Bergamo Sviluppo prende casa al Point 
«Potenziato il sostegno all’innovazione»

Bergamo Sviluppo prende casa al Point «Potenziato il sostegno all’innovazione»

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«Non è solo la giornata inaugurale del nuovo insediamento, è un’apertura in tutti i sensi, la volontà di dare vita ad una collaborazione fattiva con tutta la comunità». Il presidente di Bergamo Sviluppo Angelo Carrara sintetizza così il valore della nuova sede operativa dell’azienda speciale della Camera di Commercio all’interno del Point di Dalmine, un spazio dedicato – che occupa l’edificio 1B del complesso – che permette di aumentare e potenziare le iniziative per la promozione dell’innovazione tecnologica. «Con la nascita di Bergamo Sviluppo – ha ricordato – si sono ampliate le mission dell’azienda speciale, affiancando alla formazione, all’orientamento e alla creazione d’impresa i temi sempre più strategici dell’internazionalizzazione e dell’innovazione. L’obiettivo è promuovere uno sviluppo diffuso – ha sottolineato –. I casi singoli di realtà eccellenti non sono sufficienti, “sono locomotive che trainano vagoni frenati”, per usare un’espressione del rettore dell’Università di Bergamo, il solo modo per assicurare competitività al territorio è puntare ad una diffusione capillare della cultura dell’innovazione. Il Point è una delle eccellenze di Bergamo, ma purtroppo quasi nessuno sa che esistiamo – ammette -. Sino ad ora non siamo stati capaci di contaminare in modo positivo il tessuto imprenditoriale, con la nuova sede e i servizi contiamo di aprire questo dialogo».
La nuova struttura ospiterà, in particolare, l’Incubatore 2020, un’evoluzione dell’Incubatore d’impresa avviato nel 2001 che ha sinora accompagnato 110 idee imprenditoriali, in prevalenza nei settori del commercio e dei servizi. La nuova annualità vedrà trasferite a Dalmine le attività attualmente ospitate a Brembate Sopra (il nuovo bando di partecipazione è in fase di definizione), cui si affiancherà una nuova sezione (destinataria di un bando apposito) dedicata al manifatturiero con la possibilità di allestire dei laboratori.
«L’Incubatore 2020 – ha ricordato il direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni – vuole porsi come uno “strumento di facilitazione dell’innovazione”, per supportare sia le start-up sia le imprese già attive nell’implementazione di processi di innovazione produttiva e tecnologica». Le start-up potranno contare su spazi attrezzati e su un sistema di servizi personalizzati di assistenza, formazione e consulenza per la progettazione e l’avvio dell’attività imprenditoriale, «ma anche tutte le imprese del territorio bergamasco – tiene a precisare Arrigoni – potranno rivolgersi al Point per trovare, anche attraverso servizi a sportello, supporto su tematiche specifiche per innovarsi e competere con maggiore slancio sui mercati di riferimento». Più in generale, Bergamo Sviluppo si pone come raccordo tra il sistema delle imprese e il mondo della ricerca e come animatore della propensione all’innovazione, anche attraverso incontri, seminari e interventi formativi avanzati. Strategico è anche il confronto con gli altri centri di ricerca, «creando nuove partnership e rafforzando quelle già in essere».
Sulla localizzazione si è soffermata Maria Teresa Azzola, consigliere con delega all’Innovazione di Bergamo Sviluppo. «Il parco scientifico in così stretta vicinanza con l’Università dà vita ad un unicum importante, l’opportunità di creare collaborazioni tra produzione e ricerca. Nostro compito è fare incontrare questi due poli, chiedendo al mondo accademico di tradurre la conoscenza in linguaggi più immediati ed applicabili e agli imprenditori l’impegnativa sfida di affacciarsi su un mondo nuovo, che richiede di mettere in campo risorse non solo economiche, ma anche intellettuali e personali. Un percorso che consentirà di dare valore all’intangibile, di fare emergere e mettere a bilancio il know how delle piccole e medie imprese, che sono l’ossatura dell’economia bergamasca e l’oggetto delle nostre attenzioni».