Paolo Malvestiti è stato riconfermato presidente di Ascom. La nomina è avvenuta lunedì pomeriggio durante il Consiglio direttivo eletto dalla recente Assemblea dei soci. Malvestiti, 66 anni, nato e residente ad Osio Sotto, è sposato con due figli e presiede dal 2000 l’Associazione commercianti di Bergamo. Imprenditore nel settore della pelletteria, calzature e valigeria, Malvestiti è presidente della Camera di Commercio dal 2010 ed è vicepresidente di Confcommercio Lombardia e di Unioncamere Lombardia. A livello nazionale è componente del Consiglio confederale della Confcommercio.
Il nuovo Consiglio direttivo ha inoltre cooptato tre membri: Roberto Capello, presidente di Aspan e già in consiglio direttivo dal 2001, Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco e in consiglio dal 2001 e Mauro Dolci, presidente di Fiva, l’associazione che riunisce gli ambulanti bergamaschi.
Accanto a Malvestiti siedono due vicepresidenti, così come vuole lo Statuto; Riccardo Martinelli e Giovanni Zambonelli. Martinelli è vicepresidente Ascom dal 2001, mentre dal 2009 è presidente della Fogalco. Ha guidato il Gruppo Grossisti Vino Bevande dal 1981 al 2012. Come imprenditore, dopo il diploma in ragioneria è entrato a far parte della azienda Vinicola Martinelli nel 1963, portando avanti una tradizione di famiglia che dura dal 1865, anno in cui il bisnonno Ettore fondò l’azienda. Zambonelli, nel consiglio direttivo dal 2005, è per il terzo mandato alla guida del Gruppo Albergatori. 53 anni, titolare insieme al fratello Corrado del Best Western Cappello d’Oro di Bergamo e del Best Western Hotel Monza Brianza Palace, Zambonelli siede nel Cda di Fogalco.
Il nuovo consiglio risulta così composto: Paolo Malvestiti, presidente, Riccardo Martinelli e Giovanni Zambonelli, vicepresidenti; consiglieri: Alessandro Riva, Luciano Patelli, Adriano Vacchelli, Giorgio Beltrami, Livio Bresciani, Diego Pedrali, Bruno Federico, Roberto Capello, Mauro Dolci, Lorenzo Cereda e Giuseppe Milazzo.
Tre i temi che guideranno le azioni del nuovo consiglio direttivo per i prossimi quattro anni: potenziamento dei distretti del commercio, valorizzazione del turismo e facilitazione per l’accesso al credito.
«Il commercio si sta profondamente trasformando. Molte sono sfide alle porte e grande è il desiderio di rispondere ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze – spiega Malvestiti -. C’è il ritorno al negozio di vicinato, c’è una maggior attenzione agli acquisti che evita quelli di impulso, c’è una grande disponibilità ad adeguarsi alle nuove condizioni, si sviluppano piccole catene di negozi, l’attività commerciale tende a specializzarsi o a diversificarsi ed ad uscire da quell’anonimato che la rende meno competitiva». Si delinea così, secondo Malvestiti, il commercio del futuro, costruito sulla base di tre pilastri: coerenza con i nuovi bisogni dei consumatori; tutela della libertà imprenditoriale in un ambito di corretta concorrenza tra operatori; sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della legalità.
«Un esempio concreto di questo processo è tutto l’impegno per la costituzione e il consolidamento dei distretti urbani e diffusi del commercio – spiega il presidente di Ascom -. Da quando nel 2008 la Regione ha iniziato ad investire in questo modello, sono nati nella provincia di Bergamo 28 distretti per un totale di 120 comuni coinvolti e più di 10 mila attività imprenditoriali. Con i distretti il ruolo del commercio risulta modificato in senso sociale: da semplice momento di incontro tra venditore e consumatore dà origine ad un luogo dove trascorrere il proprio tempo libero, relazionarsi con gli altri utilizzando una serie di servizi integrati e vivere momenti di intrattenimento organizzati”. Con i distretti del commercio si crea quindi un forte legame con il turismo, che per Ascom è una delle leve strategiche per l’economia locale. «La nostra Associazione ha la rappresentanza istituzionale del turismo all’interno della Camera di Commercio; quindi ha una responsabilità primaria nel contribuire a rendere efficace la leva del turismo per lo sviluppo dell’economia locale» conclude Malvestiti. Terzo punto è l’accesso al credito, sul quale l’Associazione commercianti insieme alla cooperativa di credito Fogalco metterà in campo alcune azioni specifiche per seguire da vicino gli imprenditori del terziario nel rapporto con gli istituti bancari.