Un marchio per valorizzare la professionalità e la qualità del lavoro artigiano e, allo stesso tempo, tutelare la cittadinanza dal rischio di trovarsi di fronte ad abusivi e persone improvvisate.
È l’obiettivo della campagna “Orgoglioso di essere artigiano”, lanciata da Confartigianato Bergamo in concomitanza con la campagna tesseramento 2014.
A tutti gli associati è stato distribuito un adesivo, con l’invito ad esporlo pubblicamente nei propri negozi, laboratori e automezzi aziendali, per attestare che l’impresa fa parte di Confartigianato Bergamo, è regolarmente iscritta alla Camera di Commercio nella “sezione delle imprese artigiane” e i suoi titolari e dipendenti investono in modo costante nella formazione e nell’aggiornamento.
«Abbiamo voluto tenere a battesimo il nostro recente cambio di denominazione, da Associazione Artigiani a Confartigianato Bergamo – spiega il presidente Angelo Carrara –, con una forte campagna antiabusivismo che ci vede ancora di più al fianco dei nostri imprenditori: persone che quotidianamente producono valore, servizi, prodotti di qualità e, soprattutto, garantiscono posti di lavoro, pagano le tasse e generano punti di Pil, rappresentando il motore della nostra economia. Tale impegno deve però essere promosso e valorizzato, sia nei confronti della clientela che delle istituzioni. I cittadini, anche solo camminando per strada, vedendo questo simbolo identificativo sapranno di trovarsi di fronte ad un professionista serio e saranno maggiormente sensibilizzati a scegliere prodotti e servizi realizzati con cura, evitando brutte sorprese. Ma allo stesso tempo ci rivolgiamo alle istituzioni, che spesso si sono dimostrate sorde alle nostre richieste di maggiore tutela, di una legislazione che spinga verso la crescita e gli investimenti e di una burocrazia meno oppressiva e più “a misura di Pmi”».
Il presidente Carrara sottolinea come il marchio sia solo uno degli strumenti messi in campo dall’Organizzazione di via Torretta per tutelare il valore delle imprese artigiane. Ad affiancare l’iniziativa è infatti in partenza un ricco pacchetto di proposte formative e informative per qualificare ulteriormente le differenti categorie. «Per combattere concretamente l’abusivismo – evidenzia – bisogna anche sapere investire nel futuro, sapendo interpretare le mutevoli esigenze del mercato dando alla clientela risposte sempre più puntuali e di qualità. Bisogna comprendere che per continuare ad essere competitivi servono innovazione, formazione e internazionalizzazione perché il nostro mercato di riferimento ormai non è più locale ma globale. Mantenere alta la professionalità del comparto artigiano significa sostenerlo in questa fase necessaria di traghettamento fra un vecchio e un nuovo mondo. Confartigianato Bergamo questa sfida la vuole giocare fino in fondo e anche per questo ha predisposto un ricco ventaglio di proposte formative e seminari di aggiornamento mirati».
A questo proposito, lunedì 27 gennaio sono in programma due incontri, entrambi nell’Auditorium di via Torretta e aperti dal presidente Carrara. Alle 15, per gli Acconciatori e le Estetiste, si terrà un seminario che approfondirà le tematiche del cosiddetto affitto di poltrona e il ruolo del responsabile tecnico: moderati dal capo Area Servizi alle persone Maurizio Locatelli, interverranno il presidente degli Acconciatori di Confartigianato Lombardia Aurelio Salvoni, Giovanna Bolis della Camera di commercio di Bergamo e il consulente legale di Confartigianato Lombardia Claudio Venghi.
Alle 18.30 seguirà un seminario per gli Alimentaristi, organizzato in collaborazione con l’Asl di Bergamo e incentrato sul tema della celiachia: interverranno Lucia Antonioli e Elio Azzolari dell’Area Igiene degli Alimenti e Sicurezza Nutrizionale dell’Asl di Bergamo, Eugenio Bolognini, consulente nel settore alimentare e il capo Area Alimentari di Confartigianato Bergamo Giosuè Berbenni.