Gli appassionati se ne saranno già resi conto. Da qualche anno a questa parte Bergamo ha riscoperto la magia. Nel senso degli spettacoli di illusionismo e prestidigitazione. Un genere che sembrava relegato alle feste dei bambini, alle convention aziendali e all’animazione turistica e che invece – il pubblico lo ha confermato – continua ad affascinare tutte le generazioni, che si tratti di numeri dal grande impatto scenico o di sorprendente abilità nelle manipolazioni, di uno stile ironico e irriverente oppure tecnologico o, ancora, poetico. Ben prima che il talent show “La grande magia” riportasse l’attenzione del pubblico televisivo sui maghi – quelli affermati ed i giovani in cerca di successo -, Bergamo aveva già apprezzato artisti come David Cats, che ha fatto sparire dal palco del Donizetti un aereo, e visto sfilare, al Creberg Teatro, Raul Cremona, erede dei grandi affabulatori, Erix Logan che ha “infilzato” la collaboratrice su una maxi forbice, il trasformismo di Arturo Brachetti, solo per citare i più noti. A suggellare lo speciale feeling della città con bacchette e mazzi di carte la presenza di 180 maghi in sala, lo scorso marzo, ad assistere allo spettacolo di Silvan, indiscusso ambasciatore dell’arte magica italiana nel mondo.
Ora a questo percorso di aggiunge una nuova tappa. Un “Festival della magia” in tre giornate, il 17, 18 e 19 maggio al Teatro Sociale in Città alta, firmato dalla Promoberg, come le altre iniziative sin qui realizzate lungo il filone magico. «Si tratta di un nuovo evento – spiega il segretario generale Luigi Trigona – che, grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, proponiamo in uno scenario prezioso e quanto mai adatto per questo genere come il Teatro Sociale. È un’occasione per presentare modi diversi di fare magia». Si comincia con quella classica di Aurelio Paviato, capace stupire con gli attrezzi più tradizionali come carte, cerchi, corde. Si prosegue, il sabato, con Erix Logan, al secolo Enrico Del Buono, bresciano, considerato tra gli illusionisti più creativi del momento, per concludere domenica pomeriggio con un programma a più mani pensato soprattutto per le famiglie e i bambini, con il mago Fax, il clown Trallallà, le colombe di Bruno Negrini e le singolari performance di Diego Allegri con le ombre cinesi.
«Quando la Promoberg ha ricevuto l’incarico della gestione del Creberg Teatro – ricorda Trigona – ha pensato di dare alla programmazione un taglio popolare, ossia accessibile a tutti, ma di eccellenza, con una proposta più ampia e differenziata rispetto al teatro Donizetti, sede d’elezione per la prosa e la musica classica. Una scelta coerente con la filosofia delle iniziative fieristiche stesse, che non vogliono entrare in competizione con i grandi poli espositivi ma coltivare nicchie di qualità che caratterizzino l’offerta. La magia rientra pienamente in una visione di questo tipo, si tratta infatti di un’arte capace di conquistare il pubblico e al contempo è qualcosa di singolare che può rendere Bergamo attrattiva».
Una scelta lungimirante, a giudicare dal rinnovato interesse che l’illusionismo sta vivendo. «Possiamo dire di avere anticipato i tempi – ammette il segretario generale -, inaugurando il filone cinque anni fa. I motivi della riscoperta? Si può anche pensare che in momenti di difficoltà come questi le persone abbiano più voglia di lasciarsi andare al sogno, allo stupore. Il giochi di prestigio creano meraviglia, ma non dimentichiamo che sono anche espressione di bellezza, creatività, preparazione e professionalità degli artisti».
Trigona ne parla con cognizione di causa, oltre che con passione, visto che si diletta personalmente nei giochi di prestigio, «bei ricordi d’infanzia che ho recuperato con piacere in età matura» e che, si può dire, ha quindi pensato di condividere con la città. «Un limite allo sviluppo degli spettacoli di magia – spiega – è la riservatezza. Si tratta di un’arte legata al segreto, coltivata in ambito specialistico, un discorso tra maghi. Ma ora qualcosa si sta muovendo. Anche a Bergamo, ad esempio, è nato un circolo magico che speriamo possa crescere, mentre a livello nazionale tanti giovani si stanno proponendo alla ribalta. C’è, insomma, un vivaio che può dare nuova energia al settore, mentre la tecnologia sta contribuendo a rinnovare e rendere sempre più affascinanti le illusioni».
Anche se al fondo deve sempre esserci il desiderio di lasciarsi meravigliare… «Per godersi uno spettacolo non bisogna ingaggiare una sfida con l’illusionista per scoprire il trucco, quello si sa che c’è, non è un mistero – precisa -. Il gusto vero è accettare che, in quel momento, con la magia l’impossibile diventa possibile».
IL PROGRAMMA
Venerdì 17 maggio, ore 21 – “L’arte delle meraviglie”
Aurelio Paviato, campione del mondo di “close-up magic”, propone uno spettacolo erede dello “stile europeo” della magia, senza effetti speciali se non la grande abilità nel “giocare” con gli attrezzi più classici e con l’attenzione degli spettatori.
Sabato 18 maggio – ore 21 – “Il grande illusionismo”
Erix Logan si è formato in Canada, patria del nuovo circo, ed è riconosciuto a livello internazionale come uno dei più grandi illusionisti del momento. È protagonista di uno spettacolo magico sfavillante in stile Las Vegas, che parte dagli occhi per arrivare al cuore e alla mente.
Domenica 19 maggio – ore 16 – “La magia per grandi e piccini”
Uno spettacolo per tutta la famiglia che vede alternarsi in scena quattro artisti: Bruno Negrini, con il fascino senza tempo dei giochi con le colombe, Diego Allegri, che esplora le possibilità delle ombre cinesi, il Mago Fax, allievo del decano dei prestigiatori italiani Piero Pozzi (Mago Karton), e il clown Trallallà.
Prevendita dei biglietti al Teatro Donizetti, al Creberg Teatro e alla Fiera di Bergamo