Calano le imprese giovanili, ma crescono quelle aperte da stranieri

La Camera di Commercio di Bergamo
La Camera di Commercio di Bergamo

Il terzo trimestre dell’anno si chiude con 95.978 imprese registrate in provincia di Bergamo. Quanto allo stock di quelle attive, s’è attestato a 85.666, dato che confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente, evidenzia una riduzione di 109 unità con una variazione del -0,1%. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio sulle imprese della Camera di Commercio di Bergamo. Nel terzo trimestre si sono avute 980 nuove iscrizioni, il valore più basso nella serie storica, e 957 cessazioni, di cui 69 dovute a cancellazioni d’ufficio, con un saldo positivo di 23 unità, contro le 172 nel corrispondente periodo del 2015. Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le sole società di capitale (+0,9%). Diminuiscono le imprese individuali (-0,2%), le società di persona (-1,6%) e le altre forme giuridiche (-1%), in prevalenza cooperative. Il settore artigiano, con 31.251 imprese a fine settembre, registra una riduzione del -1,3% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni attive si riduce di 408 unità rispetto a un anno prima. Le iscrizioni (341) non compensano le cessazioni (393) e determinano un saldo negativo nel trimestre pari a 52 unità. Nel complesso dei settori produttivi, la contrazione delle imprese attive, rispetto ad un anno fa riguarda l’edilizia (-411 in totale, -434 tra i soli artigiani), il trasporto e magazzinaggio (-27, ma -46 tra gli artigiani), le imprese agricole (-11), le imprese di fornitura di energia elettrica e gas (-9) e la manifattura (-81 nel complesso, -120 tra gli artigiani).

Nell’intero comparto del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, il saldo è solo marginalmente positivo (+4). Aumentano le imprese attive nei comparti dei servizi: +124 nei servizi di supporto alle imprese, +31 nelle attività finanziarie e assicurative, +27 nei servizi di informazione e comunicazione, +37 nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +92 nei servizi di alloggio e ristorazione, +30 nei servizi di intrattenimento, +58 nelle altre attività dei servizi alle persone; crescono anche le imprese nei settori dell’istruzione (+11) e della sanità e assistenza sociale (+23). Lo spaccato per genere, età e nazionalità1 delle posizioni attive, conferma la tendenza alla forte crescita su base annua delle imprese straniere (+3,5%), all’aumento delle imprese femminili (+0,8%) e alla flessione (-3,4%) delle imprese giovanili. In lieve aumento le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 312 nel terzo trimestre del 2016, in confronto alle 301 del corrispondente trimestre del 2015.

 

 

Copyrights 2006-2022 – Iniziative Ascom S.p.A. – P.iva e C.F. 01430360162