Bergamo e la sfida dell’istruzione. Studenti stranieri al 14% nelle scuole

Bergamo e la sfida dell’istruzione. Studenti stranieri al 14% nelle scuole

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integrazione-scuolaErano 1792 dieci anni fa, oggi quasi 4000. Ma soprattutto è la percentuale che impressiona maggiormente: dal 12% del 2005 al 23,71 del 2015. Stiamo parlando della popolazione immigrata residente in città, nella fascia fino ai 14 anni. Un raddoppio della presenza che si confronta con il modesto e lento crescere della popolazione giovane “autoctona”. Sono dati elaborati dall’Ufficio Studi CISL di Bergamo e si proiettano sul mondo della scuola, attuale e futura. Secondo i dati del MIUR, invece, nell’anno scolastico 2014/2015, nelle scuole di Bergamo città erano iscritti 4.621 ragazzi stranieri o di origini straniere. In tuta la provincia sono oltre 28.000 il 14 % della popolazione scolastica, con punte del 16 nella scuola dell’infanzia e del 17 in quella primaria. In Italia la media è del 10%. “Il nostro sistema scolastico è pronto, dal punto di vista didattico che formativo ad accogliere e valorizzare questa nuova presenza? Tutto il nostro tessuto sociale, il mondo della cultura e l’intera nostra società saprà veramente trasformare e vedere questo inevitabile cambiamento demografico come una risorsa e non come un problema? Come un’opportunità per tutti noi e non come un ostacolo?” Domande che Gabriella Tancredi pone all’interno e all’esterno del sindacato, cercando, soprattutto tra gli addetti ai lavori, risposte che faticano a arrivare. “Non possiamo girare lo sguardo altrove: il cambiamento non è più alle porte, ma è a pieno titolo dentro di noi e questo ce lo dicono in modo veramente inequivocabile questi dati. Vanno sempre più crescendo e rafforzano la loro presenza i giovani, anche molto giovani. Lo confermano i dati dell’ultimo censimento, dove si riscontra che su 960 nati a fine 2011 a Bergamo, 257 erano immigrati e a fine 2014 su 899 nati, 290 erano immigrati. Si evidenzia così un importante fenomeno che con il diminuire delle nascite complessive vanno aumentando le nascite della popolazione immigrata. Dovrebbe bastare questo dato per far nascere alcune importanti riflessioni in ognuno di noi. E’ una grande sfida, importante e soprattutto inevitabile, che né muri e né barriere potranno bloccare o deviare. Allora la nostra visione del futuro più prossimo e degli interventi da realizzare non potrà non tener conto di questi dati, non potrà far finta che nulla stia succedendo, ma dovranno sempre più mettere al centro della loro azione fenomeni come questo per fare in modo che l’immigrazione diventi sempre più un’opportunità per tutti e sempre meno un ostacolo”.