Alternanza scuola/lavoro, 36 gli istituti coinvolti nella Bergamasca

formazioneUn flash-mob che ha coinvolto un migliaio di ragazzi colorando e animando Piazza Città di Lombardia e uno slogan semplice, ma chiaro e diretto: “Chi abbandona la scuola abbandona la festa”. Si sono aperti così gli Stati generali della Formazione professionale organizzati dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Valentina Aprea, presenti anche i sottosegretari Gabriele Toccafondi (ministero dell’Istruzione) e Luigi Bobba (ministero del Lavoro e delle Politiche); Delia Camapnelli, direttore dell’Ufficio scolastico regionale; GiovannicBrugnoli, vicepresidente Capitale Umano Confindustria e Ilaria Cavo, assessore all’ Istruzione Formazione e Lavoro della Regione Liguria. Lavorare per imparare è il messaggio lanciato da Aprea nell’aprire i lavori della mattina. “Con l’approvazione della Legge 30/2015 – ha detto – il sistema duale dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato ha definitivamente svoltato. Oggi siamo capaci di assicurare ai giovani l’ingresso nel mondo del lavoro, non trascurando aspetti altrettanto importanti come l’innovazione, la digitalizzazione e l’internazionalizzazione”. E’ nato così, e si è consolidato, un sistema che si caratterizza per un’alleanza forte, e vincente, fra istituzioni formative e imprese. Un circolo virtuoso di incrocio fra domanda e offerta che ha portato 13.001 studenti a scegliere percorsi Iefp per l’anno scolastico 2017/2018. In controtendenza rispetto al dato nazionale anche il numero degli apprendisti che è passato dai 110 del 2013 ai 2.600 del 2016″. Il sistema lombardo si basa dunque sull’integrazione fra mondo dell’educazione e del lavoro. Il primo fornisce tutto ciò che serve per essere competitivi nel mercato del lavoro. Le aziende, di contro, diventano il luogo dove acquisire skill nei settori d’avanguardia e progettare il futuro.  In questo percorso si è inevitabilmente rafforzata l’alternanza scuola/lavoro che si attesta tra il 15 e il 50 per cento del monte ora complessivo del percorso triennale di qualifica. Alla formazione degli apprendisti e’ destinata una quota complessiva non inferiore al 5 per cento delle risorse complessive. “Alla fine dello scorso anno scolastico – ha sottolineato Aprea – 21.892 ragazzi hanno concluso questi percorsi. In particolare 14.794 si sono qualificati e 7.098 si sono diplomati. Nel 2012/2013 erano 13.724”.

La scheda

Valentina Aprea
Valentina Aprea

Di seguito i numeri principali emersi durante gli Stati generali della Formazione professionale

– 1,3 miliardi di euro sono i fondi investiti dalla Regione Lombardia nel sistema di Istruzione e Formazione Professionale nel quadriennio 2013/2017.

– 360.000 i giovani che hanno usufruito dell’investimento, di cui 73.970 sono qualificati, 32.004 diplomati, 3.206 apprendisti e 1.657 supertecnici, distribuiti prevalentemente nei settori informatica ed elettronica, chimica e biotecnologie, servizi e internazionalizzazione delle imprese, benessere, agroalimentare, artigianato evoluto, legno e moda.

– 201 sono le istituzioni Formative (Cfp) e gli istituti scolastici che attivano i percorsi triennali Iefp nella Regione Lombardia, con 241 sedi accreditate. Di queste, ben 58 si trovano nella provincia di Milano, 36 in quella di Bergamo e 33 in provincia di Brescia.

– Ogni anno oltre 56.150 giovani scelgono i corsi triennali Iefp, di cui 36.000 sono beneficiari degli incentivi economici assicurati da Dote Iefp.

– Ristorazione e benessere sono i settori più scelti. Crescono quelli dell’elettricità, della grafica, della meccanica.

– Un’indagine di Eduscopio ha certificato che, a 12 mesi dal conseguimento della qualifica di operatore, hanno trovato un impiego quasi 14.800 ragazzi. Di questi, particolarmente lusinghieri i risultati dei giovani specializzati nel settore meccanico, occupati nel 58 per cento dei casi; di quelli che hanno scelto il settore edile, occupati nel 53 per cento dei casi, e degli operatori elettrici, occupati nel 41 per cento.

– Quasi 8.500 sono i giovani che scelgono di proseguire nel percorso della Formazione professionale seguendo un quarto anno di corso che consente loro di ottenere la qualifica di tecnico, presso le 6.583 Istituzioni formative accreditate (di cui 5.300 beneficiarie di Dote Iefp) e le 1.908 Istituzioni scolastiche che erogano il corso.

– Degli oltre 7.000 diplomati al quarto anno nel 2015/2016, hanno trovato un impiego entro i 12 mesi dal conseguimento della qualifica il 63 per cento dei tecnici edili, il 51 dei tecnici nel settore dell’acconciatura, il 50 dei tecnici per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati.

– Chiudono la filiera professionalizzante i supertecnici iscritti ai corsi di istruzione tecnica superiore, che ad oggi sono 1.657.

– Ancor più significativi i dati relativi agli esiti occupazionali di questi supertecnici. Trovano un impiego il 94 per cento dei tecnici superiori di prodotto e processo nel settore gomma, l’82 dei tecnici superiori delle produzioni chimico industriali, e il 76 dei tecnici superiori per la ricerca e lo sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica.

– Tra i principali successi delle politiche attive del modello lombardo, infine, vi sono quelli registrati dall’attuazione del sistema duale, che consente una fruttuosa continuità tra l’istruzione professionale e l’inserimento in azienda. I 1.173 apprendisti di primo livello che si formano in questo ambito nell’anno 2016/2017, hanno scelto per il 23 per cento il settore dell’alloggio e della ristorazione, per il 16 l’attività manifatturiera, per l’11 il commercio, la riparazione di autoveicoli, l’8 il settore delle costruzioni, e un ulteriore 8 quello della fornitura di energia.

 

 

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