Bergamo, ad agosto il commercio non va più in ferie. Molti i negozi aperti

 

negozio commessa shoppingDimentichiamoci la città fantasma, anche quest’anno la Bergamo del commercio non va in vacanza: molti i bar, i ristoranti e i negozi che hanno deciso di rimanere aperti anche ad agosto scongiurando il rischio per i consumatori di peregrinare tra le saracinesche chiuse. L’elenco delle attività e dei negozi che ad agosto non si fermano è nutrito. L’80% dei bar e ristoranti sono ancora aperti, mentre 6 negozi di elettrodomestici, cosmetici e casalinghi su 10 garantiscono l’acquisto. Anche in provincia il commercio non s’è fermato in questi giorni. Nelle località turistiche – montagne e laghi d’Iseo e di Endine – quasi tutti negozi, bar e ristoranti rimangono aperti, e negli altri paesi garantiranno il servizio un ristorante e un bar su due e il 40% dei negozi e degli alimentari. «I dati relativi alle chiusure sono in linea con quelli dello scorso anno – dice Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. I commercianti hanno ridotto i giorni di chiusura o resteranno aperti. Prima facevano quindici giorni di ferie ad agosto, ora fanno mediamente una settimana. La maggior parte delle chiusure si concentra dal 14 al 20 agosto, alcune attività chiudono questa settimana e una minoranza quella dal 21 al 27 agosto». «Bergamo – spiega ancora Fusini – ha un’offerta commerciale a ridosso della città pressoché sempre aperta ed esiste anche una dimensione turistica che sta crescendo, ma i clienti non vengono solo da fuori». Se bar e negozi sono aperti è anche perché c’è richiesta da parte dei residenti. «Agosto per la nostra città è un mese di lavoro, soprattutto nel settore dei pubblici esercizi e dei ristoranti che intercettano tanti bergamaschi che non vanno in vacanza. Complice la crisi, il periodo vacanziero si è accorciato e tanti cittadini decidono di trascorrere il mese di agosto a casa. Pertanto i commercianti si sono adeguati, tenendo aperto e garantendo, oltre ai servizi offerti, una città più sicura e vivace».