Saldi, Ascom stima 145 euro a persona per 116milioni e 800mila euro complessivi

“Mai come quest’anno i saldi hanno un valore fondamentale per la tenuta del sistema del commercio tradizionale”

Con il weekend, dopo l’avvio del 5 gennaio, si è aperto il primo banco di prova per gli acquisti scontati di capi invernali, con grande attesa per la coincidenza del ponte dell’Epifania, che porta anche turisti e visitatori in città e provincia. Le previsioni di spesa di Ascom Confcommercio Bergamo fanno ben sperare, con 145 euro a persona (erano 139 nel 2023) che in media verranno spesi sul nostro territorio. Una cifra in rialzo di 6 euro rispetto ai 139 euro del 2023 (erano 134 nel 2022 e 124 nel 2021), ma che purtroppo non basta nemmeno ad assorbire l’inflazione. Sono oltre 350mila le famiglie che acquisteranno in saldo, con 805.474 bergamaschi dedicati al rito della caccia ai capi scontati, magari già adocchiati in vetrina nei giorni precedenti. La spesa complessiva stimata da Ascom Confcommercio Bergamo è di 116 milioni e 800mila euro. Il 72,5% farà qualche acquisto in saldo in Bergamasca, percentuale superiore a quella nazionale (61,7%), anche per l’importanza degli acquisti di capi della stagione autunno-inverno a queste latitudini. La media di spesa nazionale, rilevata dall’Ufficio Studi Confcommercio, è di 137 euro a persona per un giro d’affari complessivo di 4,8 miliardi di euro e 15,8 milioni di famiglie italiane impegnate nello shopping d’occasione. “Mai come quest’anno i saldi hanno un valore fondamentale per la tenuta del sistema del commercio tradizionale- spiega il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo Oscar Fusini -. Veniamo da una stagione difficile. Anche se non si riusciranno a recuperare i margini persi negli ultimi mesi, la maggioranza dei piccoli imprenditori attende i saldi per sostenere le vendite e per riallestire i negozi con le nuove collezioni moda e fare acquisti per la nuova stagione”.
Come già accaduto con i saldi estivi, a garanzia di chi acquista ci sono le ulteriori tutele del nuovo Codice del consumo, che cambia le norme su sconti, promozioni e liquidazioni. In particolare, l’obbligo di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l’avvio degli sconti, con il rischio di sanzioni fino a 3098 euro.
Sui saldi invernali in arrivo restano però anche delle zone d’ombra. Sono quelle denunciate da Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale Federmoda, che punta il dito contro la pratica dei pre-saldi e con gli sconti tutto l’anno: “Una consuetudine purtroppo consolidata, che è bene ricordare quanto sia completamente fuori norma, che il nuove codice del consumo va a regolamentare a tutela dei consumatori. Sconti e saldi non andrebbero mai anticipati. Questi, in aggiunta al Black friday (che per alcuni esercenti dura non due giorni, ma settimane), contribuiscono a creare una gran confusione nei consumatori e un’importante disparità tra i commercianti che li applicano e i commercianti che non li applicano perchè non sostenibili. I saldi devono essere visti come un elemento per rilanciare i consumi, ma devono essere saldi veri e di fine stagione, senza continue promozioni e pratiche illecite e scorrette. Il commercio può anche resistere, soprattutto ora che abbiamo assorbito tanti costi per non riversarli sui consumatori, senza svendersi per mantenere i giusti margini tutto l’anno”.

 

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERAZIONE MODA ITALIA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

 

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.


Acquisto auto: convenzione Agenti FNAARC

Sconti fino a 750 euro 

La Federazione Agenti FNAARC (la Federazione degli agenti e rappresentanti commercio aderente a Confcommercio) e brumbrum (brumbrum.it, primaria società con Stellantis come azionista di maggioranza, leader europeo con 90mila auto usate vendute online all’anno) hanno attivato una nuova convenzione che permette ai soci in tutta Italia di acquistare auto usate e garantite a condizioni vantaggiose. La convenzione offre agli agenti e rappresentanti di commercio associati, molto attenti all’usato garantito nel mercato automobilistico, un’opportunità in più anche in considerazione del forte aumento dei prezzi delle auto nuove e dell’inadeguatezza per la categoria  del tetto di deducibilità fiscale (Agenti FNAARC ha, in questo senso lanciato un appello al Governo e sta conducendo la campagna #piùdeducibilità). L’accordo valido per tutti gli associati Agenti FNAARC e parenti di primo grado, prevede uno sconto di 250 euro sulle auto già in promozione e fino a 750 euro su tutte le altre auto in vetrina.  Oltre agli sconti è assicurato il reso gratuito entro 14 giorni e 1.000 km, la consegna gratuita in oltre 35 città, garanzia e soccorso stradale di un anno inclusi nel prezzo, oltre a finanziamenti a tasso agevolato e sconti sull’estensione della garanzia.  “Anche se tendenzialmente gli agenti preferiscono auto di proprietà, con i rincari del nuovo e lunghi tempi di consegna, incertezza sulla scelta da compiere fra diesel, benzina ed elettrico e sul valore futuro residuo dell’auto, l’usato garantito rappresenta un’opzione interessante – spiega  Fabio Fracassi, presidente provinciale degli Agenti FNAARC-. L’auto è per ogni agente uno strumento irrinunciabile di lavoro e avere auto sicure e confortevoli è fondamentale per la categoria. Di fronte a una deducibilità dell’auto con un importo fissato a 25mila euro del tutto inadeguato e anacronistico per l’acquisto del nuovo, l’accordo offre la possibilità di un contenimento immediato dei costi in fase di acquisto. Rappresenta anche un’opportunità per i giovani o per chi inizia questa attività, per cui l’acquisto dell’auto è un gravoso impegno finanziario”.

 

 


Regali di Natale: prodotti enogastronomici, giocattoli e cura persona e bellezza in testa

Ascom stima una spesa di 174 euro pro capite (186 a livello nazionale). Cresce internet, ma i negozi non perdono il loro appeal

Scatta ufficialmente il conto alla rovescia per i regali da scartare sotto l’albero e si affrettano le corse in cerca degli ultimi doni. Secondo la ricerca nazionale Confcommercio la spesa media che gli italiani destineranno alle strenne natalizie sarà di 186 euro a persona (in crescita rispetto ai 157 euro del 2022), quella media dei bergamaschi è inferiore: Ascom Confcommercio Bergamo stima 174 euro a residente, nonostante un budget tendenzialmente maggiore della media nazionale, ma una minore inclinazione agli acquisti per regali. Tra i pacchi più gettonati, a livello nazionale, i prodotti enogastronomici (72,7%) si confermano in cima alla lista delle preferenze, seguiti da giocattoli (50,1%), prodotti di bellezza (49,6%), abbigliamento (49,4%) e libri (41,6%); tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per la cura della persona (+8,6%), i gioielli (+7,9%) e i trattamenti di bellezza (+6,7%); carte regalo e abbonamenti a piattaforme streaming risultano, invece, i regali più acquistati online.  “La spesa per regali è più bassa rispetto a quella nazionale non tanto per la possibilità di spesa, ma per abitudini, consuetudini e predisposizione culturale- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Il bergamasco è più parsimonioso e spende più per acquisti produttivi e vacanze che per fare regali. Anche nella nostra provincia si  afferma il fenomeno dei regali acquistati on line, grazie anche all’allungamento del periodo riservato alla ricerca dei regali, che si estende a tutto il mese di novembre, specialmente in occasione del Black Friday”. Se la maggioranza compra almeno uno o più prodotti sul web, resta alta la quota che si concentra nel commercio tradizionale: “I negozi non perdono il loro appeal, ma anzi contribuiscono a rendere più gratificante l’esperienza di acquisto specialmente di un dono, da vedere e toccare con mano, da presentare confezionato al meglio, oltre a rendere più agevole eventuali cambi”. Cambiano anche le idee regalo: “In questi ultimi anni, accanto alla posizione privilegiata dei giocattoli che fanno felici i bambini e che si mantengono stabili, hanno guadagnato posizione i prodotti alimentari e per la cura della persona, mentre- pur recuperando qualcosa nell’ultimo anno- hanno ormai perso la leadership storica i prodotti di abbigliamento, oltre a hi-tech e tecnologia, anche se i risponditori che sfruttano l’intelligenza artificiale sono comunque apprezzati. In forte calo i libri e l’ebook, mentre crescono le carte regalo che lasciano libero il beneficiario della scelta”.

I dati della ricerca

Il regalo degli italiani

Tra le tipologie di articoli, si regaleranno soprattutto prodotti enogastronomici (72,27%), giocattoli (50,1%), prodotti per la cura della persona (49,6%), capi di abbigliamento (49,4%), con un trend in aumento rispetto al 2022. Cresce infatti per la prima volta dal 2019 la percentuale di chi farà regali, dal 72,7% dello scorso anno al 73,2% attuale. Tra i regali acquistati online, prevalgono le carte regalo (83,4%) e gli abbonamenti streaming (77,8%), seguiti da libri ed ebook (65,2%), oltre a film, dvd e musica digitale (38,7%).

I canali di acquisto

Tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (68,5%) e in aumento del 4% rispetto all’anno scorso, ma cresce anche l’utilizzo dei negozi di vicinato (dal 45% al 48,3%) e i punti vendita della distribuzione organizzata (dal 53% al 67,7%). Stabili gli acquisti presso outlet e spacci e quelli nei punti vendita del commercio equo e solidale.

La corsa agli acquisti

Anche se in calo rispetto all’anno scorso, le prime due settimane di dicembre si confermano  il periodo dove si concentrano i maggiori acquisti di regali di Natale (46,4%), ma aumenta rispetto allo scorso anno la quota di coloro che hanno già fatto gli acquisti nella seconda metà di novembre (dal 33% al 38,9%).


Ascom incontra gli imprenditori della Val di Scalve

Un confronto sulle opportunità e il futuro del territorio, interessato da investimenti importanti nel turismo

Ascom ha incontrato gli imprenditori della Val di Scalve. Si è svolto nei giorni scorsi, lunedì 11 dicembre, nella Sala riunioni della Comunità Montana di Scalve  a Vilminore di Scalve un incontro con i commercianti, ristoratori e albergatori  dei comuni di Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore di Scalve e con tutti gli imprenditori facenti parte del distretto del commercio Quota Scalve. L’incontro, che ha visto la presenza del sindaco di Colere Franco Belingheri e di Pietro Orrù, primo cittadino di Vilminore di Scalve,  è stato l’occasione per discutere e confrontarsi sulle criticità e opportunità di sviluppo del territorio e del suo tessuto imprenditoriale. In particolare, si è discusso dell’impatto positivo dei nuovi impianti di risalita di Colere per tutta la valle, che vede rilanciata la sua attrattiva, ampliando gli orizzonti turistici anche al mercato straniero. Durante l’assemblea, che ha visto la partecipazione di circa 40 imprenditori,  i rappresentanti Ascom Confcommercio Bergamo, con il direttore Oscar Fusini, il referente della Val di Scalve Alessandro Riva e i funzionari Diego Cantamessa (Fogalco, credito e finanza agevolata), Marcella Gualeni (Start up e area tecnica, assistenza e pratiche), Giorgio Puppi (innovazione e digitalizzazione e distretti del commercio) hanno presentato  i servizi che l’associazione offre a supporto dell’imprenditorialità e a fianco delle imprese del terziario.


Fimaa, brindisi da Giuliana a un 2023 di successo per i soci

Il Christmas dinner è stata l’0ccasione per premiare attività storiche e i 27 nuovi soci. Raccolta benefica per Fondazione Asino e ricerche in neuro oncologia 

L’evento di fine anno organizzato da Fimaa Bergamo per gli agenti immobiliari è stata l’occasione conviviale per tirare le somme di un 2023 ricco di impegni e iniziative per la categoria, oltre che per guardare a un nuovo anno pieno di sfide e nuovi obiettivi. Un’occasione per premiare e conoscere meglio i nuovi soci e per consegnare un riconoscimento alle imprese Fimaa più longeve.  Per il Christmas Dinner è stata scelta come sede la storica Trattoria D’Ambrosio da Giuliana, in Via Broseta. L’incontro ha visto la partecipazione del direttivo Fimaa Bergamo, presieduto da Oscar Caironi, che è anche coordinatore regionale Fimaa Lombardia e dei soci della Federazione. Alla convention ha partecipato il presidente nazionale Fimaa Confcommercio Santino Taverna. Tra le autorità, presenti il vicepresidente vicario Ascom Confcommercio Bergamo Luciano Patelli e Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. “Grazie al racconto di tante esperienze professionali e del know how di importanti ospiti, abbiamo arricchito il nostro bagaglio culturale- ha sottolineato Oscar Caironi, prima dell’intervento del presidente nazionale Santino Taverna e di Roberto Re, mental coach e formatore. Un ringraziamento speciale va a tutti i soci premiati, che hanno saputo distinguersi grazie al loro insostituibile operato e al loro fondamentale contributo alla vita associativa. E un grazie e un benvenuto ai nuovi iscritti Fimaa”. Hanno ricevuto un premio alla carriera Luigi Benedetti  per i 47 anni di attività come agente immobiliare e Ugo Gherardi, anch’egli con 47 anni di attività raggiunta come agente immobiliare. 27 i nuovi soci, cui è stato dato il benvenuto ufficiale in Fimaa Bergamo, con la consegna di un attestato: Bergamo Building srl, Rositani Real Estate Consulting, EB Living Immobiliare srls, Arealogistica srl, Wave Group srl, Bergamo Immobiliare sas, Studio Vaprio Immobiliare srls, Brumana Valerio, Ciocca Massimo, Cadei Jessica, Cugia di Sant’Orsola Terenzio, Chiari Roberto, Casari Francesca, Cavagnis Marco, Della Pedrina Andrea, Dallagrassa Oscar, Del Vecchio Antonia, D’Orio Lorenzo, Manzoni Fabio, Marchetti Oscar, Natali Romualdo, Pennati Giuseppe, Pasinetti Cristina Bruna, Arrigoni Guglielmo, Rotini Marco, Salemme Ferdinando , Volpi Francesco. Dopo i saluti istituzionali e del presidente nazionale Taverna e provinciale Caironi, oltre che dei vertici Ascom, rappresentati da Luciano Patelli, vicepresidente vicario e dal direttore Oscar Fusini, hanno portato la loro esperienza di successo Roberto Re, tra i più importanti mental coach e formatori nazionali e anche l’ospite, ristoratrice e imprenditrice Giuliana D’Ambrosio,  che con la sua accoglienza e la sua cucina semplice, riesce a fare sentire tutti a casa.
Come altre iniziative, anche il Christmas Dinner non dimentica la solidarietà e conferma l’anima generosa e benefica della Fimaa. Quest’anno l’impegno della Federazione è per la Fondazione Asino che mira a sostenere e creare un programma educativo per formare giovani neurochirurghi e finanziare progetti di ricerca nell’ambito delle neuroscienze, in particolare della neuro oncologia. Attraverso il Comitato scientifico, la Fondazione seleziona i migliori progetti nell’ambito e monitora la ricerca e i relativi risultati.
L’evento è stato sostenuto e sponsorizzato da Casafarim Unoenergy, Ottica Gazzera e Cabrini Assicurazioni.


Imprendigreen 2023, riconoscimenti a otto aziende bergamasche

Consegnati i marchi di sostenibilità a otto aziende bergamasche del terziario

Sono stati consegnati ieri in Ascom Confcommercio Bergamo i marchi di sostenibilità Imprendigreen a otto imprese del terziario che si sono distinte per i loro comportamenti ambientalmente virtuosi.
Il riconoscimento “Imprendigreen” è andato a:

  • Studio Leidi di Treviolo,
  • Enoteca Wimpy di Albino
  • Antica Locanda Roncaglia di Corna Imagna
  • Frigogelo di Azzano San Paolo
  • Power.it di Bergamo
  • Tabaccheria Amadeo Livio di Verdellino
  •  Black Horse di Presezzo
  • Macelleria Marchesi di Seriate.

Con Impredigreen vogliamo qualificare le imprese ambientalmente virtuose e che si sono distinte nel 2023 sui temi della sostenibilità ambientale– sottolinea Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo . L’ iniziativa traccia un percorso per le imprese che vogliono contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo  fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La sostenibilità è di fatto un valore aggiunto per competere in un sistema economico sempre più attento a nuovi modelli di produzione e consumo green”.
Il progetto nasce per diffondere comportamenti sempre più “green” nel mondo del terziario, che possano rappresentare anche un’opportunità di sviluppo per le imprese. “In altre parole, con Imprendigreen – aggiunge Andrea Comotti, responsabile Area gestionale Ascom Confcommercio Bergamo – si vuole raggiungere il duplice scopo di creare benefici ambientali e sviluppare nuove forme di economia attraverso una serie di azioni volte a sensibilizzare, formare e accompagnare le imprese nella transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Ma anche a cogliere tutte le opportunità che i programmi e i fondi europei e nazionali – come il Green Deal europeo e il PNRR italiano – metteranno in campo nei prossimi anni per innovare modelli di produzione, distribuzione e offerta di servizi”.
Grazie alla collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa sono state definite delle check list  per rilevare le buone pratiche e definire i criteri-soglia quali-quantitativi.
“La Scuola è stata coinvolta anche nella predisposizione di moduli formativi appositamente studiati e implementati per i diversi settori di attività – spiega Comotti -. Invitiamo tutte le aziende del terziario a prendere in considerazione la possibilità di richiedere il riconoscimento”.

Come aderire
Per prima cosa occorre registrarsi sul sito imprendigreen.confcommercio.it e, una volta compilato il questionario, ogni imprenditore potrà valutare le sue performance e ottenere il riconoscimento. Oltre a poter usufruire di speciali convenzioni riservate, le imprese e le associazioni che otterranno il riconoscimento Imprendigreen avranno accesso a moduli formativi implementati con il coinvolgimento di partner strategici ed enti di ricerca di spessore nazionale ed internazionale (come la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa, l’Enea, l’Asvis e il Conai), per migliorare la conoscenza delle normative e favorire la diffusione e la replicabilità di comportamenti virtuosi sotto il profilo ambientale e sociale.

Per informazioni ed eventuali chiarimenti le imprese interessate possono scrivere a: gestionale@ascombg.it – Tel 0354120325.


Legalità e sicurezza, i dati dell’Osservatorio Ascom-Format Research

L’usura tra i maggiori rischi percepiti + 22,2% rispetto al 2022

Sicurezza percepita, andamento dei crimini, esposizione a rischio usura e racket. Sono questi i temi al centro dell’indagine su Legalità e sicurezza affidati all’Osservatorio Congiunturale Confcommercio Bergamo. L’indagine, condotta da Format Research su un campione rappresentativo di imprese del terziario, rileva un peggioramento della sicurezza percepita rispetto allo scorso anno per il 16% degli intervistati. L’usura è tra i maggiori rischi percepiti, in un contesto in cui l’accesso al credito si trasforma spesso in un percorso ad ostacoli e i rincari dei tassi di interesse aggravano ulteriormente i bilanci delle imprese, già indebitate. Preoccupa anche il rischio di estorsioni e racket, oltre ai furti.

Sicurezza percepita
Il 16% delle imprese del terziario di Bergamo percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2023 rispetto al 2022, per il 76,3% la situazione è invariata, mentre per il 7,7% è, di contro, migliorata.

Aumento dei crimini
L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior aumento rispetto al 2022 dagli imprenditori del terziario di Bergamo (22,2%) seguito da racket ed estorsioni (19,2%) e furti (17%), rapine (13,5%), atti di vandalismo (13,1%), aggressioni e violenze non a scopo predatorio (13%).

Tentativi di usura e racket
Quasi un imprenditore del terziario di Bergamo su cinque ( 19,3%) ha avuto notizia di fenomeni di usura o estorsione nella propria zona. Ne ha sentito parlare in particolare dai social network (10,3%), da altri imprenditori (9,2%) e dalla stampa (7,2%).

Preoccupazione degli imprenditori
Oltre sei imprenditori del terziario di Bergamo su dieci si dichiarano preoccupati per il rischio di esposizione a usura e racket. Il 24,2% si dichiara molto preoccupato. Il 39,9% non nasconde la sua preoccupazione in generale, anche senza rischi visibili. Relativamente tranquilli  il 26% degli imprenditori, per nulla turbati il 9,9%.

La possibile reazione
Di fronte a fenomeni di usura la maggior parte delle imprese del terziario di Bergamo ritiene che si dovrebbe denunciare alle forze dell’ordine. Una buon parte dichiara però che non saprebbe cosa fare, pochi addirittura si dichiarano scoraggiati. Di fronte a fenomeni di usura il 55,5% ritiene che si dovrebbe denunciare, il 53,8% di segnalare informalmente la situazione alle forze dell’ordine, il 12,3% di rivolgersi alla propria associazione di categoria, il 23,5% di rivolgersi alle associazioni antiusura. Il 17,5% dichiara di non sapere cosa fare, l’1,5 sostiene che sarebbe inutile .

Soggetti vicini nell’assistenza alla criminalità
Le forze dell’ordine (35,7%), le associazioni di categoria (34,1%) e le organizzazioni antiusura  (34,1%) sono in soggetti percepiti come più vicini agli imprenditori minacciati. Seguono, a distanza, Stato e amministrazioni locali. Ma il 19,2% si sente solo.

 

 


Un lungo ponte dell’Immacolata positivo per il turismo bergamasco

Battesimo degli sci a Sant’Ambrogio con il sole. Bene il segmento wellness

Il Ponte dell’Immacolata-  che si allunga ulteriormente con la festività milanese di Sant’Ambrogio di oggi, baciata dal sole- si preannuncia buono per la ricettività bergamasca. C’è molta attesa per l’avvio della stagione sciistica, in particolare a Colere, con i nuovi impianti che si preparano alle prime corse. Bene anche la Val Seriana;  si confida nel bel tempo e nella tenuta delle piste anche in alta Val Brembana.  In generale, con le previsioni meteo buone, le prime nevicate di stagione e il calendario favorevole, si preannuncia un lungo week-end di lavoro per gli hotel. Sul lago calano le prenotazioni rispetto al pienone degli scorsi anni e si torna alla normalità, con dati pre-pandemia, anche se gli hotel con spa mantengono forte il loro appeal.  Sono infatti sempre più gettonate le terme e il turismo wellness legato a hotel con spa, pronti a offrire pacchetti rigeneranti per una pausa in vista delle festività. In quota si lavora per l’innevamento delle piste, anche se le previsioni del tempo evidenziano buone possibilità di ulteriori nevicate nei prossimi giorni. Tra mercatini di Natale, eventi e piatti tipici, i turisti si sono in gran parte già organizzati per un lungo week-end sui monti, tra sci, bob, pattinaggio o passeggiate nella natura. All’ombra della Presolana, da Bratto a Castione, le richieste sono alte e le prenotazioni continuano ad arrivare, in particolare da Milano e dintorni, a partire da questa sera,  7 dicembre,  e si allungano fino al 10, in molti casi fino anche al 12 dicembre.  Ottime presenze anche a Selvino, che si conferma tra le località preferite per il turismo di prossimità. Discrete le presenze anche in alta Val Brembana: a Foppolo non si rinuncia al tradizionale battesimo degli sci per Sant’Ambrogio e Immacolata, anche se le prenotazioni  restano fortemente appese al meteo, dall’innevamento adeguato  al cielo stabile. San Pellegrino continua ad essere attrattiva grazie alle terme e agli eventi: ci si ferma 1 o 2 notti (la meta è particolarmente gettonata per un break di coppia).  In città le prenotazioni sono buone e le richieste continuano ad arrivare, confermando in questo ultimo scampolo di anno il bilancio positivo per il turismo di questo 2023. “Il ponte dell’Immacolata, aiutato dal calendario che concede un week-end lungo, tiene alte le prenotazioni- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. Un bellissimo segnale in un periodo economico difficile per le famiglie, che mostra una immutata voglia di viaggiare nonostante tutto,  dopo mesi estremamente positivi per il turismo. Abbiamo appena chiuso un mese di novembre particolarmente positivo per il segmento business, che si conferma il mercato strategico per la Grande Bergamo. Si entra poi nella seconda metà di dicembre che fino all’Epifania rappresenta un momento storicamente tranquillo per la città. Nelle Valli Capodanno sta andando particolarmente bene, con richieste e prenotazioni elevate”.

 

 


Il brindisi a un 2023 pieno di impegni dei Gelatieri Bergamaschi

La cena del 4 dicembre un’occasione per tirare le somme dell’anno e guardare al 2024 

I Gelatieri Bergamaschi Ascom Confcommercio Bergamo si sono dati appuntamento il 4 dicembre allo Chapeau Bistrot di Bergamo, nella nuova piazza don Sergio Colombo di Redona, per lo scambio di auguri di fine anno. L’occasione conviviale di un apericena ha offerto anche quest’anno lo spunto per un bilancio delle attività annuali del Gruppo, dalla formazione all’ideazione del gusto Polenta e latte per la capitale della cultura, alle iniziative solidali che da sempre accompagnano la campagna della categoria. Nel corso dell’incontro è stata presentata la relazione della presidente del Gruppo Giorgia Mologni e del direttore Ascom Confcommercio Oscar Fusini. “E’ stato un anno molto impegnativo, che ha visto il Gruppo partecipe e motivato nella valorizzazione della categoria, attraverso il nostro lavoro, a partire dalla formazione, fondamentale per innalzare le competenze e allargare gli orizzonti d’impresa- commenta Giorgia Mologni-. Dell’anno della capitale della cultura conserveremo sempre una ricetta apprezzata del nostro gusto Polenta e latte, iconico per la città e per le tradizioni di Bergamo e Brescia. Sapori che riportano all’infanzia e che impiegano in un abbinamento goloso due prodotti semplici come il latte – a km zero- e la polenta”. Il gruppo è già al lavoro nella programmazione del 2024: “ Per l’anno prossimo abbiamo già fissato alcuni appuntamenti, dai corsi di formazione alle visite educational alla scoperta dei migliori prodotti del nostro Paese, pronti a entrare nei nostri laboratori e ad essere interpretati con creatività al meglio” anticipa la presidente dei Gelatieri Bergamaschi.


Negozi, affitti più cari per il 59%. Cresce il rischio desertificazione

Per il 46,1% il fenomeno dei negozi sfitti si è aggravato nell’ultimo anno. La fotografia dell’indagine Ascom-Format Research Aumentano le spese per l’affitto dei locali commerciali e si spengono più vetrine. È questo il quadro amaro tracciato dal recente focus sul tema affidato a Format Research da Ascom Confcommercio Bergamo. Il canone di locazione è una voce di spesa particolarmente sensibile per le imprese del terziario bergamasco e per i loro bilanci: il 61,1% delle imprese è in affitto. Considerando anche i servizi alla persona, si tratta di circa 26.700 imprese in Bergamasca. Nell’attuale situazione economica, tra inflazione e contrazione dei consumi, si fa fatica a sostenere canoni crescenti. Quasi 6 imprese su 10 (il 59%) hanno registrato nell’ultimo anno un aumento del canone. La conseguenza è che 1 impresa su 2 dichiara di faticare a sostenere le spese di affitto e 1 impresa su 3 dichiara di valutare il trasferimento, in caso di ulteriori aumenti. Gli ultimi due anni, il 2022 e 2023, sono stati negativi per il numero di cessazioni di attività.Quasi la metà degli imprenditori rileva un peggioramento: oltre 6 su 10  hanno la percezione del peggioramento nel dopo pandemia. di queste quasi una su quattro ha la percezione di grande peggioramento. Il fenomeno dei locali sfitti non impatta solo sul decoro dei centri urbani e sulle tasche dei proprietari immobiliari, ma anche sulle imprese: più di un’impresa su cinque registra un danno economico, un’altra su cinque almeno un danno di immagine. I nuovi contratti con canoni diminuiti sono pochi rispetto alle decine di migliaia di affitti in corso che invece continuano a crescere per effetto dell’adeguamento Istat. L’attuale sistema dei tassi di interesse impedisce l’investimento per l’acquisto dell’immobile alla maggior parte delle imprese del terziario. L’inflazione colpisce queste imprese sia dal lato del calo delle vendite sia nell’aumento dei canoni. Rientrano tra le categorie più colpite le merceologie tradizionali (abbigliamento calzature e accessori) che costituiscono la spina dorsale del commercio dei centri urbani; oggi però  il problema si sta estendendo anche ai negozi del commercio alimentare,  che vedono la spesa delle famiglie contrarsi. Le categorie più colpite dal calo delle vendite chiedono un credito di imposta sulle locazioni dell’immobile, essendo cresciuto di una mensilità in due anni. L’aumento ISTAT è stato infatti del 13,4% tra ottobre 2021 e ottobre 2023 e addirittura del 16,9% nel triennio ottobre 2020 e 2023.

Il peso dei canoni di affitto: in aumento per il 59%

Il 61,1% delle imprese del terziario bergamasco è in affitto, percentuale nettamente superiore a chi ha investito nell’immobile (il 38,9%). Tra queste imprese, il 59% ha registrato l’aumento del canone. Il 48% ha subito un aumento tra il 5 e il 15%, l’11% ha subito un aumento oltre il 15%. Il 48,6% di coloro che sono in affitto ha avuto difficoltà nel sostenere il canone (il 21,6% molto, il 27,0% abbastanza, il 32,6% poco); solo il 18,8% non ha avuto impatto negativo dagli incrementi. Nel caso di ulteriori aumenti del canone, il 28,6% delle imprese valuta l’ipotesi di trasferire la propria sede.

Aggravamento del fenomeno dei locali sfitti

Il 46,1% delle imprese ritiene che il fenomeno dei locali sfitti si sia aggravato nell’ultimo anno (per il 42,4% poco, per il 38,5% abbastanza, per il 7,6% molto); solo l’11,5% non rileva alcun peggioramento. Rispetto al periodo pre Covid  il 63,1% delle imprese ritiene che il fenomeno si sia aggravato (il 39,6% abbastanza, il 26,5% poco,  il 23,5% molto); nessun peggioramento o variazione per il 10,4% .

Il fenomeno dei locali sfitti ha effetto anche sulle imprese esistenti

I negozi sfitti non rappresentano un danno solo per i proprietari e per i commercianti della zona, ma anche per tutti i cittadini perché la desertificazione incide negativamente sull’attrattività complessiva dell’area. Il 22,2% dichiara un peggioramento dell’immagine dell’impresa e una riduzione dei ricavi; il 17,3% dichiara un peggioramento della sola immagine dell’impresa