I commercialisti 
ricevuti dal governo 
Pellicioli: 
«Chiesto un fisco 
più umano»

I commercialisti ricevuti dal governo Pellicioli: «Chiesto un fisco più umano»

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nella foto: Angelo Pellicioli

Dopo la richiesta avanzata all’apposita Commissione di Garanzia, da parte del Comitato di Coordinamento delle Associazioni di categoria dei commercialisti, volta alla regolarizzazione del diritto di sciopero, i rappresentanti dello stesso sono stati ricevuti dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero.
L’incontro, al quale ha partecipato, in qualità di membro del Comitato, il bergamasco Angelo Pellicioli, si è svolto in modo costruttivo per entrambe le parti. La delegazione del Coordinamento ha esposto al vice ministro la proposta di costruire, tramite i commercialisti, un nuovo e più appropriato rapporto fra fisco e contribuenti. Il Governo non solo ha preso atto della proposta, ma ne ha avvalorato l’importanza e l’inderogabilità; ciò anche sulla base degli avvenimenti che hanno caratterizzato lo scontro in essere fra Equitalia e contribuenti, con particolare riguardo alle imprese.
"Al Governo – spiega Pellicioli – abbiamo fornito tutta la disponibilità dei commercialisti ad essere sentiti, in via consultiva ed in modo serio e costruttivo, in ordine all’emanazione delle principali norme fiscali . Inoltre abbiamo posto la ferma protesta della categoria circa gli interventi legislativi ad horas che hanno il solo effetto di far impazzire gli addetti ai lavori, costretti a seguire le continue giravolte last minute del Fisco".
E’ pure stata posta sul tavolo la questione degli accessi fiscali da parte della Guardia di Finanza, per nulla mirati alla ricerca dei veri potenziali ed eclatanti evasori, ma sempre più rivolti, spesso per comodità di raggiungimento di target, al micro commercio (es.: controllo scontrini) ed alla piccola imprenditoria. Accessi effettuati sovente con protervia  e con arroganza, senza tenere in debita considerazione i diritti dei cittadini contribuenti.
Al vice ministro il Coordinamento ha poi partecipato i gravi problemi cui devono sottostare i commercialisti in ambito alla normativa sull’antiriciclaggio. A costoro, di fatto, sono  stati addossati  compiti ispettivi che non competono, con l’assunzione di pesanti responsabilità civili e penali. Tutti provvedimenti, questi, che, oltre a distogliere i professionisti contabili dalle loro precipue mansioni, non sono certo rivolti alla ricerca dei veri evasori operanti sull’estero. Evasori che, con i mezzi oggi a disposizione,  risultano peraltro facilmente individuabili, anche senza sovraccaricare di oneri e responsabilità  categorie professionali già sufficientemente oberate dalla burocrazia.
"Ho poi personalmente esposto, al vice ministro, – continua Pellicioli – la necessita che venga portata al più presto davanti al Parlamento la questione concernente la costituzionalità della legge conosciuta come “Statuto del contribuente” . E questo al fine di fornire un minimo di certezza del diritto in un settore ormai alla completa deriva legislativa, a causa del continuo fare e disfare da parte dello Stato. Tutti sappiamo che la trafila costituzionale richiede notevole tempo. Per questo ho ribadito al vice Ministro che, nelle more, basterebbe che il Governo adottasse l’assunto di una sentenza della Suprema Corte,  la quale ha precisato che la legge sullo Statuto del Contribuente, pur non essendo di rango costituzionale, si pone sicuramente sopra la normale legislazione. Per ultimo ho informato il vice Ministro dell’imminente istituzione, da parte del Coordinamento, dell’Osservatorio permanente della professione di commercialista, la cui nascita potrebbe costituire un interessante novità nell’ instaurazione di un nuovo rapporto fra fisco e contribuente".
Il rappresentante del Governo ha quindi ufficializzato il tavolo permanente di incontri con il Coordinamento, anche in previsione di un imminente  cambio di governo del Paese; confermando, in tal modo,  la certezza di un proseguimento degli incontri, anche in un prossimo futuro.