Palma il Vecchio, una prima mondiale

Lo sguardo della bellezza si posa su nobili dame, commoventi Madonne, ma anche sul fascino ambiguo di soggetti iconografici ricorrenti d’ispirazione biblica come quello di Giuditta che tiene stretta a sè la testa di Oloferne e dell’Adultera additata da Cristo. Si è inaugurata ufficialmente alla GAMeC l’attesa mostra di Palma il Vecchio, aperta al pubblico e ai turisti di Expo dal 13 marzo al 21 giugno. E’ una prima mondiale, resa possibile dalla collaborazione dei più grandi musei d’Europa per restituire a Bergamo uno dei più grandi artisti cui abbia dato i natali, e fortemente voluta e promossa dalla Fondazione Creberg, dall’Università di Bergamo e dal Comune e sponsorizzata da Sacbo. Per la prima volta la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea riunisce in una grande retrospettiva più di trenta capolavori di Palma il Vecchio provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private italiane e internazionali: dalla National Gallery di Londra alla Gemaldegalerie di Dresda e di Berlino, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna all’Ermitage di San Pietroburgo al Louvre di Parigi. E ancora, dagli Uffizi di Firenze alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, da Galleria Borghese a Roma al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, fino alle collezioni inglesi della Regina Elisabetta. Per la prima volta il famoso Polittico di Santa Barbara lascia la sua sede naturale di Santa Maria in Formosa a Venezia e le sei tavole centrali della Presentazione della Vergine della Parrocchia Prepositurale Santa Maria Annunciata di Serina, paese natale dell’artista bergamasco, si uniscono ai capolavori con soggetti sacri, sullo sfondo di paesaggi di grande bellezza e grazia agreste come nell’Incontro di Giacobbe e Rachele, in prestito da Dresda.

IMG_0051L’artista, amatissimo dalla committenza privata, restituisce con le sue opere ritratti femminili pronti ad incarnare gli ideali del Rinascimento maturo: con la Dama in blu di Vienna e la Bella del Thyssen-Bornemisza di Madrid – un tempo opera della collezione di Ippolito d’Este- si fissano i canoni di bellezza cinquecenteschi, con donne dalle forme morbide, vesti ricche dalle ampie gonne pronte a dettare, assieme alle prime camicie plissettate, la moda italiana nelle corti europee. Non a caso ad accogliere i visitatori vi sono due grandi abiti ispirati alle dame del Palma e tessuti di grande pregio, restituiti in tutti i riflessi e le complesse trame dal pennello dell’artista. Oltre ai giochi di sguardi, sorprendenti ne il Cristo e l’Adultera concesso in prestito dall’Ermitage e ancora nell’Incontro di Giobbe e Rachele, la ricerca dei colori e della tridimensionalità rappresentano le cifre distintive dell’arte di Jacopo Negretti, consacrato alla storia come Palma il Vecchio. Il visitatore ha una vera e propria ricostruzione della tecnica pittorica del Palma, ripercorsa in una sala in tutti i suoi passaggi dalla tela, trattata dall’artista a più mani con colla di coniglio, al disegno preparatorio, dalle piramidi di colori estratti dalla natura e ridotti in polvere con arte da alchimista, ad un’illustrazione di alcune fasi del restauro di grandi opere riportate all’antico splendore. Nelle montagne e nelle distese verdi coronate di romite chiesette, si può rivedere una nostalgica e autentica ricostruzione dell’artista, consacrato a Venezia, delle vallate bergamasche e di alcuni angoli della sua terra d’origine.

palma 2La mostra che celebra Expo 2015 a suon di cultura – e vanta il patrocinio del Mibact e del Ministero delle Politiche Agricole- riporta il territorio al centro di un percorso virtuoso e, grazie alla Fondazione Creberg, restituisce splendore ad opere di grande valore come le tavole del Polittico di Serina e la tela dell’Adorazione dei pastori di Zogno. La retrospettiva di Palma rappresenta l’occasione per tutte le realtà del territorio: i Maestri del Paesaggio colorano e punteggiano di fiori e piante lo spazio esterno della GAMeC, le iniziative collaterali raggiungono il visitatore in ogni dove, dai negozi ai ristoranti, celebrando l’artista,  da sempre annoverato tra i grandi della pittura veneta, con grande orgoglio bergamasco.
La mostra, ospitata nelle sale della GAMeC in Via San Tomaso, 53 a Bergamo, è aperta dal lunedì alla domenica con i seguenti orari: lunedì-giovedì: 9.00-19.00; venerdì, sabato, domenica e festivi: 9.00-20.00. La biglietteria chiude un’ora prima.

035.0930166

www.palmailvecchio.it