Sicurezza, da gioiellieri e antiquari l’invito ad abbassare la mascherina

Sicurezza, da gioiellieri e antiquari l’invito ad abbassare la mascherina

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Il gruppo Gioiellieri e Antiquari Ascom Confcommercio Bergamo ha predisposto un cartello, in cui invita tutti i clienti ad abbassare la mascherina e a rivolgere lo sguardo a volto scoperto alla telecamera esterna prima dell’ingresso nei negozi, o a farsi riconoscere vis a vis, attraverso la porta a vetri. In vista della riapertura, la categoria si prepara ad affrontare la “fase 2” in sicurezza: “Per le nostre attività, la porta chiusa è un’esigenza e una tutela insostituibile- commenta Alessandro Riva, presidente del Gruppo Gioiellieri e antiquari Ascom Confcommercio Bergamo-. Purtroppo nel nostro Paese all’inizio dell’epidemia non sono mancati casi di rapina e furto con destrezza con volto coperto da mascherina e da sempre la nostra categoria è presa di mira da malviventi, spesso camuffati da cappelli, sciarpe e occhiali scuri. L’invito, prima di accedere ai nostri negozi, ad abbassare la mascherina – che resta obbligatoria all’interno dei nostri punti vendita a tutela della salute di tutti- è un semplice gesto che ci auguriamo possa metterci al riparo da questi spiacevoli eventi”. L’iniziativa dei Gioiellieri e antiquari va così a tutelare l’esigenza di identificare i clienti con divieto di apertura della porta del negozio a volto coperto, ma garantisce il pieno rispetto della normativa per prevenire contagi che prevede l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’interno del punto vendita. “I nostri negozi sono a disposizione della clientela per garantire visite anche su appuntamento, ad ulteriore tutela della sicurezza di tutti-continua Riva-. Così garantiamo anche la più alta attenzione possibile alla clientela per i loro acquisti, che nei nostri negozi comportano sempre anche un alto investimento emotivo e affettivo”. La categoria in questi mesi di chiusura ha registrato ingenti perdite, come sottolinea il direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini: “Lo stop a cerimonie, fondamentale per il settore, ha penalizzato fortemente il comparto”. 

Ecco il cartello