In accordo con il Governo, il 14 marzo sindacati e imprese hanno firmato un protocollo per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori dal possibile contagio da nuovo Coronavirus e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro. Il protocollo è stato integrato il 24 aprile ed è inserito come allegato 6 nel DPCM 26 aprile 2020.
L’Area Sistemi Gestionali e Sicurezza di Ascom Confcommercio Bergamo ha predisposto una serie di convenzioni con alcune aziende del territorio per l’acquisto di dispostivi di sicurezza, sanificazione e per l’adattamento della propria attività per prevenire contagi da Covid-19. Gli accordi, stipulati con aziende primarie del settore, consentono ai soci di acquistare a prezzi scontati, dispositivi di protezione individuale, piantane e gel disinfettante, pareti e divisori in plexiglass, sistemi di rilevazione della temperatura corporea e pannelli in composto di fogli di carta pressata. Tra i partner anche un’azienda specializzata nella sanificazione all’ozono.
“Gli accordi consentono ai nostri soci di mettere in sicurezza le loro imprese, i lavoratori e la clientela, in tutti gli aspetti in cui è possibile intervenire- spiega Andrea Comotti, responsabile dell’Area sistemi gestionali Ascom Confcommercio Bergamo-. Siamo a disposizione per offrire una consulenza personalizzata ad ogni impresa e predisporre un piano d’intervento per innalzare al massimo le protezioni e ridurre e arginare ogni eventuale contagio”.
Ascom ricorda che le imprese possono accedere al bando Impresa Sicura per mettersi in sicurezza per la ripartenza, che stanzia risorse pari a 50 milioni di euro.
L’intervento, previsto dal decreto Cura Italia (DL 18/2020, articolo 43, comma 1), punta a sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese, di qualunque dimensione e operanti su tutto il territorio nazionale. Il bando di Invitalia consente alle aziende di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale (DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.
Il rimborso è concesso fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile. L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa – a cui sono destinati i dpi– e fino a un massimo di 150mila euro per impresa.
L’importo minimo rimborsabile è di 500 euro.
Per incentivare le attività di sanificazione degli ambienti di lavoro da parte delle aziende, il decreto «CuraItalia»del 17 marzo ha introdotto un credito di imposta a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi pari al 50% delle spese sostenute e documentate fino a 20 mila euro per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro