Dopo oltre un semestre di attività è tempo di bilanci per lo sportello informativo Expo di Ascom Bergamo, progetto che ha fatto registrare un notevole interesse da parte dei destinatari. Sono state infatti oltre 80 le imprese, appartenenti a diverse categorie, che hanno colto le opportunità offerte dal Progetto “Prepariamoci all’Expo”, ricevendo informazioni e assistenza in riferimento ad Expo 2015, con consulenze mirate in base ai differenti settori di interesse.
L’idea, lo ricordiamo, era nata dalla diretta osservazione del tessuto imprenditoriale del territorio bergamasco, popolato da un gran numero di piccole e medie imprese pronte ad accogliere le novità e le prospettive di sviluppo legate all’imminente Esposizione Universale.
Tra le categorie coinvolte è emersa in maniera netta la presenza di albergatori e ristoratori, panificatori e pasticceri, particolarmente attratti dalle prospettive aperte dall’Expo in chiave turistica e dall’attenzione che questa rivolge ai temi dell’alimentazione e delle produzioni agricole di qualità. In particolare, i ristoratori che hanno aderito al progetto sono risultati animati dalla volontà di migliorare la propria offerta sia aggiungendo cultura ai piatti proposti alla clientela, sia inserendo nei propri menù le tipicità del territorio. Del resto, non dimentichiamo che nel nostro territorio provinciale e regionale, grazie ad una rete di decine di prodotti Dop e Igp a qualità regolamentata, certificati dall’Unione europea, e ad una ancor più numerosa serie di prodotti agroalimentari tradizionali, garantiti da Ministero e Regione, possiamo contare su un patrimonio agroalimentare di primaria importanza da valorizzare attraverso le imprese dedite alla ristorazione e all’accoglienza. Sotto questo profilo l’appuntamento di Expo costituisce un’occasione unica affinché tale patrimonio bergamasco e lombardo sia sempre più riconosciuto a livello internazionale.
Rilevante è stata anche l’affluenza allo sportello da parte dei grossisti dell’agroalimentare, fermamente determinati a dare valore ai propri prodotti e ad approfondire temi di Expo di grande portata, quali quelli della sicurezza alimentare e della ricerca della qualità. Evidente è risultata la volontà dei grossisti di creare progettualità che, attraverso prodotti provenienti da tutto il mondo, potessero evidenziare come attraverso il cibo ogni giorno sia possibile dialogare con la cultura e la tradizione di diversi Paesi.
L’illustrazione delle caratteristiche del sito espositivo e delle opportunità che esso offre per le diverse categorie aziendali ha rappresentato uno dei filoni di consulenza più apprezzati durante l’attività di sportello svoltasi da giugno a dicembre 2014.
Numerosi imprenditori hanno richiesto inoltre dettagliate indicazioni sulle procedure da seguire per l’iscrizione al catalogo Fornitori della Camera di Commercio di Bergamo e della stessa Expo, dimostrando una concreta volontà di partecipazione.
Un capitolo altrettanto significativo dell’attività svolta nell’ambito del progetto è dato dalle consulenze erogate alle imprese in materia di promozione e comunicazione, con particolare riferimento alle strategie da implementare per migliorare e potenziare la propria immagine commerciale attraverso il web e la comunicazione ‘social’. Peraltro, il ripensamento dell’immagine aziendale in chiave Expo ha messo ancora una volta in evidenza come i temi della grande manifestazione siano trasversali a diverse categorie di imprese.
Tra i filoni di promozione dell’immagine aziendale sui quali sono state fornite consulenze puntuali rientra indubbiamente quello ambientale. Al di là dell’ottenimento o meno di determinati finanziamenti pubblici legati ad alcuni programmi intersettoriali di rilevanza ecologica, emerge la consapevolezza che essere imprenditori attenti all’ambiente e allo sviluppo sostenibile può portare anche evidenti vantaggi di mercato, soprattutto per coloro che puntano ad avere un rapporto diretto con i clienti e i consumatori finali.
Un importante valore aggiunto emerso nel corso dello svolgimento del progetto è altresì identificabile nelle logiche collaborative che si sono potute innescare facendo entrare in contatto tra loro piccole e medie imprese desiderose di raggiungere traguardi di più alto profilo mediante meccanismi cooperativi e attraverso la partecipazione a reti di imprese, per lo più informali. Alcune delle iniziative nate in un’ottica di collaborazione sono sorte perfino in modo spontaneo mediante incontri e confronti più o meno occasionali tra imprenditori che si rivolgevano contemporaneamente allo sportello, ma ciascuno con singole istanze e specifiche esigenze, animati semplicemente dall’intenzione di concretizzare la propria idea imprenditoriale. Altre aggregazioni, invece, sono nate a seguito degli stimoli e degli incentivi legati a specifici bandi o ad eventi promozionali.
Ad ogni modo, tutto ciò potrebbe favorire nel prossimo futuro la nascita di reti di imprese aperte, partecipate e costruite dal basso, che consentano a imprenditori e professionisti di mettere in comune le proprie esperienze e di progredire tutti insieme. Sotto questo profilo, non è da escludere che dai lavori dello sportello Expo possano derivare i prodromi di circuiti organizzati di imprese disponibili ad operare, ad esempio, secondo una logica “distrettuale”, in linea con le prerogative della collaborazione e della cooperazione. Queste ultime possono identificare senza dubbio un vero e proprio lascito dell’Esposizione Universale a beneficio del territorio e delle comunità locali.
Nel corso del semestre di attività si è manifestata la propensione di un nutrito numero di PMI di intraprendere percorsi imprenditoriali legati all’innovazione, alla creatività e alla diversificazione.
Questa tendenza è da giudicare assai positivamente, soprattutto se si considera che, generalmente, in situazioni di incertezza come quella attuale, la maggior parte delle aziende risulta restia ad esplorare sistematicamente ambiti produttivi, commerciali e di servizio diversi dal proprio. Nel corso degli oltre sei mesi di attività dello sportello Expo, al contrario, si è fatto leva con successo sulla prospettiva dell’Esposizione e degli eventi ad essa collegati quali occasione per avviare una seria riflessione sui vantaggi della diversificazione e dell’innovazione.
Nel complesso è emersa la volontà di molti imprenditori e operatori di reagire alla situazione di generale difficoltà che investe da tempo la quasi totalità dei comparti economici. Ne è risultato uno scenario incoraggiante, caratterizzato dalla presenza di qualificate energie imprenditoriali e professionali. L’auspicio è che i risultati sin qui ottenuti possano a loro volta rappresentare un nuovo punto di partenza per elaborare progetti e soluzioni sempre più rispondenti alle esigenze delle aziende, mettendo a frutto, anche dopo Expo, quanto emerso nel lungo e variegato percorso di avvicinamento e preparazione all’Esposizione universale.