Christmas Night, tra ispirazione e solidarietàSi chiude un anno positivo per il settore che guarda al 2026 e alle sfide future

Christmas Night, tra ispirazione e solidarietà

Si chiude un anno positivo per il settore che guarda al 2026 e alle sfide future

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Gli agenti immobiliari e mediatori Fimaa Bergamo hanno trasformato il tradizionale scambio di auguri natalizi in un’occasione di approfondimento, confronto e visione in vista del 2026, con il tradizionale impegno solidale e benefico abbinato a intrattenimento e convivialità. L’appuntamento con la Christmas Night Fimaa Bergamo si è tenuto lunedì 15 dicembre al Bobadilla Feeling Club di Dalmine. L’incontro si è aperto con i saluti di Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo e coordinatore regionale Fimaa Lombardia, di Luciano Patelli vicepresidente vicario Confcommercio Bergamo e di Oscar Fusini, direttore Confcommercio Bergamo. Claudia Lenzini, assessore alle Politiche della Casa del Comune di Bergamo, ha aggiornato i presenti sul progetto portato avanti con le associazioni, tra cui Confcommercio, dell’Osservatorio sulle politiche della casa, finalizzato a favorire la residenzialità e a monitorare il dilagante fenomeno degli affitti brevi.

Diego Flaccadori: “Se non puoi, devi”

A raccontare per primo la sua storia è stato Diego Flaccadori, cestista originario di Seriate, playmaker dell’Olimpia Milano EA7, la squadra di basket più titolata d’Italia e tra le più vincenti d’Europa. Un percorso iniziato da bambino sui campi dell’Excelsior, fino a diventare capitano delle nazionali giovanili italiane. Il momento più significativo della sua carriera è arrivato durante il Covid, quando giocava al Bayern Monaco. “Durante il lockdown, con lo stop alle gare e gli allenamenti individuali, ho deciso di cambiare mano di tiro vicino a canestro. A 23 anni, dopo una vita da mancino, ho avuto la sensazione di dover tirare con la destra”, ha raccontato Flaccadori. “È stato un momento bello, come rivivere le sensazioni di imparare di nuovo a tenere la palla in mano. Il caso ha voluto che alla fine del campionato, nella  partita-bolla causa pandemia a Monaco, nella prima partita ho segnato 3 canestri da 3 punti con la destra”. Un segno positivo. Dopo Monaco Flaccadori è tornato a Trento, prima di ricevere l’opportunità dell’Olimpia Milano, squadra di cui era tifoso sfegatato. “E’ stata per me la realizzazione di un sogno, indossare questa maglia, che stasera metto in palio contro la violenza sulle donne. La sensibilità su questo tema non è mai abbastanza”.  Quanto a uno tra i tanti insegnamenti che sono arrivati dallo sport,  la visione, l’impegno e la testa: “La mente fa la differenza sempre”.  “Se non puoi, devi, perché senza osare non si va da nessuna parte”.

Giulia Bagattini: tradizione e innovazione nell’edilizia

Giulia Bagattini, ingegnere ambientale, special products manager e consigliera di Cugini Spa, ha portato la sua visione di innovazione sostenibile nell’edilizia. L’azienda, fondata nel 1907, rappresenta un esempio di eccellenza imprenditoriale: con 400mila tonnellate di soluzioni all’avanguardia nell’edilizia, Cugini Spa è alla quinta generazione della famiglia fondatrice. “In Italia il 65% delle aziende è a conduzione familiare, ma tra queste solo un quarto arriva alla quarta generazione. Siamo il segno di un esempio che resiste nel tempo” ha spiegato Bagattini. L’azienda si distingue per l’approccio sostenibile, con cave a km zero per i prodotti e un nuovo ufficio tecnico dedicato allo studio del prodotto. “Costruire oggi il domani significa trasmettere il valore della cultura, trasmettere verità concrete, innovazioni vere e non miti”.

 

Francesco Ferretti: rigenerazione urbana come opportunità sociale

Francesco Ferretti, sales marketing lead di Ferretticasa, ha portato la testimonianza di una storia lunga 120 anni. La sua famiglia, dal 1903 con il trisavolo Giuseppe Ferretti, ha fondato un’impresa che ha lavorato per grandi opere e cantieri. Oggi Francesco rappresenta la quinta generazione complessiva e la terza generazione di Ferretticasa (evoluzione dell’impresa Ferretti), l’azienda di costruzioni di Dalmine protagonista di alcuni tra i principali cantieri del territorio. “Sacrificio, passione e impegno quotidiano sono i valori che ci guidano”, ha dichiarato Ferretti. “Oggi il perimetro della città è definito e complicato, con un allargamento verso Milano e la sua ampia area metropolitana. È importante valorizzare le aree desertificate, che rappresentano un problema sociale e di sicurezza, ma anche un’opportunità per restituire alla cittadinanza diverse aree”. Ferretti ha illustrato i vantaggi della rigenerazione urbana: “Non sono solo economici, con la rivalutazione degli immobili anche nelle zone adiacenti ma anche ambientali, a tutela del patrimonio, con nuovi servizi e attività che possono integrarsi. Il nostro obiettivo è incontrare le richieste del territorio per proporre prodotti che rispondano alle sue esigenze”. Un esempio concreto è l’area del cantiere Il Camozzi, acquisita nel 2021, nell’ex sede degli uffici Italcementi. 18mila metri quadri disabitati, dove gli spazi aperti sono stati messi a disposizione di 30 associazioni per salvare attraverso il riuso arredi, cancelleria e quant’altro prima della demolizione dei fabbricati nel 2022. Dopo un anno di progettazione, sono iniziati i lavori. “Le esigenze delle famiglie cambiano, il Covid è stato un acceleratore di questo mutamento. Oggi servono servizi per semplificare la vita di tutti i giorni: aree polifunzionali, palestra, spa, conciergerie, ritiro pacchi. Di qui la scelta di trasformare i nostri progetti in spazi da vivere, anche nel tempo libero”.

Giacomo Perletti: da agricoltore a stella Michelin

Giacomo Perletti, classe 1986, fondatore dell’Agriturismo Contrada Bricconi a Valzurio, in Oltressenda Alta, ha raccontato una storia di passione e trasformazione. Nato come agricoltore, Perletti si definisce “un imprenditore aperto e orientato alla costruzione di un futuro, non solo di un business”. “Il mio amore per la montagna è nato da bambino durante le settimane bianche e le vacanze in Val Badia, in Alto Adige, tra boschi, prati e masi. La mia passione è quella del paesaggio agrario, l’interazione secolare tra uomo e natura, sapere e cultura”, ha spiegato Perletti. Dopo gli studi in Agraria all’università, ha avuto l’idea della sua azienda dedicata al paesaggio e alle vacche da latte, unendo la passione per il cibo e il territorio, per la tavola, il gusto e la bellezza. Il 23 settembre 2009, durante una visita ad aziende con amici dell’università, con acqua e freddo, ha visto per la prima volta Valzurio: “Un posto stupendo”. Qui alleva la Grigia Alpina, razza bovina tradizionale. Nel 2016 è partito il progetto di Contrada Bricconi per recuperare un borgo del Quattrocento ridotto in rudere, con stalla e caseificio modello. Dal 2022, con Michele Lazzarini di Gandellino, chef che ha lavorato 8 anni a San Cassiano gomito a gomito con il grande chef Norbert Niederkofler, con una brigata di 30 persone in cucina di montagna, che ha conquistato la terza stella Michelin, è nata la ristorazione, presto riconosciuta per il suo valore con la prima stella Michelin, ottenuta in tempi record. “Siamo fatti di desideri grandi che possono cambiare sempre le cose” ha concluso Perletti.

Cristina Mostosi: Le Iris di Trebecco, la bellezza contro la violenza

La serata è proseguita all’insegna della solidarietà, con l’Associazione “Le iris di Trebecco” e il progetto “Una Iris per non dimenticare”, un gesto di bellezza e memoria contro la violenza sulle donne, illustrato dalla presidente e founder Cristina Mostosi.

“Parlare di violenza sulle donne è un fallimento della società, un fallimento collettivo”, ha esordito Mostosi, sorella di Paola, vittima di femminicidio a Bergamo, a 24 anni. “Purtroppo gli eventi capitano e non si possono governare. Quello che possiamo fare è aiutare a vivere il proprio dolore, trasformare il dolore e la perdita a favore della collettività, con rispetto, cura, bellezza e gentilezza. Anche se ci sono stati strappati con violenza”.

Citando Walt Disney, “Se lo sogno lo posso realizzare”, Mostosi ha spiegato come la speranza sia la benzina per ogni progetto. Durante il Covid, pur avendo perso tanti amici, ha trovato l’opportunità per dedicare energie al progetto, avendo ereditato il giardino del papà, botanico e ibridatore. “Ha creato nuove specie di sedum e iris. Tra le sue creazioni, sono registrate all’American Iris Society ben 26 specie nuove di iris”.

Mostosi ha ricostruito i muretti a secco e recuperato il giardino a Castel Trebecco, a Credaro, ricevendo il riconoscimento dalla giuria del premio nazionale per aver salvato il giardino del papà. “L’iris è una pianta rustica, forte, erbacea perenne, con un fiore femminile ed elegante, ma che esige rispetto”.

Nel 2021, Silvia Berretta ha realizzato il docufilm “Iris guerriera”, presentato al festival internazionale Sguardo Altrove a Milano. È stata inoltre inaugurata la Biblioteca Natura Paola Mostosi, con 4mila volumi divisi in tre sezioni: cultura patriarcale e stereotipi di genere, biografie di donne, e le iris e le arti. La collezione comprende 170 opere acquisite in due anni.

Il progetto coinvolge le scuole: in due anni sono state realizzate 80 aiuole a Scanzo e Pedrengo, con collaborazioni con l’Università Sapienza di Roma (con la professoressa Ilaria Sula) e l’Università di Bergamo. “Iris: messaggi tra cielo e terra, per non dimenticare”.