Arte e antiquariato in Fiera nel weekend

Arte e antiquariato in Fiera nel weekend

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170 gallerie partecipanti, migliaia di opere esposte e talk ed eventi collaterali Con la partecipazione di circa 170 Gallerie provenienti da dodici regioni italiane e dalla Repubblica di San Marino, alla Fiera di Bergamo (www.bergamofiera.it) come da piacevole tradizione anche il 2024 si apre all’insegna della bellezza dell’arte a tutto tondo e della cultura con la riproposizione in contemporanea settima edizione di Italian Fine Art (IFA) e della 19esima edizione di Bergamo Arte Fiera (BAF); le due mostre mercato di Promoberg dedicate rispettivamente all’Alto antiquariato e arte antica (Padiglione A) e all’arte moderna e contemporanea (Padiglione B) sono di scena da venerdì 12 a domenica 14 gennaio 2024. I tanti appassionati di IFA avranno poi a disposizione un’altra settimana (fino a domenica 21 gennaio) per gustarsi le opere della manifestazione nata nel solco della storica BergamoAntiquaria. Il programma della prima giornata prevede l’apertura al pubblico alle ore 15:00, seguita, alle ore 17:00, della cerimonia d’inaugurazione con il taglio del nastro. Orari: feriali dalle ore 15 alle ore 19; sabato e domenica, dalle ore 10 alle ore 19.  Ticket alle casse: intero 10 euro; ridotto (over 65 anni) 8 euro. Ticket online intero 9 euro. Parking 5 euro. Con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura alle nuove generazioni, richiamare l’attenzione degli appassionati delle diverse ‘correnti’ e coinvolgere anche chi non è solito partecipare a mostre e iniziative dedicate all’arte, è stato confermato l’ingresso gratuito per i giovani fino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 12 al 14) le due mostre pagando un solo ticket d’ingresso: in buona sostanza, con il ticket di Baf si entra gratuitamente a Ifa, e viceversa. La manifestazione organizzata da Promoberg può contare sull’esperienza di Sergio Radici, storico promotore di arte a 360 gradi, che ha curato come sempre tutto il programma degli eventi collaterali, e di Armando Fusi e Gianni Zucca, curatori rispettivamente dell’area espositiva di IFA e BAF.  Le due mostre hanno il sostegno dei partner Artprice e CiaccioArte Insurance services, del mobility partner DeniCar e il Patrocinio della Provincia di Bergamo.
Le migliaia di opere esposte sui 13mila mq dei padiglioni in via Lunga consentono un percorso dai tratti museali lungo oltre quindici secoli di storia e cultura e un confronto con gli esperti del settore per approfondire e carpire tutti i segreti delle opere. Grazie alle due mostre firmate Promoberg, il capoluogo orobico si è consolidato negli anni anche quale importante polo culturale ed economico dell’arte. Tra le migliaia di opere esposte, al fianco di autori storicizzati e/o tra i più noti a livello mondiale, soprattutto nel corso di IFA, vengono scoperti alcuni capolavori ‘ritrovati’ che, oltre a catturare l’interesse di operatori, istituzioni e collezionisti a livello nazionale, nobilitano ancora di più la manifestazione.
La ripartenza del calendario fieristico 2024 di Promoberg mette quindi ancora una volta al centro un settore che, oltre a rappresentare i più alti livelli storici e culturali, è, allo stesso tempo, strategico anche per quanto concerne l’economia e la promozione turistica del nostro Paese e, in questo caso, di Bergamo in particolare.

Tra le più significative del panorama nazionale, sono complessivamente circa 170 le Gallerie presenti, provenienti da dodici regioni italiane (dalla Sicilia al Piemonte), alle quali si aggiunge una realtà proveniente dalla Repubblica di San Marino e diversi rappresentanti del mondo dell’editoria, delle istituzioni e delle librerie. Sommando ai 13mila mq dei due padiglioni anche la Galleria centrale e i due foyer laterali (sedi di alcuni eventi collaterali), sono ben 16mila i metri quadrati complessivi dedicati alle due mostre mercato. La parte del leone spetta alla Lombardia: sul totale delle gallerie presenti, la metà sono infatti lombarde (84 realtà), con il primato alle gallerie milanesi (26) seguite da quelle targate Bergamo (22) e Brescia (18). I numeri di IFA – Analizzando i dati di IFA, i 6500 mq del padiglione A sono animati da ottantasei Gallerie (elenco al link:  https://www.italianfineart.eu/espositori-2023/) provenienti da 11 regioni italiane e da uno stato estero (San Marino). La regione maggiormente rappresentata è la Lombardia, con 47 Gallerie, seguita da Emilia-Romagna (11) Piemonte (6), Veneto e Toscana (4 gallerie a testa). Il podio delle province maggiormente rappresentate è tutto lombardo: al primo posto Bergamo con 16 Gallerie, seguita da Brescia (12) e Milano (10). I numeri di BAF – Sui 6500 mq del padiglione B dedicati a BAF sono protagoniste un’ottantina di Gallerie (elenco al link: https://www.bergamoartefiera.it/elenco-espositori-2024/) provenienti da 12 regioni italiane e da uno stato estero (San Marino). Anche in questo caso la regione maggiormente rappresentata è la Lombardia, con 37 Gallerie, seguita da Veneto (10), Toscana (9), Emilia-Romagna (7) e Piemonte (6), Cambiano le posizioni ma è sempre tutto lombardo anche del podio delle province maggiormente rappresentate a BAF: primo posto per Milano con 16 Gallerie, seguita da Bergamo e Brescia, con sei gallerie a testa.

Il format di successo di Ifa e Baf: migliaia di opere dal ‘400 ad oggi e numerosi eventi collaterali

Le migliaia di persone pronte a raggiungere Bergamo in particolare da tutto il Nord Italia (ma con percentuali significative da tutto il Paese e dall’estero) possono contare sul collaudato format che ha conquistato negli anni sempre più estimatori, composta da due ‘anime’ che abbinano all’ampia area espositiva numerosi eventi collaterali, tra cui citiamo i talk dedicati a temi di grande interesse e ad importanti realtà del settore, le mostre ‘personali’ e alcune imperdibili installazioni. Oltre a raccogliere ampi consensi tra i collezionisti più esperti, l’accoppiata Ifa e Baf ha il merito di catalizzare l’interesse anche di molti neofiti, facendo di Bergamo un consolidato punto di riferimento per il panorama dell’arte in Italia.  Si può ben dire che Ifa e Baf hanno il grande merito di riportare al centro quell’arte italiana che raccoglie estimatori in tutto il mondo. Le ultime edizioni hanno registrato una crescente attenzione sia degli amanti del genere, sia di chi si sta avvicinando solo ora al settore.

“Con la concomitanza, da noi fortemente voluta, di IFA e BAF, i collezionisti e gli appassionati (anche dell’ultima ora) hanno la grande opportunità di calarsi in una “fusion” tra cultura e arte lungo un cammino di ben quindici secoli di storia – sottolinea Luciano Patelli, presidente di Promoberg Srl -. Anche negli anni più difficili, Promoberg ha continuato a credere e ad investire nelle due mostre. per dare, da un lato, la meritata visibilità ad un comparto che ha bisogno di mettere in vetrina e promuovere al meglio la propria offerta, e dall’altro (lato) per sostenere l’arte e la cultura tra il grande pubblico, con l’obiettivo in particolare di coinvolgere anche le nuove generazioni e chi non è un habitué di gallerie, mostre e musei. In tal senso abbiamo confermato l’ingresso gratuito per i giovani fino ai 15 anni di età e l’agevolazione che consente di visitare (dal 12 al 14) le due mostre pagando un solo ticket d’ingresso. Grazie anche alle Gallerie selezionate e provenienti da tutta Italia, abbiamo incrementato ulteriormente il già elevato livello qualitative delle due mostre e il numero degli eventi collaterali, molto apprezzati, consolidando in tal modo le due mostre tra gli appuntamenti più significativi nel panorama culturale italiano. I risultati fino qui ottenuti confermano la bontà del nostro progetto e testimoniano il nostro continuo forte impegno anche nella promozione dell’arte e della cultura, per coinvolgere una platea sempre più vasta”.

L’accoppiata Italian Fine Art e Bergamo Arte Fiera si consolida quale evento di riferimento per il mondo dell’arte nazionale – sottolinea Sergio Radici, curatore degli eventi collaterali ed una vita spesa per la promozione dell’arte e della cultura a tutto tondo, già a partire dalla storica BergamoAntiquaria, e poi con Italian Fine Art e Bergamo Arte Fiera -. La formula, da noi fortemente voluta, che unisce in un appuntamento condiviso tra arte antica e arte moderna e contemporanea, rappresenta un unicum nel panorama delle mostre in Italia e si è dimostrata vincente, sia per l’alto gradimento raccolto tra le Gallerie e il pubblico, sia perché ha scaturito un nuovo interesse tra i collezionisti e gli appassionati delle due diverse anime di Ifa e Baf, che si confrontano e interagiscono, scoprendo nuove passioni. Abbiamo sempre cercato di caratterizzarci dagli altri appuntamenti di settore realizzando iniziative collaterali legate alla storia dell’Arte e ai suoi protagonisti, consentendo così al pubblico di conoscere e approfondire spesso tematiche anche meno note ma di grande rilevanza e interesse culturale. Ogni anno lavoriamo con determinazione e passione per fare in modo che Ifa e Baf non siano solo delle pur bellissime mostre d’arte mercato dove collezionisti ed esperti possono incontrare opere e artisti grazie alle tante gallerie che credono in questo progetto, ma anche un luogo condiviso nel quale conoscere, esplorare e “formare” la propria cultura sul mondo dell’arte”.

“Le oltre ottanta Gallerie che animano l’edizione 2024 di Italian Fine Art rappresentano molto bene il settore dell’alto antiquariato e dell’arte antica in Italia – spiega Armando Fusi, curatore dell’area espositiva di Ifa -. Pur in un quadro economico e politico (internazionale) non ottimale, l’attenzione da parte dei collezionisti di alto antiquariato e arte antica ha subito soltanto una leggera contrazione, il che fa ben sperare per Italian Fine Art, che da sempre richiama migliaia di appassionati grazie all’elevata qualità delle Gallerie, alla varietà delle opere esposte e al calendario degli eventi collaterali. In questa fase prevale soprattutto l’interesse verso la pittura (in tutte le sue correnti) e l’oggettistica, mentre i mobili restano più al palo. A parte le opere dei grandi artisti di fama mondiale, in generale siamo di fronte a quotazioni in molti casi ben la di sotto di quelle reali, il che consente quindi di fare acquisti anche economicamente molto interessanti. Piace l’abbinamento con Bergamo Arte Fiera, perchè favorisce quel confronto tra opere di epoche diverse che innesca una forte curiosità tra gli addetti ai lavori, che si traduce anche in acquisti non preventivati, con ricadute molto positive per tutto il movimento dell’arte in generale.

“Quest’anno la risposta delle Gallerie è stata particolarmente significativa – spiega Gianni Zucca, curatore dell’area espositiva di BAF – al punto che già da alcuni mesi avevamo il padiglione sold out. Con le oltre ottanta gallerie tra le più quotate del settore abbiamo alzato ulteriormente il livello qualitativo della mostra, che vede affiancare ai grandi artisti del Novecento e contemporanei  famosi in tutto il mondo (citiamo tra i tanti, De Chirico, Fontana, Castellani, Bonalumi, Pomodoro, Christo e Banksy), numerosi autori contemporanei emergenti sia già noti a livello internazionale, sia ancora poco conosciuti ma dalle grande potenzialità e sotto la lente d’ingrandimento di gallerie autorevoli e importanti collezionisti. Ad arricchire l’area espositiva i diversi appuntamenti collaterali curati da Radici, che completano nel migliore dei modi un’offerta culturale di altissimo livello. Con tali premesse aspettiamo ora la risposta del pubblico, sempre molto attento all’appuntamento di Bergamo, che apre nel migliore dei modi il nuovo anno”.

Eventi collaterali IFA e BAF 2024

Da venerdì 12 a domenica 21 gennaio, Mostre e Installazioni

–          Ingresso esterno Fiera – Ulisse Finazzi: “Mondo” (1975/76), Installazione Artistica

–          Galleria centrale ottagono interno Fiera – “L’arte e la storia del ferro attraverso i secoli”. Pierpaolo Boccardi: “gli alberi guerrieri” installazione artistica

–          Galleria centrale interno Fiera parete sx (prossimità Ristorante) – Una collezione di foto d’Artista: Berengo Gardin, La Chapelle, Fontana.

–          Galleria centrale parete sx – Achille Funi “La battaglia di Legnano” bozzetto preparatorio

–          Foyer centrale Fiera – Max Marra: “Omaggio a Pier Paolo Pasolini” Installazione Artistica Padiglione A (pareti interne) – “Il legno che canta”: Mostra d’Arte e Liuteria storica. Un’occasione                per riflettere sulla pittura italiana dell’800

–          Foyer pareti sx e dx interno Fiera – Luigi Erba (Fotografo): “Oltre lo sguardo”

–          Foyer padiglione B – Elvino Motti scultura “Red Age” (the rebirth ….)

Area Talk (Galleria Centrale) – Incontri condotti da Sergio Radici

Sabato 13 gennaio 2024

–          ore 11,00 – Quale futuro per le Associazioni Culturali di Bergamo. Partecipano i rappresentanti de: Il Cavaliere giallo, The Blank, Gamec e associazione Amici dell’Accademia Carrara

–           ore 15,00 – Intelligenza artificiale nel mondo dell’Arte. Interviene Claudio Francesconi

Domenica 14 gennaio 2024

–          ore 11,00: Presentazione del volume Volti d’Artista. Intervengono: Alberto Nacci, Fabio Sannino, Romina Russo, Giorgio Berta, Rolando Bellini, Sandra Nava.

–          ore 15,00: Presentazione del volume Acque fragili. Infrangibili equazioni. Intervengono: Fortunato D’Amico, Giovanna Brambilla, Paola Suardi e Pina Inferrera

Mercoledì 17 gennaio 2024

–          ore 15,15: Dignità umana, Trascendenza Divina, lungo la secolare storia della pittura italiana. Interviene Emanuele Motta

Giovedì 18 gennaio 2024

–          ore 15,00: Il sistema museale dal passato al futuro sul web. Intervengono: Sergio Curtacci, docente Università di Bergamo, realizzatore del progetto on line Google Arts & Culture; Carlo Micheli, direttore dell’Ufficio Mostre di Mantova; Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama di Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze e Arti di Bergamo; Federica Nurchis, dell’Ateneo di Bergamo

Venerdì 19 gennaio 2024

–          ore 15,00: Lorenzo Lotto, un Grande nell’Europa del ‘500. Interviene Fernando Noris, storico e critico d’Arte antica

Sabato 20 gennaio 2024

–          ore 15,00 – Presentazione dei volumi Tredici gocce di cera rossa e Il tredicesimo simbolo. Interviene Arnaldo Pavesi