Luigi Maramotti, presidente del gruppo Max Mara, prestigioso brand della moda made in Italy, è il prossimo ospite della rassegna di incontri Moda, Design, Luce nell’Italia del Novecento. Nell’Aula Magna ed ex Chiesa di Sant’Agostino dell’Università degli Studi di Bergamo giovedì 20 aprile alle 17 terrà la conferenza ad ingresso libero “Connettere la creatività”.
L’appuntamento è parte di una serie di eventi che porteranno all’Università di Bergamo alcuni tra i più importanti architetti, industrial designer e fashion designer italiani, un’iniziativa che rientra nel percorso che l’Università sta seguendo, unendo l’intreccio tra i saperi e gli insegnamenti accademici, con un dialogo aperto al mondo artistico e professionale.
La rassegna proseguirà il 26 aprile con l’intervento “Sine lumine pareo” di Enzo Catellani e il 16 maggio con Beppe Finessi, che traccerà il “Ritratto del designer contemporaneo”. La giornata di chiusura del 19 maggio avrà come ospite uno dei nomi più celebri del design italiano, Alessandro Mendini, che terrà una conferenza sul tema Design di Parole.
Luigi Maramotti è il presidente della casa di moda italiana Max Mara, che insieme ai fratelli Ludovica e Ignazio porta avanti l’azienda di famiglia secondo la visione del padre e fondatore Achille, che fonde alta qualità e design chic e la cui attività si è estesa tra Cina, Russia e Brasile. Negli anni Maramotti ha avviato una serie di attività che mettono al centro le donne e la creatività come il Max Mara Art Prize for Women la cui prima edizione è stata nel 2005 in collaborazione con Whitechapel Gallery di Londra e Women in Film Max Mara Face of the Future Award, che ha aperto i battenti l’anno successivo. Nel 2015 il connubio tra arte e moda prosegue a New York con la serata di inaugurazione della nuova sede del Whitney Museum del Meatpacking District della metropoli americana che porta la firma proprio della casa di moda italiana.
La rassegna Moda Design Luce nell’Italia del Novecento è il risultato di una collaborazione interdisciplinare e interdipartimenatale, che nasce dal curriculum di studi in “Moda, Arte, Design e Cultura Visiva”. Pur afferendo al Dipartimento di Lettere, Filosofia, Comunicazione, questo percorso contempla un’offerta formativa con moduli di insegnamento espressamente pensati ed erogati da docenti del Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione dell’Università degli Studi di Bergamo.