Si è svolto oggi in Ascom Confcommercio Bergamo l’incontro formativo dedicato agli agenti immobiliari della bergamasca per presentare CIVIS, il canale telematico dell’Agenzia delle Entrate che fornisce assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici, sulle cartelle di pagamento e consente la presentazione dei documenti per il controllo formale.
Il presidente Ascom Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli, nel suo intervento ha notato l’ottimo rapporto instaurato tra l’associazione e l’Agenzia delle Entrare: “Da tempo collaboriamo con l’Agenzia delle Entrare e tra noi le distanze si sono ravvicinate soprattutto negli ultimi anni con la sottoscrizione del protocollo ‘Patto d’onore’ firmato nel 2016 tra l’Agenzia, le Associazioni di categoria e i rappresentanti degli Ordini professionali. Il nuovo protocollo ci ha impegnato nel promuovere l’attività di assistenza e informazione che l’Agenzia dell’Entrate offre al contribuente, a partire proprio dal canale telematico Civis, che consente di trasmettere tutta documentazione in formato elettronico e seguirne i suoi sviluppi. L’impegno di entrambi ha permesso di accorciare le distanze tra fisco e contribuente, rafforzando il dialogo preventivo e cercando di ridurre potenziali conflitti e contenziosi tributari”.
Il presidente Ascom ha aggiunto che l’iniziativa della presentazione CIVIS è una delle tante occasioni in cui il protocollo viene attuato e che dalla sua firma si è instaurata una modalità di comunicazione preventiva e una gestione “amicale” del contenzioso anche attraverso la riduzione delle sanzioni.
Il presidente Fimaa Bergamo, Oscar Caironi, ha spiegato che CIVIS è un servizio che gli agenti immobiliari possono offrire alla loro clientela anche in ottica di ulteriore fidelizzazione, ma è importante anche perché la normativa impone una responsabilità agli operatori del mercato immobiliare che devono registrare correttamente i contratti, monitorarli e correggere gli eventuali errori. Lo strumento dell’Agenzia delle Entrate diventa, quindi, un aiuto indispensabile.
Inoltre, Caironi ha notato che la sottoscrizione del “Patto d’onore” è “un passo in avanti nella costruzione di rapporti positivi e di collaborazione tra i nostri settori e l’Agenzia dell’Entrate, sottolineando che così si abbattono le barriere tra fisco e contribuente”.
Nel suo intervento il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate DP Bergamo, Antonino Lucido, ha notato che “noi siamo una delle prime amministrazioni in Europa ad effettuare un’autotutela amministrativa in via telematica, grazie alla quale il contribuente può procedere con l’atto online in tempo reale, sette giorni su sette, ovunque si trovi. Si tratta di un grande passo di civiltà”.
Come ha spiegato il direttore provinciale questo nuovo modello porta un approccio diverso tra il fisco e i contribuenti, costruito sul dialogo e questo modo di agire fa parte del DNA dell’Agenzia delle Entrate e di tutti i suoi componenti.
In questo modo non solo si eliminano le file negli uffici, ma il professionista opera direttamente dal suo computer e non deve recarsi in agenzia.
“A Bergamo -ha aggiunto Lucido- abbiamo effettuato un passaggio molto importante con la firma di ben 13 protocolli diversi. Abbiamo dovuto rafforzare il concetto chiamando i ‘Patti d’onore’ mettendoci la faccia e impegnandosi personalmente per mantenere la promessa di cambiare, dando al contribuente una nuova posizione: da quella passiva a quella attiva”.
Come ha spiegato, l’agenzia delle entrate non invia più l’avviso di accertamento con la notifica, ma invia al contribuente una semplice lettera che comunica al contribuente che forse si sia dimenticato di fare la dichiarazione o effettuare dei pagamenti.
Questo tipo di lettere sono state inviate a Bergamo in 20.000 e c’è stato un riscontro molto positivo con i cittadini che si sono recati negli uffici “senza paura ma con molta serenità”.
Il direttore ha sottolineato che si ha la certezza che la maggior parte dei contribuenti sia in buona fede, quindi questo tipo di lavoro si basa su dialogo, accoglienza e confronto. Con chi, però, produce fatture fittizie “non c’è alcun dialogo, siamo ferrei, lavoriamo con la Procura della Repubblica, con la Guardia di Finanza, con tutte le forze dell’Ordine per cercare di depennare chi vuol fare danno allo stato non versando le tasse e le imposte e creando una concorrenza sleale nei confronti di persone, in maggior parte imprenditori, che sono corretti”.