Seriate, dopo la rapina alla farmacia un presidio per chiedere più sicurezza

La modalità con cui è stata compiuta l’ultima rapina – lo scorso venerdì, allo scoccare dell’ora di chiusura – ha acceso ulteriormente i riflettori sul problema sicurezza della farmacia comunale 1 di Seriate, in via Paderno. A mettere a segno il colpo è stato infatti un individuo con indosso la maschera di un cattivo dei cartoni animati, Skeletor della saga di He Man, che ha scaricato il contenuto di un estintore in polvere nei locali ed è fuggito con circa 300 euro presi dalla cassa, lasciando nel panico le due addette presenti al momento.

Al quattro episodio criminoso subito quest’anno, le dipendenti hanno denunciato di sentirsi impotenti di fronte alla criminalità, in balia degli eventi senza tutele da parte del Comune, anche per via della cattiva illuminazione dell’area, e senza la vigilanza delle forze dell’ordine. Per testimoniare la propria solidarietà al personale della farmacia (in tutto quattro persone) e chiedere una svolta sul tema della sicurezza il Pd di Seriate ha organizzato lunedì 9 novembre, alle ore 18, un presidio fuori dall’esercizio. «Con quella di venerdì scorso – spiega in una nota – è la quarta volta quest’anno che la farmacia di via Paderno subisce una rapina. Ma a Seriate sono vittime di rapina famiglie e imprese commerciali. L’amministrazione comunale, a guida leghista, che della sicurezza fa una bandiera, non riesce però a attuare una politica che produca risultati concreti. Con questo presidio, al quale hanno aderito altre organizzazioni, associazioni e cittadini, si vuole manifestare solidarietà alle farmaciste, chiedendo all’amministrazione di porre al centro la sicurezza, che non è evidentemente garantita da parole e proclami e neppure da sceriffi in pensione».

Sull’episodio il sindaco Cristian Vezzoli replica: «La Farmacia comunale 1 di via Paderno ha sempre erogato ottimi servizi e realizzato un fatturato in continua crescita. L’amministrazione comunale ha sempre tutelato le sue attività e lavoratrici. Anche adesso che la farmacia è stata messa in vendita, per potere realizzare servizi per la Città con l’incasso, il Comune ha posto la massima attenzione verso le dipendenti, che sono state reintegrate e non è stata aperta nessuna mobilità o fatto alcun licenziamento».

«Purtroppo – prosegue – è difficile prevedere l’arrivo di malintenzionati. La farmacia è sotto il controllo di un sistema di videosorveglianza, dei pattugliamenti degli agenti di Polizia locale, dei Carabinieri e della Polizia. Il problema risiede nella piccola criminalità che non si fa intimorire dalla presenza o meno della luce dei lampioni. Spiace constatare che le farmaciste affidino alla stampa locale le loro riflessioni in tema di sicurezza, su cui non era mai stata fatta alcuna lamentela. Sinora le loro uniche istanze erano per il posto di lavoro garantito. Inoltre quando una farmacia comunale viene rapinata le vittime non sono solo le dipendenti ma l’intera comunità per il danno che subisce per la violazione di propri servizi e strutture».

Quanto all’iniziativa pubblica, «è inutile organizzare un presidio politico», commenta. «Se il Pd di Seriate chiede sicurezza rivolga le sue richieste al premier, che continua a tagliare fondi alla polizia e non ha stanziato alcuna risorsa per la sicurezza e la legalità nelle città. Spiace constatare che il Pd locale non perde occasione per strumentalizzare fatti nel proprio interesse! Così facendo però si esasperano i problemi senza dare alcun reale contributo alla loro soluzione!»