Dall’ombrello automatizzato alla piattaforma per creare birre: venti idee d’impresa in gara con Start Cup

start cup - partecipanti 2017
Tante soluzioni per la salute e l’assistenza, ma anche nuovi prodotti – dall’ombrello al braccialetto, all’arredamento -, piattaforme commerciali, formative e persino per creare birre personalizzate, app. Sono tante le nuove idee imprenditoriali nate nell’edizione 2017 di Start Cup, l’iniziativa di formazione e accompagnamento imprenditoriale dell’Università degli Studi di Bergamo, che vivrà la finale lunedì 9 ottobre, nell’ambito di BergamoScienza.

La giornata, al Campus universitario di Sant’Agostino, si articola in due momenti: dalle ore 15 le startup in gara si presentano al pubblico in una vera e propria “fiera delle idee”, allestita nel chiostro; dalle 17, nella cornice dell’Aula Magna, la finale, gara a colpi di elevator pitch davanti alla giuria e a due ospiti d’eccezione: Olivia Nicoletti, Cambridge Enterprise, esperta in nanotecnologie, e Vincenzo Russi, presidente e amministratore delegato di e-Novia, spin-off dell’Università di Bergamo, che si occupa di creazione di spin-off, accelerazione d’impresa, sviluppo di proprietà intellettuale e trasferimento di innovazione alle imprese.

Da cinquanta, sono giunti fino alla fase finale venti team. I loro progetti si confronteranno direttamente con una giuria tecnica e successivamente saranno presentati con il format dell’elevator pitch (ovvero il discorso che un imprenditore farebbe ad un investitore se si trovasse per caso con lui in ascensore), davanti al pubblico di BergamoScienza, giurati – sia di estrazione imprenditoriale che accademica – ed investitori.

I progetti vincitori si aggiudicano premi in denaro e viaggi presso le capitali europee della formazione imprenditoriale.

Da quest’anno, i progetti che partecipano a Start Cup Bergamo avranno ancora più opportunità di sviluppo: dopo l’evento finale, infatti, l’Università degli Studi di Bergamo continuerà ad offrire la propria collaborazione diretta attraverso un percorso di accreditamento e di supporto finalizzato all’apertura dell’impresa.

Il percorso, nel suo insieme, si articola in più passaggi: eventi di orientamento, che coinvolgono i tre campus UniBg (Ingegneristico, Economico-Finanziario, Umanistico); il collegamento con l’iniziativa “Campus Entrepreneurship”, che ha previsto borse di mobilità per sviluppare l’idea d’impresa in un contesto internazionale durante la fase di formazione imprenditoriale; evento di raccolta di idee durante lo Start Cup Weekend (26 e 27 maggio 2017) e la fase dedicata alla formazione imprenditoriale (4 mesi in totale), il cuore di Start Cup Bergamo, che ha supportato i team imprenditoriali nel trasformare la propria idea in un business plan mediante una formazione approfondita ed un affiancamento da parte di accademici ed esperti dello startup d’impresa.

Le idee in gara

  • AISent (di Michele Ermidoro) – Un innovativo sistema di allerta per luoghi pubblici, basato sul riconoscimento dei suoni.
  • ArgoChem (di Claudio Colleoni) – Un prodotto chimico ad alto valore aggiunto e a basso impatto ambientale.
  • Articolo 34 (di Gabriele Pellicioli) – Piattaforma per la formazione online degli aspiranti avvocati.
  • Certificar (di Stefano Lussana) – App per smascherare le automobili con chilometraggio contraffatto.
  • DeliGreen (di Valentina Moro) – Una piattaforma che integra la filiera dei prodotti “Green”, facilitando lo scambio di informazioni tra il produttore e il consumatore.
  • Ermes (di Riccardo Tripepi) – Carrozzina innovativa per persone con disabilità, che punta a facilitare i movimenti del paziente e dei suoi assistenti.
  • FactoryBrewer (di Giorgio Pirovano) – Piattaforma per la creazione di birre personalizzate assistiti da esperti.
  • Farmemo (di Alessio Longhi) – Un innovativo promemoria “smart” per l’assunzione di farmaci.
  • HealthHelper (di Antonio Surace) – Social network a supporto dell’approvvigionamento di farmaci da parte dei pazienti.
  • HowToPay (di Luca Armanni) – Soluzioni tecniche di pagamento adattabili e personalizzate.
  • Istruzioni Parlanti (di Graziella Carbone) – Audio-cartoline per persone anziane.
  • LetsFit24 (di Frederic Nicolas Didier) – Servizio per l’allenamento in palestra ovunque ed in ogni momento.
  • Limitless (di Luca Merisio) – Soluzioni modulari riadattabili per l’arredamento “smart”.
  • Stefano Carrara (di MarketPlace B2B) – Piattaforma per lo scambio commerciale tra aziende di diversi settori.
  • PigreQuo (di Paolo Salvi) – Rilavorazione di materiali grezzi per la produzione di beni rivolti ad un mercato d’elite.
  • Pocket Umbrella (di Simone Pelati) – Innovativo ombrello automatizzato e compatto.
  • Q-Walk (di Niccolò Sala) – Dispositivo per la riabilitazione dei pazienti con problemi di deambulazione.
  • Save The Bridge (di Edoardo Nodari) – Sistema per la mappatura e il monitoraggio dei ponti sulla viabilità ordinaria.
  • Twisty (di Martina Garletti) – Innovativo bracciale per il mercato del fashion.
  • UniBooKapp (di Greta Zamperoni) – Piattaforma per la compravendita di materiale scolastico e universitario.

L’evento è ad ingresso libero. È raccomandata la prenotazione on line sul sito di BergamoScienza.

 


Selvino, la funivia diventa alloggio e in rete è già un successo

selvino - funivia alloggio - cablewayroom (1)

Potenza dei social (e delle idee originali). Da qualche giorno Ivan Tiraboschi, 44 anni elettricista di Selvino, sta sperimentando in prima persona gli effetti della “viralità”.

Quello che ha fatto, del resto, un bel po’ di curiosità lo suscita. Ha recuperato una cabina dismessa della funivia Albino-Selvino (quelle rosse, per tanti anni parte integrante del paesaggio della vallata) e vi ha ricavato, lavorandoci personalmente, un alloggio del tutto fuori dagli schemi: la cabina, al primo piano, ora tinteggiata di bianco, sormontata da una camera da letto con pareti in vetro e poi mini veranda e piscina a completare la suggestione di “un piccolo posto tutto speciale dove passare la notte”. In pratica una versione nostrana delle case sugli alberi o delle dimore più alternative e stravaganti che tanto piacciono ai siti di viaggi e ai viaggiatori più trendy.

selvino - funivia alloggio - cablewayroom (2)Le immagini presenti sulla pagina Facebook “Cablewayroom” hanno fatto il resto ed è partita una catena di condivisioni che ha preso in contropiede l’ideatore. «La pagina è aperta da gennaio e racconta le fasi della realizzazione del progetto dall’arrivo della funivia in poi – dice Tiraboschi -. Non so cosa sia successo, ma negli ultimi due giorni siamo passati dal centinaio di “mi piace” a 1.500, cresciuti in poche ore, con 25mila persone coinvolte e richieste di informazioni che non riesco più a seguire. La stessa cosa è capitata con il sito che, sebbene ancora in fase di costruzione, ora conta una quarantina di contatti ogni giorno, da tutta Italia».

Un tale riscontro lo ha reso felice (vedi i post commossi) ma lo ha anche spiazzato. La struttura infatti non è ancora aperta e, con l’aiuto del Comune e delle autorità competenti, l’intraprendente elettricista si sta occupando della parte relativa alle autorizzazioni e conformità, non così immediata data l’eccezionalità della location.

Per mettersi al riparo da un assalto di curiosi che da virtuale potrebbe diventare concreto e non gestibile (il caso delle Maldive di Milano è un ammonimento) Tiraboschi preferisce non dare troppi dettagli su dove sorge la cablewayroom, assicura però una vista incantevole sulla Val Seriana, un po’ come quella che si gode appesi ai cavi della funivia.

selvino - funivia alloggio - cablewayroom (3)L’idea di realizzare un alloggio turistico un po’ pazzo l’aveva già da tempo. Abbandonata, per le difficoltà di realizzazione, quella della stanza sull’acqua, si è messo sulle tracce della vecchia cabina della funivia, che per un certo periodo era stata utilizzata a Selvino come ufficio di informazione turistica e poi abbandonata. L’ha ottenuta attraverso un bando pubblico del Comune e in sette mesi ha dato vita al suo pezzo unico.

Il primo piano è dato la cabina stessa, che conserva tanto di pali e quadro di comando. Vi si trova lo spazio per sistemare i bagagli e quello per la colazione, con altalene in legno al posto delle sedie. Attraverso una scaletta si accede al piano superiore dove si apre la stanza da letto panoramica, con l’arcata della funivia, ossia il blocco che collegava la cabina alle funi, che è diventata testata del letto.

selvino - funivia alloggio - cablewayroom (4)Entrambi i piani hanno riscaldamento a pavimento, la piscina è riscaldata per poter essere utilizzata anche d’inverno, il materasso è ad acqua e il tetto-lucernario permette di godersi la vista del cielo. Unico neo: il bagno è staccato dal piccolo nido, ma il progetto prevede di ovviare anche a questa scomodità. Tiraboschi ha già fissato anche le regole per l’accesso: non sono ammessi animali e bambini, ci si può stare solo in due ed è vietato fumare.

Ha scelto Facebook per condividere da subito tutte le fasi verso la realizzazione di quella che lui stesso definisce “folle idea”, mostrando l’arrivo della cabina, il procedere dei lavori, chiedendo consigli per la scelta del logo e persino sui prezzi. La rete ha risposto!