Un gesto concreto di vicinanza e aiuto agli imprenditori artigiani che stanno attraversando un momento difficile a causa della crisi economica, affinché possano trovare dentro la loro Organizzazione e in modo non formale, un punto di ascolto e di supporto psicologico.
È il progetto che sta mettendo in campo l’Associazione Artigiani per rispondere alla situazione di disagio e sofferenza in cui si trovano molti imprenditori. L’iniziativa ha già visto un lungo percorso formativo preparatorio, conclusosi lo scorso primo febbraio, che ha coinvolto una quarantina di funzionari (tra responsabili di Polo, di delegazione e capiservizio) e uno staff di psicologi.
«Quotidianamente – sottolinea il presidente Angelo Carrara – tocchiamo con mano la situazione di frustrazione e di rassegnazione in cui si trovano molti colleghi imprenditori, che non vedono più prospettive o si sentono impotenti di fronte ad una crisi drammatica che non accenna a diminuire e ad una classe politica che non riesce a dare risposte. Per questo abbiamo deciso di costituire al nostro interno un servizio di ascolto, comprendendo l’importanza di sostenere anche su questo fronte i nostri associati, affinché capiscano che non sono soli, che la loro Associazione è vicina e vuole aiutarli ad affrontare e superare i problemi. Quello a cui stiamo lavorando non è uno sportello in senso stretto ma un progetto di ascolto e aiuto ad ampio respiro, che coinvolge in primis quelle persone con cui normalmente l’artigiano instaura un rapporto di dialogo, ovvero i nostri funzionari sul territorio: per questo siamo partiti dalla formazione dei nostri dipendenti, con l’obiettivo di accrescere la loro sensibilità e capacità di affrontare determinare situazioni».
Il punto di arrivo del progetto è quello di creare un gruppo di lavoro interno a cui verrà affidato il compito di studiare i singoli casi segnalati dal territorio e definire per ciascuno il tipo di intervento più adeguato. Il tutto grazie ad una rafforzata sinergia fra tutte le componenti della struttura associativa.
Diverse le risposte che potranno essere date: dall’organizzazione di un incontro diretto con il presidente o con un membro di giunta, all’incontro con esperti e funzionari di via Torretta che assieme all’imprenditore valuteranno la possibilità di accedere a finanziamenti (grazie all’aiuto del consorzio fidi Confiab), proporranno le strade percorribili per un’eventuale ricollocazione o riconversione della propria azienda o studieranno strategie concrete che permettano di uscire da una difficoltà che magari solo in apparenza è insormontabile.
«Spesso – aggiunge il vicepresidente Stefano Stefanoni, coordinatore dell’iniziativa – l’orgoglio artigiano spinge le persone, che difficilmente chiederanno aiuto all’esterno, a chiudersi ancora di più in se stesse peggiorando ulteriormente la situazione. È quindi giusto che la nostra Associazione si sia messa in gioco anche in un campo così delicato, con un servizio di ascolto che la vede coinvolta nel suo insieme: dai funzionari fino alla dirigenza, che a sua volta verrà adeguatamente formata e preparata. Vogliamo, in sostanza, che l’imprenditore sia aiutato a guardare il suo problema con maggiore cognizione e a comprendere che le strade per affrontarlo esistono. Anche se si tratta di situazioni che a prima vista possono sembrare insuperabili, il fatto stesso che vengano analizzate e fronteggiate in modo condiviso permette di averne una consapevolezza diversa, meno drammatica».