Non credano di avere vita più facile gli automobilisti che leggendo la classifica pubblicata lunedì dal Sole 24 ore hanno trovato Bergamo tra le città in cui, concordemente con la tendenza nazionale, sono calati gli introiti derivanti dalle multe. I controlli e le contravvenzioni non sono diminuiti nel 2014, tutt’altro. Solo che per vari motivi – tra cui, come spiegato dal comando della Polizia locale, il fatto che il procedimento sanzionatorio può conoscere varie fasi (ricorsi, procedure esecutive di sanzioni non pagate, etc.) e la possibilità dall’agosto 2013 di ottenere uno sconto del 30% pagando entro cinque giorni -, ad un aumento del numero delle sanzioni non corrisponde un’uguale crescita, o per lo meno non così immediata, delle entrate per le casse comunali.
È così che nonostante le circa 1.500 violazioni al codice della strada in più accertate nel 2014 rispetto all’anno precedente (passate da 141.961 a 143.507, definito dato record di multe), gli incassi per Bergamo elaborati dal quotidiano economico su dati del Siope, il sistema operativo sulle operazioni degli enti pubblici, risultano pari a 4,6 milioni, in flessione del 13,5% rispetto al 2013. Il dato colloca comunque la città nella parte alta della classifica (24esimo posto) per la cifra media sborsata da ogni patentato, 60,3 euro.
In testa alla graduatoria Milano con 140,5 milioni di incassi nel 2014 (+6,2%) e una multa media per ogni guidatore di 176,5 euro. Il dato nazionale parla di 1.204,4 milioni di incassi (-12,3%) e una media per patentato di 31,4 euro. Tra le altre cause dei mancati incassi sono indicati anche la rottamazione delle cartelle esattoriali e la rinuncia automatica alle quote fino a 300 euro, finalizzata a ridurre l’arretrato prevista dalla legge di stabilità 2015.
A Bergamo nel 2014 più della metà delle multe hanno riguardato la sosta, una su tre l’accesso ad una Ztl.