«L’Ascom rafforzerà il supporto 
alle imprese in vista dell’Expo»

«L’Ascom rafforzerà il supporto alle imprese in vista dell’Expo»

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"E' una crisi lunga e profonda quella che stiamo vivendo. E purtroppo non si intravvedono grandi spiragli di ripresa". E' un Paolo Malvestiti diretto e realista quello che, alla vigilia dell'assemblea dell'Ascom – in programma lunedì 12 alla Fiera di Bergamo – fa il punto sullo stato del commercio. Il presidente dell'Associazione di via Borgo Palazzo conferma che "le nostre previsioni per l'anno in corso parlano ancora di consumi fermi e di un Pil in crescita di appena mezzo punto percentuale".  La situazione del terziario nella nostra provincia è ancora molto difficoltosa. Se alcuni segnali di ripresa si vedono nell’industria, questo non accade nel commercio che continua a registrare un calo sia per quanto riguarda il giro d’affari che il numero degli addetti. Leggermente migliore è invece la situazione dei servizi, che da due trimestri a questa parte sono in modesto recupero.
La fotografia del settore induce Malvestiti a ribadire  "l'impegno dell'Ascom a sostenere le imprese. Partendo dalla famiglia, che deve ritornare ad essere al centro della nostra economia". "Ed è da questa consapevolezza – annota il presidente dell'Ascom – che nascono molte delle iniziative che i nostri imprenditori e i distretti del commercio bergamaschi hanno messo in campo per incentivare i consumi con card, sconti, schede di raccolta punti, lotterie. Iniziative che nell’ultimo anno sono riuscite a coinvolgere 12 distretti, 1.500 commercianti, 250 mila consumatori, per un giro d’affari di mezzo milione di euro".
Distretti del commercio sempre più decisivi, quindi?
"Sicuramente sono un esempio efficace di integrazione tra negozi, botteghe artigiane, servizi privati e pubblici per il cittadino. Offrono un clima accogliente e funzionale nei centri storici dei nostri comuni e sono una leva fondamentale per lo sviluppo ed in modo particolare per il turismo. Del resto, dobbiamo avere una visione unitaria e strategica delle politiche commerciali all’interno dei Distretti che riguardano le Pmi e in tal senso ci stiamo muovendo per coordinarli e rendere la loro azione più efficace ed efficiente".
Ci sarà da lavorare con le Amministrazioni che usciranno dal voto..
"Certamente. A loro prospetteremo la soluzione dei delicati problemi che riguardano la mobilità, il verde, l’arredo urbano e gli eventi. In particolare, la regolamentazione delle aree di traffico limitato deve essere orientata alla armonizzazione dell’ambiente con le esigenze del cittadino e delle imprese commerciali che operano all’interno. Il principio di collaborazione tra pubblico e privato è indispensabile per la tutela degli interessi dei cittadini e delle imprese. Quindi diciamo no al mito delle chiusure del traffico con le esagerazioni ecologiche e ambientali. Dobbiamo essere pronti su tutti i fronti alla grande occasione che si sta facendo strada dentro le nostre imprese, ovvero dell' Expo".
Una opportunità per il territorio?
"E' un'occasione imperdibile per far conoscere le eccellenze della nostra Bergamo, anche al di là degli itinerari tradizionali. Sarà un grande evento. Non a caso, la Camera di Commercio, che mi onoro di presiedere, ha in atto da mesi un tavolo di regia per l’Expo, dove sono rappresentate tutte le componenti economiche di Bergamo".
Su questo fronte l'Ascom come si sta muovendo?
"Stiamo lavorando sul sistema dell’accoglienza e della ricezione alberghiera, della ristorazione e della valorizzazione dei prodotti tipici, dello shopping e dei servizi. Da giugno, nella nostra Associazione sarà attivo un punto Expo, in collaborazione con  Bergamo Sviluppo, dove sarà possibile chiedere tutte le informazioni sull’utilizzo del marchio e sulla modalità di partecipazione e ottenere assistenza per l’iscrizione al catalogo, per la partecipazione ai diversi bandi e per l’adesione a Explora".
Sarà importante anche il sostegno al credito…
"E' chiaro. La Camera di Commercio ha dato un supporto alle aziende non solo attraverso la valorizzazione del turismo, ma anche attraverso il credito avvalendosi dei consorzi fidi, tra i quali ricordiamo la nostra Fogalco, la cui missione è proprio quella di salvaguardare la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese del territorio".
Sul fronte associativo, la crisi ha cambiato le linee d'azione?
"La nostra organizzazione, oltre all'attività di rappresentanza con le varie istituzioni per sostenere i Distretti del commercio ed in generale per promuovere le azioni di tutela e di sviluppo delle nostre categorie, quest'anno ha rafforzato l’assistenza nella gestione delle crisi aziendali, con il ricorso agli ammortizzatori sociali, e nella gestione del contenzioso. Anche l’area fiscale e della tenuta delle contabilità ha erogato i suoi servizi, affrontando i maggiori adempimenti collegati alle nuove manovre e alle difficoltà delle imprese. Inoltre abbiamo erogato i servizi collegati agli sportelli dedicati all'analisi finanziaria, di sostegno all’innovazione e sviluppo e di assistenza all’internazionalizzazione. Servizi offerti gratuitamente, grazie ai contributi della Camera di Commercio".
Come vede lo scenario?
"Sono comunque fiducioso. Abbiamo tra le mani una preziosa risorsa immateriale, ma di grande valore, che è la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Noi siamo un popolo di imprenditori che non si rassegna facilmente, ma che affronta con serenità la fatica, facendo ripartire giorno dopo giorno non solo le nostre aziende ma anche l’economia della terra bergamasca".

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