Lavoro, tutte le novità in materia di sicurezza nei 18 articoli del decreto

Lavoro, tutte le novità in materia di sicurezza nei 18 articoli del decreto

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Il Governo ha dato il via libera a un pacchetto di misure urgenti per la sicurezza sul lavoro. Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre 2025 – ancora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – introduce 18 articoli con un obiettivo chiaro: rafforzare la cultura della prevenzione e abbattere il numero di infortuni attraverso tecnologia, controlli più stringenti e un sistema di incentivi e sanzioni che premia le aziende virtuose e colpisce più duramente chi non rispetta le regole.
L’Area Sicurezza, Qualità e Ambiente Confcommercio Bergamo mette in evidenza tutte le novità introdotte ed è a disposizione (sicurezza@confcommerciobergamo.it  035 4120325)  per consulenze e chiarimenti.

Il sistema premi-punizioni per le aziende

Il decreto introduce un meccanismo di incentivi destinato a premiare le imprese con buoni risultati in materia di sicurezza. Dal 1° gennaio 2026, l’INAIL potrà rivedere le aliquote dei contributi, applicando sconti più consistenti alle aziende virtuose. Parallelamente, vengono introdotte cause di esclusione dai bonus per chi non rispetta gli standard. Nel settore agricolo, per entrare nella Rete del lavoro di qualità – che dà accesso a una quota riservata delle risorse INAIL – le imprese dovranno dimostrare di non aver ricevuto condanne penali o sanzioni amministrative in materia di sicurezza negli ultimi tre anni. Il decreto promuove anche l’adozione di sistemi per tracciare i “near miss”, i mancati infortuni che spesso anticipano incidenti più gravi. Le imprese con più di quindici dipendenti che implementeranno modelli organizzativi avanzati per monitorare questi eventi potranno accedere a incentivi economici e premiali.

Formazione obbligatoria anche per le piccole imprese

L’aggiornamento periodico dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) diventa obbligatorio anche per le imprese sotto i 15 dipendenti, eliminando una disparità che lasciava scoperte migliaia di piccole realtà. Contestualmente, sale il livello qualitativo richiesto agli enti di formazione: l’accordo Stato-Regioni definirà criteri e requisiti più stringenti per l’accreditamento.

Alternanza scuola-lavoro, più tutele e stop alle lavorazioni rischiose

Per gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, il decreto estende la copertura assicurativa INAIL anche agli infortuni in itinere (durante il tragitto casa-scuola-lavoro) e blocca la partecipazione alle lavorazioni ad elevato rischio. Una misura che arriva dopo le tragedie che hanno coinvolto giovani studenti in stage e tirocini. L’INAIL finanzierà inoltre borse di studio per i figli e familiari superstiti di lavoratori deceduti per infortuni o malattie professionali, in un’ottica di sostegno concreto alle famiglie colpite.

Test antidroga e antialcol nei lavori ad alto rischio

Nelle attività ad alto rischio di infortuni, i datori di lavoro potranno richiedere visite mediche straordinarie quando vi sia ragionevole motivo di sospettare che un lavoratore si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol. Una misura preventiva che mira a evitare incidenti causati da stati alterati.

Più ispettori e controlli mirati

Il decreto stanzia risorse per potenziare gli organici dell’INAIL, dell’Ispettorato nazionale del lavoro e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro. L’attività di vigilanza sarà concentrata sulle aziende che ricorrono al subappalto, ritenuto uno dei fattori di maggior rischio per dumping contrattuale e violazioni delle norme di sicurezza. Le sanzioni comminate dalle ASL verranno destinate esclusivamente al rafforzamento dei servizi SPRESAL (Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), alla sorveglianza epidemiologica e alla formazione professionale degli operatori.

Il badge digitale entra nei cantieri

La novità che finora ha fatto più rumore è l’introduzione obbligatoria del badge digitale per tutti i lavoratori impiegati in cantieri edili, sia in appalto che in subappalto, pubblici o privati. Si tratta di una tessera di riconoscimento dotata di codice univoco anticontraffazione che permetterà di tracciare la presenza dei dipendenti e contrastare il lavoro nero. Il sistema sarà integrato con la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa): per i lavoratori assunti attraverso questa piattaforma, il badge verrà generato automaticamente e precompilato con tutti i dati identificativi. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale che consenta di monitorare in tempo reale i flussi di manodopera e verificare la regolarità delle posizioni lavorative. Entro sessanta giorni dalla conversione in legge, un decreto attuativo definirà le modalità operative, comprese le misure di controllo e sicurezza nei cantieri. Ma la portata del badge non si fermerà all’edilizia: il Governo ha previsto di estendere l’obbligo ad altri settori ad alto rischio, da individuare entro due mesi dall’entrata in vigore del decreto.

Patente a crediti, le sanzioni raddoppiano

Sul fronte della patente a crediti – già obbligatoria per le imprese edili – il decreto alza l’asticella. Le sanzioni per chi opera senza patente passano da 6.000 a 12.000 euro, raddoppiando la multa prevista. Non solo: la decurtazione dei punti scatterà immediatamente alla notificazione del verbale di accertamento, senza attendere l’esito di eventuali ricorsi. Gli ispettori del lavoro avranno accesso al Portale Nazionale del Sommerso per incrociare i dati, mentre le Procure della Repubblica dovranno trasmettere tempestivamente all’Ispettorato le informazioni raccolte sul luogo degli incidenti. Un cambio di passo che punta a rendere più rapida ed efficace l’azione sanzionatoria. Anche qui, il perimetro si allargherà: entro sessanta giorni verranno individuati altri ambiti ad alto rischio dove applicare la patente, con priorità per le lavorazioni in appalto e subappalto.