Carburanti, 
nuove norme 
su cartelloni 
e comunicazione 
dei prezzi al Ministero

Carburanti, nuove norme su cartelloni e comunicazione dei prezzi al Ministero

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Dal 19 aprile e a seguire entro settembre diventa obbligatoria la comunicazione dei prezzi al Ministero per tutte le categorie degli impianti carburanti della rete stradale. Ascom ha indetto un’assemblea straordinaria venerdì scorso per illustrare agli oltre 50 gestori presenti le novità dell’adempimento con la partecipazione di Graziano Bossi, membro di Giunta Figisc Confcommercio. Il primo passo è quello – in anticipo sulla scadenza di fine giugno prevista per tutte le ditte individuali – di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata, regolarmente registrato presso la Camera di Commercio (Ascom fornisce il servizio di attivazione e registrazione Pec). «Una volta ottenute le credenziali dal Ministero – spiega Bossi – è necessario autentificarsi al portale. In questa procedura è importante per ogni impresa verificare con cura ogni informazione anagrafica e ogni descrizione dei servizi offerti. Le imprese possono infatti cogliere l’occasione di trasformare in opportunità il nuovo onere: nei prossimi mesi le informazioni pubblicate sul sito ministeriale saranno alla portata di tutti gli utenti, che potranno così scegliere in base al prezzo la propria stazione di riferimento». L’aggiornamento dei prezzi – è bene ricordarlo – è un obbligo di legge con relativo sistema sanzionatorio, da 516,46 a 3.098,74 euro, in caso di inosservanza: «I gestori sono tenuti ad inserire i nuovi prezzi ad ogni variazione e comunque entro l’ottavo giorno dall’ultimo inserimento, anche nel caso in cui il prezzo praticato non abbia subito variazioni», aggiunge.
L’inserimento dei prezzi nel sito ministeriale non è l’unico nuovo obbligo in capo ai benzinai: dal 9 aprile sono scattati i nuovi adempimenti sul fronte dei cartelli che riportano le quotazioni dei carburanti. «È stato adottato un lay-out standard – dice ancora Bossi -. I  prezzi devono essere esposti sui cartelloni stradali, dall’alto verso il basso secondo l’ordine gasolio, benzina, GPL, metano. Ciò consente ad ogni utente di individuare immediatamente il prezzo del carburante cui è interessato. Tutti i cartelli che si affacciano sulla strada devono riportare il prezzo più basso praticato dal gestore (quello, in linea di massima, del self-service). I prezzi devono essere esposti in euro per litro (euro per chilogrammo per il metano) con tre cifre decimali. Le prime due cifre decimali devono essere evidenziate rispetto alla terza cifra (millesimi), ma ha anch’essa la sua importanza – fa notare – in un mercato in cui la caccia al prezzo ribassato si gioca anche su queste frazioni».