Conoscenza, competenza e competitività. Sono queste le tre leve su cui l’Ascom punterà nei prossimi anni e sulle quali sarà chiamata a confrontarsi e a lavorare. I tre temi saranno i punti cardine della relazione del presidente Paolo Malvestiti alla prossima assemblea dell’Associazione commercianti in programma per lunedì 13 maggio, alle 15, nella Sala Caravaggio del Polo Fieristico di Bergamo.
Sarà un momento di confronto sul delicato momento che il terziario sta vivendo, ma anche di passaggio e rinnovamento, in quanto i soci dell’Ascom saranno chiamati ad eleggere il Consiglio direttivo dell’Associazione, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.
L’Assemblea avrà all’ordine del giorno la relazione del presidente, l’esame e l’approvazione del bilancio 2012, la nomina dei revisori dei conti e dei probiviri e la nomina del Consiglio direttivo. Al termine sarà consegnato il distintivo d’oro dell’ Ascom ai presidenti di categoria uscenti: Giuseppe Capurro, Ettore Coffetti, Nuccio Longhi, Riccardo Martinelli, Gabriele Previtali, Renato Rodigari, Paolo Rossi e Angelo Zibetti.
Nella sua relazione di apertura il presidente Malvestiti traccerà un quadro della difficile situazione del settore del terziario, poi passerà ad analizzare quale è il compito e il contributo che l’associazione di categoria può offrire al sistema, per arrivare a delineare quali sono i tratti del commercio del futuro, che ha come punti di appoggio i distretti del commercio, il legame con il turismo e l’Expo del 2015, evento importante dal punto di vista economico e organizzativo. Il presidente metterà in luce come sia fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento del terziario il ruolo di rappresentanza e di tutela che svolge l’Associazione, in particolare nei rapporti con le istituzioni del territorio, Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio. E accanto al ruolo di rappresentanza Malvestiti rimarcherà il valore dei servizi che Ascom offre a sostegno delle imprese associate, in particolare sui temi amministrativi, fiscali, di contabilità, dell’area lavoro, della formazione, a sostegno al credito e reperimento fondi europei.
«Stiamo vivendo un momento molto particolare. E’ da anni che non ci toccava una crisi così duratura e che prende tutti i livelli e gli aspetti della nostra economia – afferma il presidente Malvestiti -. Questo è un momento critico sotto il profilo politico, economico e sociale. Mentre noi abbiamo bisogno di riconquistare speranza e fiducia. Il compito di un’associazione come la nostra è quella di individuare insieme ai nostri imprenditori quali sono i nuovi i bisogni e leggerne le dinamiche sociali prima ancora che si traducano in comportamenti di consumo. Di scoprire insieme dove punta il commercio del futuro e di conseguenza attrezzarci per affrontare quanto il nuovo mercato ci chiede. Per questo è fondamentale coniugare conoscenza, competenza e competitività e affrontare senza timore le novità che ci vengono incontro».
Il momento centrale dell’Assemblea rimarrà l’elezione del nuovo consiglio direttivo. Per arrivare alle nomine dei vertici dell’Associazione, nei mesi scorsi si sono susseguite le assemblee delle categorie merceologiche che hanno portato alla nomina o conferma dei rispettivi presidente. Nei giorni scorsi il Consiglio delle categorie e il Consiglio direttivo dell’Ascom, in seduta congiunta, hanno candidato 18 presidenti, 11 dei quali saranno eletti durante l’assemblea generale del 13 maggio ed entreranno a far parte del nuovo Direttivo. Dopo l’assemblea, prima della fine di maggio, il Direttivo neo eletto, nel quale entreranno a far parte fino ad un massimo di altri tre membri cooptati, si riunirà per eleggere il presidente.
I numeri
Oltre 22mila le imprese del terziario
“Resta alto il sacrificio degli imprenditori”
Sono 22.031 le imprese del terziario attive nella provincia di Bergamo: 3.728 nel settore della ristorazione e somministrazione; 8.122 nei servizi; 2.861 nel commercio alimentare e 7.320 nel commercio non alimentare. Il settore sostanzialmente tiene, in quanto il calo dal 2011 è al quanto lieve, dello 0,1%. Nel 2011 le imprese registrate in Camera di Commercio risultavano essere 22.050. Nell’ultimo anno il calo più sostanziale è stato nella somministrazione con un -2,2%, seguito dai servizi -1,4% e dal commercio alimentare -1,3%. Mentre il commercio non alimentare ha avuto una ripersa del 3,1%. Se ci addentriamo nello spaccato della città ci si accorge che il calo più consistente ha riguardato il commercio non alimentare con un -2,57%, seguito dai servizi -0,86 e dalla somministrazione e ricettività -0,70; mentre il commercio non alimentare è stabile 0,18%.
«Il 2012, e questi primi mesi del 2013, sono stati terribili per i consumatori, le famiglie, i lavoratori e per le imprese. Sono stati mesi che non ci hanno permesso di recuperare le perdite già accumulate nel 2011. Nonostante questa fatica, il numero delle imprese del terziario rimane stabile, dal 2011 al 2012 si è avuta una flessione dello 0,1% e ora si attestano sulle 22.031unità. La tenuta del sistema nell’ultimo anno è il risultato dei grandi sacrifici che i nostri imprenditori stanno affrontano; sono molti coloro che immettono risparmi personali nelle loro attività per resistere e non abbassare per sempre la saracinesca» spiega Malvestiti.
Negli ultimi cinque anni il commercio ha avuto una flessione del 5%. Gli anni più critici che hanno registrato il calo più significativo di attività è stata tra il 2009 e il 2010, anno in cui il terziario ha toccato cifra 21.992.