Da Lions a Lions. E’ con questo spirito che nasce “Bergamo. Le mura, la città, il territorio” l’album ideato e realizzato dal Lions Club Bergamo Host e presentato questa mattina nella sala convegni dell’Urban Center alla presenza dell’Assessore alla cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, del presidente di Turismo Bergamo, Luigi Trigona. «E’ una pubblicazione pensata per presentare la terra Bergamasca ai soci Lions che verranno a visitare l’Esposizione Universale – ha spiegato la Presidente del Lions Club Bergamo Host, Paola Troiani – -. E’ un Album che racconta Bergamo e che sarà trasmesso in forma digitale a tutti i Distretti LIONS nel mondo, raggiungendo un milione e 500 mila soci». «L’Album nasce per suscitare la curiosità su Bergamo e la provincia e presenta tutta la complessità e la ricchezza del territorio» ha aggiunto Franco Mazza, coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato la pubblicazione. Il volume, di poco più di cento pagine con testi sintetici tradotti a fronte in inglese e francese, lascia ampio spazio alle immagini con un apparato fotografico per lo più inedito e attuale. Protagonista è il territorio bergamasco presentato da differenti angolazioni: dal punto di vista storico, artistico, ambientale, con un occhio di riguardo alle eccellenze agro-alimentari e produttive della zona.
«E’ un Album in cui parlano le immagini- ha detto Luigi Trigona, presidente di Tursimo Bergamo – alcune stupende e suggestive e che invogliano a vistare la città, immortalata in alcuni scorci di suprema bellezza. Questa è un’iniziativa che rientra tra quelle proposte in vista di Expo ma che agiscono come leva nel tempo. Non dobbiamo lasciarci pendere dall’ansia di Expo, ma lavorare per obiettivi di più ampio respiro, che vanno oltre l’Esposizione Universale». La pubblicazione è arricchita da citazione anche di artisti, scrittori e poeti che hanno visitato Bergamo e ne sono rimasti ammaliati, come Francesco Petrarca, che in una lettera a Neri Morando scrive: “Semper in oculis Pergamun, Italiae alpina urbs”, o come D’Annunzio, che per descrivere il fascino di Bergamo scrive : “Bergamo città geniale in sapienza e in prodezza, in meditazione e azione, solitaria e raccolta sul colle, in ogni tempo conciliò la forza delle opere e la disciplina del pensiero….ed ebbe in Bartolomeo Colleoni un protettore dei poeti, in Francesco Nullo un inventore di pratici ordegni,…e impresse alle forme d’arte un’appassionata eleganza, dagli intagli del Fantoni alle melodie del Donizetti….Bergamo tenace nel custodire tutto il passato, audace nel percorrere tutto l’avvenire…”.