Targhe alterne, «un colpo basso al commercio». L’Ascom chiede al Comune di fare retromarcia

«Flussi di traffico decisamente ridotti e pochi veicoli con targa pari sulle strade», così, in un comunicato stampa, il Comune di Bergamo ha fotografato la prima delle quattro giornate a targhe alterne in città, secondo l’ordinanza emanata il 28 dicembre, che ha introdotto la limitazione nei giorni 29 e 30 dicembre, 4 e 5 gennaio 2016 su tutto il territorio comunale per gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori, dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30.

Quello che però per l’Amministrazione è un successo, per i commercianti è un intervento a gamba tesa, senza se e senza ma. Perché in giorni ancora cruciali per le vendite, quelli favoriti dalle vacanze natalizie e dai festeggiamenti per il Capodanno, prima, e dall’avvio dei saldi, poi, fissato il 5 gennaio, la città viene di fatto percepita come off limits. Oggi, infatti, pare che pochi abbiano approfittato della possibilità di avere a disposizione una città mezza vuota – con traffico più che scorrevole ed estrema facilità di parcheggio -, preferendo di gran lunga dirigersi verso i centri commerciali, che non fanno distinzione di targhe e orari.

Al danno si aggiunge la beffa di un provvedimento d’emergenza dall’effetto non precisato sulla concentrazione delle particelle inquinanti, Pm10 (a Milano, ad esempio, i valori sono stati più alti dopo l’entrata in vigore il blocco del traffico). «L’ordinanza fa più danni di quelli che vorrebbe risolvere – commenta il direttore dell’Ascom Oscar Fusini -. Siamo d’accordo sul fatto che il problema della qualità dell’aria sia di importanza fondamentale, ma non è con misure estemporanee e di dubbia efficacia che si può affrontare. Il sacrificio dei negozi cittadini sarebbe stato accettabile a fronte di un qualche risultato certo».

Hanno più senso azioni concordate e da questo punto di vista l’Associazione ricorda la strada intrapresa con l’amministrazione Tentorio con la quale erano state concordate alcune giornate festive di chiusura al traffico ed era nato il progetto Sono Sostenibile, realizzato dalla Camera di Commercio e finalizzato a premiare i comportamenti virtuosi sui temi ambientali da parte dei negozi invece che sulle mere sanzioni (vedi ordinanza del 9 dicembre sul divieto di lasciare aperte le porte). «A più un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta – ricorda Fusini – non abbiamo invece avuto ancora il piacere di essere chiamati ad un confronto dall’assessore all’Ambiente Ciagà».

La richiesta dell’Associazione di categoria è chiara quanto l’analisi: «Fare retromarcia sulle targhe alterne del 4 e 5 gennaio, giorni dell’avvio dei saldi e per questo determinanti per il commercio – dichiara il direttore -. I negozi della città non possono rimanere spiazzati da un provvedimento così penalizzante e raffazzonato». C’è anche un’alternativa, «che può sembrare una provocazione, ma non lo è: realizzare una grande isola pedonale per favorire lo shopping, a questo punto potenziando i servizi pubblici e l’accessibilità».


Merci in città, Bergamo finanzia l’elettrico

Puntano l’attenzione sul trasporto merci il Comune di Bergamo e l’Atb per ridurre traffico e inquinamento, migliorando la qualità della vita in città e pure la sicurezza stradale.

Lo fanno con un progetto che ha come principale novità un contributo per il noleggio di veicoli commerciali a trazione elettrica, rivolto a commercianti, imprenditori e trasportatori con sede legale dell’attività in Bergamo.

«Il Comune intende promuovere politiche che aiutino gli operatori del settore a compiere scelte migliorative – spiega l’assessore alla Pianificazione territoriale e mobilità Stefano Zenoni -. Serve lavorare su diversi fattori, quali la modulazione degli orari di carico/scarico, il controllo degli accessi, la creazione di aree dedicate e ovviamente la qualità dei mezzi impiegati. In questa prospettiva, i contributi per il noleggio di veicoli commerciali a trazione elettrica possono convincere gli operatori a sperimentare questa opzione con una formula leggera, quella del noleggio. Auspichiamo ovviamente che possa essere solo il primo passo verso una progressiva modernizzazione del parco circolante esistente».

L’iniziativa segna uno scarto rispetto al progetto dell’Amministrazione precedente di realizzare una piattaforma logistica in Città bassa, agendo, oltre che su regole e organizzazione del traffico e della sosta, sulla sensibilizzazione dei singoli operatori. Una svolta condivisa dall’Ascom. «Il tessuto commerciale della città – evidenzia il direttore Oscar Fusini – è fatto di piccole realtà che sarebbe stato difficile far convergere. Il coinvolgimento degli imprenditori sui temi della sostenibilità è però fondamentale, anche per gli effetti positivi sull’attrattività turistica».

“Trasporto merci città vivibile” – così si chiama il progetto, che è finanziato anche dal ministero dell’Ambiente – prevede una prima fase “esplorativa”, fino al 20 novembre, in cui si raccolgono le manifestazioni d’interesse per i contributi. Sulla base delle richieste, sarà valutata l’emanazione del bando di finanziamento.

Lo stanziamento è di poco meno di 58mila euro. Il contributo mensile per singolo veicolo commerciale elettrico, di portata inferiore a 3,5 ton, è pari al 70% del valore della rata di noleggio per un massimo che non può comunque superare i 480 euro mensili. Il finanziamento dura al massimo 24 mesi.

L’azione viene supportata da una campagna di comunicazione per la quale è stato realizzato anche un marchio ad hoc, che apparirà sui veicoli elettrici e sui varchi della Ztl.

«Anche a Bergamo, come in tutte le città di medie e grandi dimensioni, il trasporto e la consegna delle merci influiscono significativamente sulla congestione del traffico, con conseguente aumento dell’inquinamento – dichiara Alessandro Redondi, presidente dell’Atb -. Il progetto e la campagna di sensibilizzazione nascono dall’idea di integrare il sistema di controllo della circolazione delle merci alla politica di riduzione del traffico e dell’inquinamento nelle aree centrali di Bergamo. Razionalizzare il transito dei veicoli nelle Ztl e istituire piazzole di sosta dedicate significa perseguire l’obiettivo di una mobilità sostenibile per tutti».

  • Gli operatori interessati al contributo possono trovare tutti i dettagli qui


Elementari in gita gratis sugli autobus di Bergamo

bus atb bergamo - città altaI bambini delle 32 Scuole Primarie del Comune di Bergamo possono da oggi viaggiare gratuitamente sugli autobus Atb per raggiungere i principali luoghi d’interesse didattico della città di Bergamo.

Il Comune di Bergamo ha infatti approvato il progetto “FuoriScuola”, che per i prossimi 10 mesi consentirà a migliaia di bambini di spostarsi in città sui mezzi pubblici serviti dall’Azienda Trasporti Bergamo senza costi aggiuntivi per le famiglie.

Si tratta di un vero e proprio “abbonamento straordinario cumulativo”: Atb ha stabilito in 60 euro il costo simbolico dell’abbonamento per ciascuna scuola e il Comune di Bergamo ha coperto l’intera operazione con un contributo di poco più di 1.900 euro.

Alle scuole aderenti saranno consegnate due speciali card di riconoscimento e due tesserini. Tra le norme di utilizzo, Comune e Atb hanno fissati il numero massimo di 30 persone per gruppo, tra bambini e accompagnatori, e gli orari, dalle 09.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30 dei giorni feriali scolastici, in modo da non creare disagio agli altri utenti presenti a bordo degli autobus.

Per organizzare il viaggio la scuola interessata deve solo segnalare, con apposito modulo, non meno di tre giorni prima della data programmata, il luogo di partenza e di arrivo agli indirizzi atbpoint@atb.bergamo.it e servizispeciali@atb.bergamo.it. Le segnalazioni permetteranno all’Atb di dare indicazioni circa orari e percorso.

«Un accordo di questo genere – spiega l’assessore all’Istruzione Loredana Poli – consente di incentivare le attività formative delle scuole primarie per l’anno 2015/16 nei principali luoghi d’interesse cittadino. In questo modo, non solo sarà più semplice organizzare mini-gite o attività extracurricolari in città, non solo si educano i ragazzi al trasporto pubblico e alla mobilità morbida, ma ciò può avvenire senza costi aggiuntivi per le famiglie. Non a caso, e giudicheremo a partire dai risultati di questo primo anno di attività, l’accordo potrà essere rinnovato anche per gli anni a venire».

«Con questa iniziativa abbiamo voluto dare sia una risposta concreta ed innovativa all’esigenza manifestata da molte scuole primarie di Bergamo – commenta Gianbattista Scarfone, direttore generale Atb -, sia completare un quadro di interventi rivolti a tutte le fasce scolastiche favorendo comportamenti e scelte di “mobilità sostenibile”. Oggi quindi siamo in grado di proporre diverse soluzioni dedicate ai bambini delle primarie, agli under 11 con la Junior Card, agli studenti delle superiori e dell’università con sconti sugli abbonamenti».


Riaperta la Carrara, ingresso e navette gratuiti fino a domenica

nuovi-bus-atb-631x354«Prendi l’auto e mettila da parte». È così che il Comune di Bergamo invita a fare visita all’Accademia Carrara nei quattro giorni che vanno dall’inaugurazione del 23 aprile a domenica 26, quando, per festeggiare la riapertura del museo, l’ingresso è gratuito.

L’Amministrazione e l’Atb propongono una navetta gratuita da piazza della Libertà al piazzale dello stadio la sera dalle 20 alle 00.15, visto che la pinacoteca e la prospiciente mostra di Palma il Vecchio alla Gamec (a pagamento) saranno aperte fino a tardi e che saranno organizzate diverse iniziative, compresa la notte bianca in Borgo Santa Caterina sabato 25.

Le corse effettueranno il seguente percorso di andata e ritorno: piazza della Libertà (fermata lungo via Petrarca in corrispondenza dell’uscita pedonale del parcheggio) – via Verdi (fermata in prossimità del parcheggio via Verdi) – piazzale Oberdan/Accademia Carrara (fermata in prossimità dell’edicola) – Stadio (fermata al parcheggio della curva sud).

Il collegamento sarà attivo dalle 20 alle 00.15 con autobus in transito ogni 20 minuti.

L’Amministrazione comunale consiglia di avvalersi dei parcheggi gratuiti del piazzale dello stadio e di piazzale Goisis (davanti al Lazzaretto) e di raggiungere piazza Carrara, che sarà chiusa al traffico, a piedi. Ricorda inoltre che tutti gli stalli davanti al PalaNorda sono riservati ai residenti della zona: rimangono aperti i parcheggi a pagamento del Preda Parking e del Parking Palasport in via Pitentino, per un totale di più di 300 posti auto. Nelle vicinanze vi sono altri parcheggi in struttura in grado di ospitare qualche centinaio di automobili, ad esempio quello di via Verdi 23/27, e altri gratuiti, come quello di via Buttaro, accanto al parco Goisis e poco distante dallo stadio Atleti Azzurri d’Italia.

Grazie al servizio navetta saranno serviti anche i parcheggi in struttura del centro di Bergamo, come quello di piazza della Libertà, di piazza Repubblica (a poche decine di metri dalle fermate del servizio), quello di via Piccinini e di via Borfuro (a poca distanza dalla fermata di Piazza della Libertà).

«La riapertura dell’Accademia Carrara sarà una grande festa per la città di Bergamo – spiega l’Assessore alla mobilità del Comune di Bergamo Stefano Zenoni –. Il Comune di Bergamo e l’Atb hanno messo a disposizione per l’occasione un servizio prezioso per garantire un sereno svolgimento delle manifestazioni per la riapertura, con un percorso studiato per servire diverse migliaia di posti auto: sarebbe un peccato rovinare tutto cercando parcheggio davanti alla Carrara».


«Tra auto in sosta e sottopasso, la stazione resta un caos»

sottopasso stazione bergamoBuongiorno direttore

sono un pendolare, uno dei tanti che ogni mattina approda alla stazione di Bergamo per andare al lavoro. I problemi dello scalo cittadino li conosciamo un po’ tutti, quasi annoiano. Ora, però, all’ennesima puntata sull’arredo della piazza mi sono chiesto: ma chi ci amministra i problemi li vede? Vengo al dunque. Ogni volta che piove e che la mia compagna viene a prendermi in auto alla stazione è un caos. Come è possibile avere quattro parcheggi in croce nell’area kiss and ride a fronte di un’affluenza così elevata di viaggiatori in orari cruciali? È evidente che non può funzionare. Va un po’ meglio quando si accompagna l’amico o il parente, molto meno quando lo si va a prendere, specie se piove o ci sono ritardi dei treni. Basta fare un giro in stazione, la sera, all’arrivo delle corse più affollate per vedere quante auto sono alla disperata ricerca di un punto di sosta. Era meglio prima. Forse il piazzale era più brutto, ma era sicuramente più funzionale.

L’altro problema è il sottopasso. Hanno costruito gli ascensori al centro del tunnel restringendo gli spazi di circolazione. Ebbene, la mattina è una bolgia e se si ha la valigia è davvero dura. Il problema è che il tunnel va ai binari ma va anche al sottopasso che sbuca in via Gavazzeni, quindi pendolari e studenti si accalcano nello stesso spazio. Domanda: è così difficile immaginare un ingresso separato per gli studenti che vanno al polo scolastico? Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata

 

stefano zenoni assessore bergamoConsapevole di entrambi i disagi segnalati dal nostro lettore, l’assessore alla Mobilità di Bergamo Stefano Zenoni può dare rassicurazioni sul primo «Sull’area kiss and ride – dice – c’è già l’impegno a mettere mano. È uno snodo che probabilmente è stato sottovalutato in passato. Si incrociano le auto di chi carica e scarica i passeggeri della stazione ferroviaria, i taxi, gli autobus urbani ed è anche l’accesso alla stazione dei servizi extraurbani. È indubbio che serve una nuova organizzazione, ma non sarà un intervento così immediato. Stiamo ragionando infatti con l’Atb su una sistemazione sostanziosa (nell’ambito della quale rientra anche il progetto di totem segnaletici e monitor al servizio di cittadini e turisti presentato nei giorni scorsi, occasione nella quale l’assessore ha risposto a questi quesiti ndr.) e non ci è sembrato il caso di far partire il cantiere in estate». «Tra le soluzioni – ricorda – c’è anche quella di prevedere la sosta gratuita per i primi 15 minuti nel parcheggio che sarà realizzato da Metropark tra la stazione della Teb e i binari della ferrovia». «Ciò che cercheremo di fare nel frattempo – annuncia – è spostare almeno una delle interferenze, per esempio trovando una diversa via d’accesso per gli autobus della Sab».

Sul problema dell’affollamento del sottopasso invece il Comune non può intervenire. «L’area fa capo a Centostazioni – ricorda Zenoni – , che ha progettato e realizzato la ristrutturazione. In effetti, con la collocazione degli ascensori per l’accesso ai binari lo spazio si è ristretto ed è aumentato il rischio di intasamento. Diciamo che il progetto è stato “parsimonioso”, ma grandi soluzioni con questa struttura non ne vedo. La vera alternativa sarebbe realizzare un secondo sottopasso verso via Gavazzeni al di fuori della stazione, per chi non arriva o sale sul treno ma deve semplicemente attraversare l’area». 

 


Albino, rivoluzione in centro. Arriva la “zona 30”

Albino Assessore Cristiano Coltura«Entro la fine dell’anno riqualificheremo il centro storico con una nuova zona 30». L’annuncio giunge dall’assessore ai Lavori pubblici e Commercio di Albino Cristiano Coltura che lunedì 9 marzo, insieme al sindaco Fabio Terzi, ha illustrato questo ambizioso progetto ai cittadini durante un’assemblea pubblica nella sala consiliare del Comune. Il restyling riguarderà le vie Mazzini, Vittorio Veneto e Sant’Anna e servirà non solo a rendere i pedoni più sicuri, ma anche a sanare situazioni di degrado che negli ultimi tempi hanno creato non pochi disagi nella zona: «Dobbiamo ridurre l’accattonaggio molesto, mettere fine alla presenza di escrementi di cani per le strade e combattere i fenomeni di sosta selvaggia che sono diventati sempre più frequenti lungo via Mazzini», spiega Coltura.

Assessore, c’è stata partecipazione dei residenti e dei commercianti all’assemblea?

«La sala consiliare ha accolto parecchi commercianti e residenti del centro storico, con una partecipazione di gran lunga superiore alle presenze che si riscontrano alle sedute dei consigli comunali. Il tema ovviamente era di particolare interesse per i cittadini e, soprattutto per coloro che risiedono o hanno un’attività nel centro storico. Dopo un breve intervento del sindaco Fabio Terzi e una mia introduzione sull’argomento, la parola è stata lasciata al pubblico che è stato da noi invitato ad esprimere opinioni, esigenze, aspettative, ma anche criticità in merito alla scelta che sta portando la nostra amministrazione ad attivare una zona 30 nel centro storico».

La precedente amministrazione aveva pedonalizzato questo tratto di strada. Voi invece avete fatto una scelta differente. Come mai questa decisione?

«Il progetto zona 30, che rappresenta uno dei punti principali del nostro programma amministrativo, si rende necessario per garantire maggiore sicurezza ai pedoni e regolamentare la sosta delle auto a seguito della riapertura al traffico di via Mazzini, avvenuta poco dopo il nostro insediamento. L’incontro ci ha fatto comprendere come molti cittadini ripongano su questo progetto le proprie speranze al fine di sistemare una volta per tutte le criticità presenti e passate: se da un lato la Ztl, istituita dalla precedente amministrazione, aveva ridotto il centro storico in un luogo triste e abbandonato, dove i pomeriggi d’inverno non invogliavano certo le persone a frequentare la via Mazzini, la poca regolamentazione della sosta avvenuta dopo la riapertura al traffico ha creato qualche malcontento. Come specificato dal sindaco, la riapertura della via Mazzini ha rappresentato il primo passo verso un cambiamento, consapevoli che l’attuale situazione comporta senza dubbio alcuni disagi, siamo oggi pronti a portare avanti un progetto risolutivo per il nostro centro storico e lo faremo con la collaborazione dei cittadini e dei commercianti, senza disattendere le aspettative di ognuno di loro».

C’è un buon clima di collaborazione, quindi…

«Gli interventi dei cittadini sono stati tutti propositivi e si è instaurato un clima di collaborazione che continuerà sicuramente anche in occasione di prossimi incontri. Ognuno ha portato le proprie testimonianze e opinioni, anche in relazione a questioni, particolarmente sentite, relative a esigenze di riqualificazione del centro storico che esulano dal progetto della zona 30».

Ovvero?

«Mi riferisco, in particolare, a situazioni di degrado denunciate da più persone, relative alla sempre più frequente presenza di escrementi di cani per le strade, alla necessità di ridurre fenomeni di accattonaggio molesto, all’opportunità di riqualificare la piazza San Giuliano o rifare il manto stradale di via Sant’Anna, oltre che combattere i fenomeni di sosta selvaggia che sono divenuti sempre più frequenti lungo via Mazzini».

Quali sono i tempi per la realizzazione della zona 30?

«Come amministrazione siamo pronti a proseguire nel progetto di zona 30 insieme ai nostri cittadini e ai nostri commercianti, in un processo condiviso. Il prossimo passo sarà la verifica delle esigenze di manovra dei titolari di accessi carrai in funzione della disposizione dei nuovi arredi urbani. Con l’aiuto della polizia locale valuteremo anche le possibilità di incrementare i posti auto esistenti per la sosta breve. Procederemo poi alla stesura del progetto vero e proprio, per cui stiamo anche valutando la possibilità di ricorrere a un concorso di idee che potrebbe portarci alla successiva realizzazione dell’intervento entro la fine dell’anno».

Per questo progetto state prendendo esempio da Bergamo?

«Ho apprezzato molto il progetto che il Comune di Bergamo vuole attuare per creare nel centro città percorsi pedonali sicuri, senza tuttavia porre particolari limitazioni al traffico. Siamo due amministrazioni di colore politico differente, ma con una ricetta comune per la riqualificazione del centro storico».


Stazione di Bergamo, il piazzale non spiazza più

totem stazione BergamoCittà alta e lì davanti ed è insieme biglietto da visita e punto di riferimento. Molto più difficile, per chi per la prima volta arriva nell’area della stazione di Bergamo capire in che direzione muoversi per raggiungere la propria meta, che sia il borgo storico o un quartiere, l’aeroporto, l’ufficio di informazioni turistiche o uno dei paesi della provincia. A dare una mano ci saranno tra qualche mese cinque totem con le indicazioni per orientarsi, collocati sul piazzale, alla stazione delle autolinee e nei pressi della stazione Teb. Tre di questi (due sulla piazza e quello alle autolinee) saranno anche dotati di monitor e metteranno a disposizione informazioni ulteriori, in primis quelle relative alla mobilità (orari, tariffe, condizioni del traffico, agevolazioni, tempi di attesa, taxi, servizi di noleggio di auto e biciclette), ma con la possibilità di ampliare il campo, anche grazie al fatto  che si sviluppano sull’ecosistema digitale E015, nato per favorire la condivisione e ottimizzare le informazioni in chiave Expo.

L’intervento è stato licenziato dalla Giunta comunale e sarà realizzato da Atb Mobilità. «Il progetto – ha ricordato il direttore generale dell’Atb Gianni Scarfone – nasce da uno studio più ampio commissionato alla società internazionale di consulenza in tema di trasporti Steer Davies Gleave ed è un contributo alla soluzione di un nodo per l’area, quello della razionalizzazione dei flussi di passaggio». Il capitolato di spesa è di 140mila euro e la prossima settimana si aprirà la gara tra le imprese per la realizzazione dei totem. «L’iter della procedura pubblica di assegnazione è di circa due mesi – ha ricordato Scarone -, dopo di che l’installazione non dovrebbe richiedere tempi lunghi, trattandosi di interventi senza particolari criticità. Non saremo pronti per l’apertura di Expo a maggio, ma di certo poco dopo». Di un altro passo avanti per Atb Mobilità, che sta anche realizzando il sistema di informazione per indirizzare verso i parcheggi con posti liberi, ha parlato il presidente Atb Alessandro Redondi, sottolineando come i totem non siano funzionali solo ad Expo «ma in prospettiva dei flussi turistici che interesseranno Bergamo anche dopo e naturalmente utili a migliorare l’informazione agli stessi cittadini. Con la possibilità ulteriore di interfacciarsi con l’aeroporto, il bike e il car sharing realizzando un’informazione ancor più integrata».

«Cinque totem con segnaletica e informazioni sulla mobilità indirizzeranno i flussi pedonali. Un progetto di Atb del valore di 140mila euro Con i totem – ha invece affermato l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – in piazzale Marconi si attua davvero quel polo intermodale che era nei piani ma non si era ancora realizzato del tutto. Insieme ai lavori di riallestimento architettonico secondo il progetto dell’architetto Ines Lobo, le segnaletiche di indirizzamento dei flussi pedonali daranno vita a quella grande stazione a cielo aperto che è nella nostra visione, dove confluiscono ferrovia, autobus di città, Teb, servizi extraurbani e taxi».