arrivano le schede gastronomiche delle province lombarde, new entry dei cibi tipici locali, studiate per la vicinanza alla dieta Mediterranea, l’apporto energetico, di vitamine e micronutrienti. Il progetto é delle Camere di Commercio di Milano, Bergamo, Monza, Lecco, Pavia, Varese in collaborazione con Università degli Studi di Milano. Le ricette si possono consultare nel ricettario globale di Expo. Per Bergamo la nuova ricetta è Tortelli di magro con scarola dei colli e pomodorini, per Milano il minestrone alla Milanese, per Monza tagliatelle fresche integrali con asparagi rosa di Mezzago De.Co all’olio di limone ed acciuga, per Pavia risotto con fagioli, per Varese mantecata di Carnaroli al Sebuino d’Angera glassata alla Formaggella del Luinese, per Lecco filetto di lavarello dorato con asparagi verdi e emulsione di capperi, bottarga di lavarello e olio e extra vergine di Perledo.
Quanto al capitolo export, nei primi 9 mesi del 2014, Milano ha esportato per un valore di 1,2 miliardi, Brescia, Bergamo, Mantova e Pavia per circa 400 milioni.
“La ristorazione – rileva Lino Stoppani, vicepresidente di Confcommercio Milano e presidente di Epam, l’Associazione milanese dei pubblici esercizi – è uno strumento fondamentale per valorizzare e promuovere il territorio anche per le eccellenze della produzione agricola lombarda. Il miglioramento dei rapporti all’interno della filiera agroalimentare risponde ad esigenze di qualità, tipicità, sostenibilità ambientale, salubrità e anche di convenienza, valori sui quali la ristorazione offre esperienza, competenze e interesse, non solo di natura economica”.
“Frutta e verdura – afferma Dino Abbascià, presidente del Sindacato dettaglianti ortofrutticoli di Confcommercio Milano e presidente di Fida, la Federazione nazionale Confcommercio dei dettaglianti dell’alimentazione – sono alla base di un’alimentazione salutare che da noi è diffusa nella vita di ogni giorno e che viene proposta tra i temi nutrizionali di Expo. L’agroalimentare italiano, nel totale delle sue esportazioni, vale circa 35 miliardi di euro e, come ho avuto occasione di rilevare ai recenti tavoli dell’Expo delle Idee all’Hangar Bicocca, possiamo raggiungere nell’agroalimentare, vero ‘petrolio’ del nostro Pil, i 50 miliardi. In tutto questo la Lombardia, con le eccellenze dei suoi prodotti, ha un ruolo di capofila”.